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lunedì 23 giugno 2008

GayLib. Dal Macabropride al cimitero a Lubiana. Le disavventure tragicomiche di una compagnia di giro...

Riceviamo da un lettore e pubblichiamo:

Buona sera.
In relazione al vostro ultimo articolo su gaylib a Lubiana, avendo notato che l' Oliari si è preso la briga di rispondervi tramite il sito di gaylib, vi invito a pubblicare l' immagine della lettera con cui ritiene di avere "dato la propria adesione accettando in toto la piattaforma politica della manifestazione slovena", per citare la presidente di "certi diritti".

L' email in questione (http://www.gaylib.it/varie/fumo3.jpg) è interessante per svariati motivi:

  1. è stata inviata il 17 giugno sera nonostante sul sito battessero la grancassa da settimane.
  2. è stata inviata ad un indirizzo pescato a casaccio sul sito del gaypride, nessun contatto diretto con gli organizzatori.
  3. è scritta prima in italiano (21 giugno), poi in una lingua misteriosa che testimonia la superiore padronanza dell' anglo idioma dell' italo Oliari.
Ammesso che qualcuno abbia letto questa mail, è assai probabile sia stata ritenuta uno scherzo o opera di qualche minorato psichico. Da notare che per levarsi i gaylib dai piedi abbiano autonomamente provveduto a recuperare il numero di Oliari e l'abbiano cortesemente chiamato (Ndr. di non ne siamo proprio sicuri. Quasi certamente qualche "anima buona" dall'Italia deve avere avvertito quelli di Lubiana di quale giro avrebbe fatto la gayband. A sinistra molte volte non sono particolarmente teneri con Oliari e soci.).
Avete ragione nel suggerire che a Lubiana avessero saputo dell' improvvisata "di sguincio".
Chiedo perdono per l'intervento di gusto opinabile ma ritengo che la strumentalizzazione e la spettacolarizzazione dei fatti di sabato ad opera di gaylib abbiano raggiunto livelli non più accettabili.
Mi auguro comunque che Oliari & soci abbiano più fortuna col gay pride di Addis Abeba.
Felice sera,
Federico
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Ndr. L'irritazione e la nevrastenia del povero Oliari è palpabile nell'email che ci ha inviato il 21 giugno quindi fresco di calcione appena preso e avente per soggetto: "smettetela di rendervi ridicoli davanti a tutti..." Leggiamola:
"NotizieGay, tramite il suo gay non dichiarato, il vigliacco e allegro "Aspis", dimostra ancora una volta tutta la ristrettezza e la bassezza di cui si caratterizza: il contatto con il comitato organizzatore del gay pride sloveno è del 17 giugno, ad opera del presidente di GayLib. Ancora una volta Notiziegay si distingue per il becero che è ed ancora una volta è lei a compiere la figura di m..."
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Ce ne siamo accorti subito ed in Redazione abbiamo riso tutti. Abbiamo preferito non rispondere all'Oliari per non infierire ulteriormente e per chiudere qualsiasi vana polemica con GayLib e per non dare a loro una visibilità così importante qual'è quella che rappresenta oggi Notizie gay. Ci siamo messi il cuore in pace non cambiano, anzi peggiorano.
Ma ora siamo costretti a riprendere in mano il caso grazie a questo lettore. Premesso che non si tratta del nostro Federico (non siamo tanto babbei o piccini da scriverci delle finte lettere aventi poi per argomento GayLib... per carità...). Come se ne e' accorto questo lettore della macroscopica bufala, ovviamente ce ne siamo accorti anche noi e chissà in quanti staranno ridendo di questa ennesima comica... Un fatto è certo: con questa compagnia teatrale la gloriosa commedia dell'arte italiana ha nuovo ossigeno e si perpetua... e per questo grazie!
Lo ammettiamo all'inizio di questa avventura un pensierino per stringere un eventuale stretto rapporto collaborativo con GayLib l'avevamo avuto. Meno male che è stato solo un pensierino...
Pare che anche nel centrodestra si stia muovendo qualcosa, perlomeno dalle parti di Milano, visto che la Moratti ha ritenuto opportuno non snobbarli. Purtroppo abbiamo poche notizie di questi ultimi arrivati. Abbiamo una speranza: che siano più seri, meno maldestri, più organizzati e meno superficiali di quelli di GayLib.
A quando le dimissioni caro Oliari, pataccate del genere non sono sufficienti? E con questo articolo non parleremo mai più di GayLib, è una promessa. Sarà dura ma cercheremo di farcela. (Apis)
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