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venerdì 25 luglio 2008

Coppia lesbica voleva un figlio e non due da fecondazione assistita. Fa causa e perde.

(Ansa) Una coppia di lesbiche in Australia, madri di due gemelle concepite grazie alla fecondazione assistita, ha perso la causa intentata contro l'ostetrico che aveva impiantato nella madre naturale due embrioni anziche' uno come richiesto.

Le due donne, il cui nome non puo' essere rivelato, avevano citato in giudizio per danni il medico di Sydney Robert Armellin, chiedendo un risarcimento pari ad oltre 240 mila euro per il costo aggiuntivo di allevare una delle due bambine, che ora hanno quattro anni, fino all'eta' di 21. La Corte suprema del territorio di Canberra ha deciso in favore del dottor Armellin e ha ordinato alla coppia di pagare le spese legali di entrambe le parti.

La 40/enne madre delle bambine ha testimoniato davanti alla Corte che il Armellin le aveva impiantato due embrioni, nonostante gli avesse spiegato che voleva un parto singolo. Il suo legale ha spiegato che la donna aveva perduto la capacita' di amare e che la relazione della coppia ha sofferto perche' le due erano rimaste invischiate nelle incombenze quotidiane di allevare due bambine.

Armellin da parte sue ha testimoniato che la donna gli aveva detto di volere un solo embrione solo pochi minuti prima di essere sedata e dopo aver firmato un modulo in cui acconsentiva all'impianto anche di due embrioni. Le due donne inoltre non avevano informato il personale della clinica che volevano l'impianto di un solo embrione.

La giudice Annabelle Bennett ha stabilito che l'ostetrico non ha violato il suo dovere professionale verso la madre e non ha commesso negligenza. La causa era diventata terreno di scontro fra moralisti e attivisti per i diritti dei gay, quando era stata udita lo scorso settembre.

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