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domenica 29 giugno 2008

Polemico un lettore del Resto del Carlino: "Sequestrato in casa da una costosa kermesse".

«Alla fine la sfilata del Gay Pride la si è fatta e, come era ampiamente prevedibile, ha paralizzato la città. Ma perché, vorrei chiedere al sindaco Cofferati, per accontentare una minoranza chiassosa, si devono imporre pesanti disagi a tutti i bolognesi?» A porre questi e altri quesiti è Pietro Ballerini Puviani, un lettore che si è rivolto al Carlino attraverso una e-mail. «Perché — continua Puviani — gay, lesbiche e simpatizzanti devono necessariamente sfilare lungo le vie cittadine? Solo perché se non li autorizza a farlo, alzano la voce dichiarandosi discriminati ed il popolo della sinistra si sente tenuto a ‘calare le braghe’?» «L’ultimo quesito che vorrei porre al sindaco — scrive Puviani — è: chi paga i costi di questa kermesse (pulizia dei Giardini Margherita e delle strade ridotte a un letamaio, straordinari dei vigili urbani e del personale che ha dovuto seguire l’evento?» «IO — conclude Pietro Ballerini Puviani — sono stato sequestrato in casa mia per un intero pomeriggio e per andare da via Castiglione a via Andrea Costa, ho dovuto attraversare i colli. Non mi sarà, per caso, addebitata, sotto forma di tasse, una quota del costo di questa gaia manifestazione che non ho voluto e che, per come si è svolta, mi ha fatto imbestialire?»

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