(Tiscali notizie) E' il Dalai Lama il leader più influente nel mondo. Come ogni anno, la rivista Time ha stilato l'elenco di uomini politici, ma anche pionieri, scienziati, attori e "titani" che sono stati capaci di lasciare un segno nella nostra epoca. Nessun italiano tra i big-100, ci sono invece Kakà, George Clooney, la coppia Brangelina.
Il giudizio del Vaticano - Nella classifica manca anche il Papa, fatto questo che ha suscitato la reazione del Vaticano. "Mi fa molto piacere che il Papa non ci sia, perché sono stati utilizzati criteri assolutamente estranei a valutazioni sull'autorità religiosa e morale del pontefice", ha detto ai giornalisti padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. "E' difficile - ha proseguito - fare paragoni e graduatorie con caratteristiche che sono eterogenee: ci sono attori, tennisti etc". "Per questo - ha continuato - trovo positivo non confondere il tipo di autorità e di servizio del Papa con altri criteri di carattere mondano". Il portavoce ha sorvolato ad una domanda sul perché nella lista sia stato inserito il Dalai Lama. "E' un discorso diverso", ha osservato.
Autorità spirituali e politici - Assente Benedetto XVI, è invece presente all'undicesimo posto Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli. Il leader spirituale dei tibetani svetta in cima alla classifica del 2008 dinanzi al presidente russo Vladimir Putin, al senatore afro-americano Barack Obama, e agli altri due sfidanti per la 'corsa' alla Casa Bianca, Hillary Clinton e John McCain. Estromesso dalla lista dello scorso anno, il presidente Usa W.J. Bush è al settimo posto, dopo il suo omologo cinese Hu Jintao. Al dodicesimo l'imam radicale sciita Muqtada al-Sadr, considerato evidentemente più influente del leader di Al-Qaeda, Osama bin Laden, e del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, entrambi spariti.
Nessun commento:
Posta un commento