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giovedì 10 luglio 2008

Sorpresi sul fatto. No al sesso con i cadaveri. Lo ha deciso la Corte Suprema del Wisconsin.

Motivazione: Il morto non può dare il consenso all'amplesso.
(Apcom) - Un vuoto legislativo rischiava di introdurre nella legislazione americana un precedente a dir poco grottesco. La Corte Suprema dello Stato del Wisconsin è intervenuta per vietare in maniera esplicita la riesumazione di cadaveri a scopi sessuale, con una motivazione che, seppure ineccepibile sul fronte giuridico, sembra tuttavia ispirata dal migliore humor nero: chi è morto non può, suo malgrado, dare il proprio consenso all'amplesso.

Il tribunale di grado inferiore è stata costretto a ricorrere alla Corte Suprema non trovando nell'ordinamento giudiziario una norma che vietasse la necrofilia. La Corte Suprema si è così dovuta appellare al principio che obbliga al consenso nei rapporti sessuali.

La cronaca dell'episodio alla radice del garbuglio giuridico non è meno grottesca. Dopo aver visto all'obitorio la foto di una ragazza morta una settimana prima in un incidente motociclistico, Nicholas Grunke, un ragazzo di 22 anni di Madison, in Wisconsin, ha chiesto al fratello e ad un amico di aiutarlo a disseppellire il corpo per avere rapporti sessuali con lei.

I tre ragazzi, tutti coetanei, sono stati colti sul fatto, la loro bravata illuminata dai fari di un'automobile entrata nel cimitero. La scena era da brividi: i tre tentavano di arrivare alla tomba con in mano, oltre alle vanghe, una scatola di preservativi.

Non sapendo a cosa appellarsi il procuratore li ha incriminati per furto e tentata violenza sessuale mentre il legale difensore ha cercato di portare a casa l'assoluzione proprio in assenza di una norma specifica che vietasse lo stupro di cadaveri. I tre ora rischiano una pena di dieci anni di carcere, in linea con una ventina di Stati americani che prevedono il reato di necrofilia.

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