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venerdì 25 luglio 2008

4chan.org, il forum eversivo. Una sola regola "Vietato parlarne".

Il sito accoglie una delle community più importanti e meno conosciute della rete. Nei giorni scorsi è stato responsabile dell'apparizione di una svastica su Google. Il magazine Time lo ha definito "una delle sorgenti della cultura popolare".
(Mauro Munafò - La Repubblica. Nella foto il fondatore di 4chan Christopher "moot" Poole) La regola numero uno di 4chan.org è semplice: non parlare mai di 4chan. La norma in stile Fight Club rende difficile la comprensione di quello che agli occhi di un neofita può sembrare un semplice forum di immagini, popolato da soggetti con un discutibile senso dell'umorismo.

Le origini. Nato nel 2003 dall'idea del quindicenne Christopher "moot" Poole, e dalla carta di credito presa di nascosto alla madre, il sito doveva essere un forum per appassionati di fumetti e cartoni giapponesi. Oggi conta circa tre milioni di visitatori al mese, oltre otto milioni di pagine viste al giorno ed è diviso in una ventina di sezioni. Secondo un calcolo approssimativo è il quarto forum più grande della rete ed è stato definito dal settimanale Time come una delle "sorgenti della cultura popolare e della rete".

L'evoluzione. L'idea originaria dietro 4chan è stata presto scardinata: da sito di manga è diventato il luogo di ritrovo di una delle community più solide della rete. Niente a che vedere con i commerciali e "normali" social network come MySpace: qui si parla di nerd, geek e, come spesso si autodefiniscono "pervertiti vari". 4chan (diminutivo di channel) è la dimostrazione che in rete esiste ancora un angolo anarchico, che della rete è in effetti l'essenza. Per scrivere sul forum non serve registrazione, non serve email, non serve nessun tipo di riferimento: si scrive e basta. Non per niente la sua parte più celebre è la sezione "Random", ricettacolo di tutto quello che gli altri siti provano a debellare: offese razziali, pornografia, maschilismo, bestemmie e tanto altro ancora.

Il fenomeno. Un'anarchia vista come unica libertà e testimoniata dall'assenza di un archivio: tutto quello che si scrive e tutte le immagini postate dopo poche ore scompaiono, sommerse da quelle nuove. Un flusso di coscienza interminabile che ha creato mode e termini, diffusi nel linguaggio della rete. Alcuni esempi sono il fenomeno dei lolcat, foto di gatti con didascalie in slang che esprimono i più vari sentimenti o stati d'animo, o il termine "rickrolled", derivato dal cantante Rick Astley.

I nemici. Negli ultimi tempi la popolarità del sito è cresciuta esponenzialmente, cosa che non ha fatto piacere a molti dei suoi utenti. Su 4chan è nato il "Project Chanology", una specie di guerra a Scientology, con attacchi diretti al sito del movimento religioso, e decine di persone nelle strade con il volto coperto dalla maschera di Guy Fawkes, la stessa del film V per Vendetta.

Dopo aver attaccato Scientology, 4chan si è premurato di inimicarsi anche la comunità ebraica. E' ormai certa la responsabilità del sito nella recente apparizione di una svastica al vertice delle ricerche su Google, che ha costretto il famoso motore di ricerca a scusarsi per l'inefficienza dei suoi sistemi di filtraggio dei contenuti.

Goliardia, infantilismo e una buona dose di autoironia sono le chiavi del fenomeno. Una comunità non troppo aperta ai nuovi adepti: apostrofati come "newfag" (mix tra nuovo e gay), sono continuamente derisi e invitati a girare a largo. "Questo è 4chan, non Facebook".

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