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lunedì 21 aprile 2008

Strumentalizzazione. Manifestazione sotto tono a Roma sabato a favore del Mario Mieli. Solo i soliti noti della politica in cerca di voti.

Sit.in Arcigay a Roma: "Votate centrosinistra".
Sono stati anche ricordati i molti atti di omofobia avvenuti negli ultimi tempi nella capitale.

(Il Corriere della Sera) Più folla del solito, sabato sera dopo le 23, davanti al «Coming Out» di via San Giovanni in Laterano, storico bar ritrovo della comunità gay di Roma, nonché luogo simbolo, da qualche anno, delle battaglie lgbt in nome dei diritti civili e soprattutto contro l'omofobia.

Èd è infatti qui, nella ribattezzata «gay street» a due passi dal Colosseo, che erano stati chiamati a raccolta militanti e simpatizzanti per una manifestazione contro gli attentati vandalici di marca neofascista nel centro di Cultura omosessuale Mario Mieli a San Paolo. E dal palco è partito un appello a votare i candidati di centrosinistra al Comune, Francesco Rutelli, e alla Provincia, Nicola Zingaretti.

Sono stati anche ricordati i molti atti di omofobia avvenuti negli ultimi tempi nella capitale: dall'incendio doloso pre-elezioni nello stesso «Coming Out» alle minacce ricevute dal presidente dell'Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo, dalle scritte comparse sui muri del liceo Aristofane contro le lesbiche fino all'ultimo raid vandalico di tre giorni fa al Mieli.

L'incontro è stato anche l'occasione per «fare gli auguri a Carlo, che compie dodici anni, figlio di Francesca, sua madre naturale, lesbica, che convive con la sua compagna. Carlo è felice, ed è la dimostrazione di quanto si sbagli Alemanno a dire che gli omosessuali non possono crescere figli».

Tra i partecipanti all'incontro, a parte i frequentatori abituali del bar il sabato sera, militanti di Arcigay Roma come la responsabile delle lesbiche Francesca Grossi e dei transgender Federica Vezzali, oltre alla neo-eletta in Parlamento per il Partito Democratico Paola Concia, già presidente dell'Agenzia regionale per lo sport, e il responsabile dell'ufficio Nuovi diritti della Cgil Salvatore Marra. «Roma è una città tollerante — ha spiegato Marrazzo invitando a votare Rutelli e Zingaretti — è deve rimanere tale, per questo la destra non deve salire in Campidoglio ».

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