Una partecipazione al di sotto delle attese e controproducente per gli stessi interessi degli omosessuali.
(Il Velino) "Una manifestazione, inutile, con una partecipazione al di sotto delle attese e controproducente per gli stessi interessi degli omosessuali. Gli eccessi verbali e comportamentali che lo contraddistinguono, rendono il gay pride un evento sgradevole intriso di una cultura settaria e di risentimento verso coloro che non si piegano alla logica dei capricci elevati a rango di presunti diritti. I soliti slogan che ossessivamente hanno contraddistinto anche il gay pride di Bologna di quest'anno lo testimoniano. Una sfilata carnevalesca con tanto di messinscena di un 'matrimonio' tra due uomini trasforma il tutto in una barzelletta e si ritorce come un boomerang contro la causa omosessuale. Respingiamo quindi al mittente la richiesta di poter accedere al diritto di adottare bambini e la proposta di legalizzazione del matrimonio gay. Crediamo nella famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, come sancito dall'art. 29 della Costituzione italiana. L'ordinamento gia' riconosce moltissimi diritti ai conviventi dello stesso sesso. Nel caso vi siano lacune, c'e' la disponibilita' a valutarle ed eventualmente a colmarle con gli strumenti che il codice civile mette a disposizione dei cittadini. Vogliamo pero' essere ben chiari e ribadire la nostra ferma contrarieta' a qualunque tipo di riconoscimento pubblico per le coppie gay.
Gli agitprop delle comunita' omosessuali e non solo se ne facciano una ragione: con il centrodestra maggioranza in Parlamento per questa legislatura la cosa e' morta e sepolta."
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