Berlusconi alla tv francese: "Il 14 luglio e la presa della Bastiglia mi ricordano solo Yves Montand".
(Daniele Sensi) Dichiarazione rilasciata da Silvio Berlusconi, in Francia per i festeggiamenti del 14 luglio (Presa della Bastiglia), all’emittente francese BFM. Nessun richiamo “alto”, ovviamente, al significato di quella data. Poco importa la Rivoluzione francese (pericolosamente antesignana a quella d’Ottobre, secondo Berlusconi? troppo riecheggiante, per la sua degenerazione giacobina, la “magistratura rossa” nostrana?). E nessun riferimento alla “invenzione” dei Diritti dell’uomo e del cittadino. No, per Berlusconi 14 luglio significa solo una canzone –per quanto bella- della sua giovinezza.
Questa la traduzione delle sue parole:
Ero studente alla Sorbona, il giorno; e la notte lavoravo a Pigalle. E c’era una canzone che ricordo molto bene, “à Paris”, che diceva, nel finale: “Da quando a Parigi s'è presa la Bastiglia, in ogni borgata e ad ogni incrocio, ci sono ragazzi e ragazze che senza sosta danzano nella strada”. Questi sono i miei ricordi. Ed è per questo che sono veramente contento di essere finalmente qui per festeggiare con gli amici francesi il 14 luglio.
Laconici, alcuni blogger francesi si chiedono: “Ma che ci faceva Berlusconi a Pigalle, quartiere dei sexy shop?”
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