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domenica 29 giugno 2008

Nuove forme di pornografia Africana.

(Crimeblog) L’Europa, Francia e Inghilterra in primis, è tra i principali responsabili della sempre più fiorente industria pornografica africana, che si sta specializzando in forme estreme di pratiche sessuali come zoofilia, scatologia e chi più ne ha più ne metta.
Allettanti ma ingannevoli annunci di matrimonio su siti internet, chat e addirittura in alcune riviste attirano sempre più giovani ragazze africane si ritrovano intrappolate nell’industria pornografica occidentale.
Troppo spesso, però, non si tratta di semplici atti sessuali, ma di vero e proprio orrore per soddisfare i capricci di una sessualità perversa di alcuni uomini: scene di sesso con animali, escrementi, oggetti affilati e cera bollente possono far guadagnare fino a 4.500 euro all’ora ed è proprio di fronte a cifre come queste che ragazzine innocenti decidono di non tirarsi indietro pur di mantenere le loro famiglie.

Nei video, che hanno una specifica clientela ed un fervente mercato nero, queste ragazze hanno rapporto sessuali di ogni genere con cani e animali di simil stazza, mentre vengono incitate con oscenità dalle persone presenti sulla scena.
Un’altra pratica consiste nel cospargersi di escrementi e mangiare vere e proprie pietanze a base di feci, umane ma anche animali, mentre è sempre più crescente la domanda di filmati in cui durante l’atto sessuale viene inflitto dolore fisico alle ragazze, tramite l’uso di coltelli e lame affilate, in veri e propri atti da kamikaze.
Perversioni e mostruosità fuori controllo che purtroppo trovano un mercato in netta crescita da un parte e povertà e disperazione dell’altra.

Per un ulteriore approfondimento sull’argomento, ecco il link del reportage firmato da Arnold Sènou e Theophilus O’Donkor per il sito Afrik.com, che segue da vicino un gruppo di ragazze protagoniste di una di queste pellicole.

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