banda http://blografando.splinder.com

sabato 3 maggio 2008

Berlusconi a luci rosse. Scandalo a palazzo Grazioli. Le cenette per "sole donne".

(g. sassone Dagospia) Berlusconi ha dato a Palazzo Grazioli il giorno della Liberazione, per festeggiare la stravittoria elettorale. Tra i suoi fedelissimi, tra cui Schifani, e l'immancabile stornellatore Mariano Apicella, un mazzo di fanciulle, curvacee e disponibili al gran diletto, in adorazione del Santo Cavaliere. Ma Silvio ha avuto occhi solo per una, che ha tenuto seduta sulle sue ginocchia mentre le intonava "Malafemmena".

Spiritoso come sempre, ha pure gigioneggiato: "Se ora ci fosse qui un fotografo, questo scatto varrebbe 100mila euro". Chi è la fanciulla in questione, attrice di belle speranze, di origine straniera ma ben trapiantata in Italia, subito ribattezzata dalle presenti (invidiose) 'l'ape regina'? Noi la conosciamo bene e da tempo. E di lei, siamo sicuri, sentiremo presto parlare. Anche se le invidiose di cui sopra non facevano altro che dire: "Guardatela, si è rifatta dalla testa ai piedi in Brasile, non sempre neanche più lei!". Intanto, 'l'ape regina' ha già girato "Casa Vianello in crociera" e è in ballo per il nuovo film di Roberto Faenza, tutto marchiato Mediaset e Medusa, of course.

I ben informati aggiungono che in mezzo alla settimana, il mercoledì o il giovedì, Silvio è solito organizzare nella sua dimora romana delle deliziose cenette ‘only for woman'. Al suo desco, solo fanciulle prosperose e bellissime, perlopiù extracomunitarie. L'unico maschietto ammesso, oltre i camerieri e il solito appiccicoso menestrello Apicella che cura la colonna sonora delle soirèe, è lui: Superman Silvio. "Almeno una volta a settimana gli uomini li voglio vedere e sentire solo per lavoro", ha ammesso agli intimi il Premier in pectore. Che succederà dopo la cena? E come saranno selezionate le ragazze degne di sedere al suo presidenziale desco? Ah, quanto ci piacerebbe saperlo! Silvio, qualche volta invita pure me, please!

Sphere: Related Content

Nessun commento: