(Wikinews) Ieri sera ad Annozero, il programma di Michele Santoro, sono piovute parole pesanti. Già la puntata era dedicata al V2 Day di Beppe Grillo, che è stato tenuto il 25 aprile scorso, a Torino, dal comico ligure, in contemporanea a centinaia di altri appuntamenti organizzati in Italia e all'estero, e che hanno tra l'altro consentito di raccogliere centinaia di migliaia di firme per i 3 referendum proposti (abolizione della Gasparri, dell'Ordine dei giornalisti, del finanziamento pubblico ai giornali) da parte di Grillo.
Dai grandi schermi televisivi delle pareti dello studio scorrevano le immagini un Beppe Grillo scatenato, sagoma scura stagliantesi contro un cielo moderatamente nuvoloso, che tuonava contro il sistema dell'informazione che in sostanza, a suo dire, non ha indipendenza e non informa correttamente i cittadini, pur incassando oltre un miliardo d'euro l'anno in contributi. Le affermazioni di Grillo su Umberto Veronesi/Cancronesi, e sul sonno di 'Morfeo' Napolitano, benché già apparse sul suo blog e negli spettacoli dal vivo, hanno suscitato le ire di Claudio Petruccioli, che ha seccamente condannato l'accaduto, anche se Santoro non ha fatto altro che trasmettere una parte dello spettacolo/comizio di Grillo.
Petruccioli ha detto che: «A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro- insiste il presidente della Rai- è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto di fatto della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi è responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono "zone franche". Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignità e il prestigio del servizio pubblico».
La puntata di Annozero non si è contraddistinta solo per questo, perché parole molto grosse sono volate anche dentro lo studio tra i presenti. Tra gli ospiti non coinvolti nella bagarre c'era il cantante degli Afterhour, che era reduce dalla grande giornata del 1 Maggio a Roma, dove in Piazza S. Giovanni si è radunata una folla stimata in circa mezzo milione di persone (era più piena del solito ha commentato).
Chi non ha avuto nessuna intenzione di mettere la discussione in un piano di serena dialettica è stato invece Vittorio Sgarbi, che quasi gomito a gomito con Marco Travaglio lo ha interrotto in continuazione e lo ha insultato pesantemente.
Sgarbi ha dato a Travaglio dello 'stronzo' , della 'faccia di .. niente', e così via. Ha insultato e attaccato anche Norma Rangeri, del Manifesto, pure presente in studio in un compito difficile (era già stata ospite di Annozero in un'altra puntata dedicata a Grillo), quello di difendere sia la libertà di informazione sul V2 Day che di non approvarne i contenuti (sul finanziamento pubblico ai giornali). Ma è stato sopratutto Travaglio il bersaglio di Sgarbi. Oltre agli insulti diretti, lo ha interrotto almeno 4 volte quando questi stava dicendo che Enzo Biagi è stato cacciato dalla Rai, cosa che Sgarbi invece ha smentito con veemenza. Sgarbi ha anche cercato di interrompere i filmati andati in onda ad Annozero su Grillo, sopratutto quando questi ha cominciato ad elencare i finanziatori di Umberto Veronesi. Si è alzato, ha fatto un giro attorno alla sedia e poi ha chiesto a Santoro di interrompere la trasmissione del filmato. Travaglio, tra una interruzione e un altra ha continuato con freddezza ad esporre i propri argomenti, ma ha anche ricambiato le attenzioni veementi di Sgarbi con qualche battuta veloce, come la richiesta, durante uno dei suoi sfoghi verbali più violenti, di farlo portare via dalla Neuro.
Alla fine della trasmissione Vauro ha presentato le sue solite vignette satiriche, ma per prima cosa ha iniziato con una richiesta a Sgarbi: 'siccome ha dato dello stronzo a tutti, lo dica anche a me'. Poi ha avuto l'ultima frase disponibile prima della 'sfumatura': per dire telegraficamente che sì, Enzo Biagi è stato veramente cacciato dalla Rai.
Ieri sera al TG4 delle 19.00 Emilio Fede, nel dare notizia dell'attacco di Petruccioli ad Annozero, ha attaccato Michele Santoro augurandosi che 'levi le tende' dalla RAI, per avere concorso ad insultare il presidente Napolitano e Veronesi. Non ha fatto nessuna menzione, invece, del comportamento e delle parole di Sgarbi.
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Da Petruccioli dura reprimenda a Santoro per le esternazioni di Grillo.
(L'Unità) Critiche pesanti dal presidente della Rai, Claudio Petruccioli, all'indirizzo di Michele Santoro per la conduzione dell'ultima puntata di AnnoZero, andata in onda giovedì sera e finita tra l'altro con un violento battibecco tra Marco Travaglio e Vittorio Sgarbi. Secondo la valutazione del presidente Rai «Michele Santoro ha di nuovo messo il servizio pubblico radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al presidente della Repubblica, oltreché ad una personalità universalmente stimata come il professor Umberto Veronesi. il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al servizio pubblico da questi episodi, sono incalcolabili- rimarca Petruccioni- per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno,nell'ambito delle mie responsabilità, a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi».
«A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro- insiste il presidente della Rai- è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto di fatto della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi è responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono "zone franche". Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignità e il prestigio del servizio pubblico».
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Annozero su Grillo: la Rai censura Santoro.
(Il Giornale) È stata una puntata tutt’altro che tranquilla quella di Annozero su Beppe Grillo andata in onda ieri sera su Raidue: protagonista è stato Vittorio Sgarbi che ha apostrofato Marco Travaglio con insulti e parolacce. Bene comunque gli ascolti con 3.6 milioni di telespettatori e il 15,79% di share. Linguaggio colorito da parte dell’assessore alla Cultura di Milano anche nei confronti di Beppe Grillo che, in Piazza San Carlo a Torino, lo scorso 25 aprile ha, tra l’altro, attaccato Umberto Veronesi: lo spezzone è stato mostrato in studio, provocando la reazione irata del critico. Sgarbi, ascoltando le parole del comico contro l’oncologo, si è alzato più volte come se volesse abbandonare lo studio, dicendo: "Questa è m... Basta".
Ma la tensione è salita alle stelle ogni volta che Travaglio ha preso la parola con Sgarbi che puntualmente lo interrompeva e Santoro che tentava una difficile mediazione. Travaglio ha evocato l'allontanamento di Enzo Biagi dalla Rai: "Se non fossimo quel Paese nel quale Biagi...". Ma non ha fatto in tempo a terminare la frase che Sgarbi ha detto: "Siamo un grande Paese con un pezzo di m... come te". "Questa è la casa della Libertà, anzi il Popolo della Libertà", ha commentato Travaglio. "E tu sei il popolo del nulla...".
Inarrestabile Sgarbi che ha accusato il giornalista di essere "un diffamatore", di "dire bugie" e sostenendo che Biagi non è stato mai cacciato dalla Rai: in realtà, secondo Sgarbi, gli era stato proposto un semplice cambio di orario. Travaglio oggi ha reso noto di aver ricevuto un messaggio da Bice Biagi: "Questa è la cosa che mi ha fatto davvero un grandissimo piacere".
Petruccioli: "Faccio ammenda per Santoro"
"A nessuno, quindi neppure a Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l’appalto, di fatto, della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente". Claudio Petruccioli, presidente della Rai, interviene sull'ultima puntata di Annozero: "Ieri sera - dice in una nota - Michele Santoro ha di nuovo messo il servizio pubblico radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il professor Umberto Veronesi. Il danno, l’umiliazione e la vergogna che vengono al servizio pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell’ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi".
Sgarbi: "Santoro? Cassa di risonanza agli insulti di Grillo"
"Santoro ieri ha concesso a Beppe Grillo di avere un megafono di milioni di telespettatori che hanno ascoltato i suoi insulti. Santoro non ha preso adeguatamente le distanze da quegli insulti senza possibilità di replica", Vittorio Sgarbi, torna a parlare della puntata di ieri di "Annozero" e attacca il conduttore. "L’autorità garante dovrebbe prendere provvedimenti e sanzionare Santoro perché ha concesso a Grillo di insultare tramite tv di Stato il presidente della Repubblica Napolitano, un senatore del Pd (Veronesi), Dell’Utri, Cuffaro, direttori di rete come Mazza e Mimun e via dicendo. Tutto questo è inaccettabile", aggiunge Sgarbi. "Nessuno è indispensabile - afferma ancora - bisogna uscire dalla logica del ricatto che vige dopo l’impropriamente definito 'editto Bulgaro'. Biagi non è stato cacciato. Anzi, Biagi appartiene alla casta dei giornalisti. Io sono stato allontanato e nessuno mi ha difeso. È giusto che un palinsesto possa cambiare senza per questo che qualcuno si atteggi a vittima". "Non si può chiamare censura - sostiene - l’impedire questa cassa di risonanza compiaciuta di uno che fa comizi in piazza per insultare destra e sinistra e disinformare come ha fatto sulle basi della Nato che non vuole la guerra ma ci difende. Non ci vedrei nulla di male - conclude Sgarbi - se Santoro venisse spostato in fascia pomeridiana. Come è lecito che un direttore non pubblichi un articolo pieno di insulti e ingiurie, altrettanto è lecito evitare che Grillo insulti attraverso la tv di Stato".
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Ndr. Eppure quest'uomo che fa dell'"incontinenza" il suo verbo, a parere di molti è un paladino dei gay. E' grottesco. Può un intollerante essere amico dei gay?
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