Il 18enne accoltellato era su tutti i tigì a poche ore dalla violenza subita.
(Michele Serra - La Repubblica) In un primo momento "protetto" dal (poco) pudore rimasto ai media, il diciottenne palermitano accoltellato dal padre perché omosessuale dopo qualche ora era già in onda sui tigì nazionali. A caldo ho provato il sollievo di vedere un ragazzo del popolo che, coraggiosamente, sfida il pregiudizio e l´ostilità ambientale, e decide di denunciare con nome, cognome e faccia bene in vista la violenza subita.
Ma subito dopo? per dire quanto sono confusi i tempi, e noi insieme a loro? ho avuto il sospetto che a portarlo davanti alle telecamere, ancora incerottato, ancora ferito nell´animo, sia stata anche l´occasione di apparire, la voglia di vedersi ritratto anche lui nel colossale affresco di "celebrities" che pare essere l´irresistibile attrazione di milioni di ragazzi. E senza neanche passare per la sputtanatissima strettoia di You Tube. Dubbio non da poco: è stata una forma embrionale di coscienza civile, a farlo apparire in televisione su una spiaggia palermitana, fragile e ben pettinato, mostrando le braccia fasciate, oppure è stata la banale seduzione della "popolarità"? Guardo la sua fotografia sulle prime pagine dei quotidiani e non so darmi risposta.
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Ndr. Parole sensate. Non sarà mica omofobo?
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