Lo ha annunciato il vice segretario generale del Consiglio d'Europa, intervistato da VITA dopo la presentazione della nuova Convenzione.
(Sara De Carli - Vita) È stato presentata ieri a Strasburgo la bozza della nuova Convenzione europea sulle adozioni di minori. Ci ha lavorato, tra gli altri, Maud de Boer-Buquicchio, olandese, vice segretario generale del Consiglio d'Europa. L'abbiamo intervistata subito dopo la fine della conferenza stampa di presentazione.
Avremo presto una procedura europea per le adozioni?
Io in realtà mi sono concentrata soprattutto sulla procedura per le adozioni nazionali. Naturalmente l'Unione Europea desidera arrivare a una procedura comune per le adozioni, una adozione europea, ma mi creda, c'è molto ancora da fare. Quel che invece è successo al Consiglio d'Europa, un organismo che rappresenta 47 Paesi, è che abbiamo ragionato sui principi dell'adozione nazionale, le condizioni che bisogna garantire nella procedura delle adozioni nazionali. È ovvio che questo avrà conseguenze anche sulle adozioni internazionali, perché una volta che abbiamo stabilito le condizioni, chi può adottare e chi no, e altri principi, è ovvio che anche la procedura internazionale ne risentirà.
Questo documento è una revisione della Convenzione europea sulle adozioni del 1967…
Era necessario aggiornarla, perché sono passati 40 anni. Bisognava tener conto dei cambiamenti che si sono verificati all'interno della società. La Convenzione non è ancora stata adottata dal Consiglio d'Europa, lo sarà presto, a inizio maggio.
Il punto più innovativo è l'apertura all'adozione da parte di coppie dello stesso sesso…
In realtà la prima cosa da sottolieneare è che la nuova Convenzione focalizza tutto sul migliore interesse del minore, la regola base per qualsiasi adozione. E i minori con un sufficiente grado di comprensione devono essere coinvolti, ascoltati, nel processo decisionale: questo deve accadere sempre e comunque quando il minore ha più di 14 anni. La Convenzione poi estende la possibilità di adottare ai single e alle coppie eterosessuali non sposate. Ma tornando alla sua domanda, deve essere chiaro che qundo si parla di coppie dello stesso sesso la Convenzione apre la possibilità, per ogni signolo stato membro, di consentire l'adozione anche per coppie dello stesso sesso. La Convenzione non lo prescrive, lascia aperta la possibilità, a discrezione di ogni Stato: così come lascia a ogni Stato di decidere se queste coppie devono essere sposate o registrate o solo conviventi. Nelle scorse settimane c'è stata una novità importante, la sentenza della Corte europea per i diritti umani che ha condannato la Francia per aver discriminato una donna per il suo orientamento sessuale. È uno sviluppo molto importante.
Mentre per quanto riguarda i single la Convenzione è prescrittiva?
Sì, i single hanno il diritto di adottare, questo è un diritto pieno.
Quindi gli Stati nazionali, una volta che la Convenzione sarà approvata, dovranno cambiare le loro leggi e introdurre l'adozione per i single?
Assolutamente. Questo è un obbligo.
La Convenzione riconosce anche il diritto dei minori a conoscere le loro origini…
Sì, anche se è chiaro che questo diritto cozza contro il diritto dei genitori naturali di rimanere anonimi. Ci deve essere un equilibrio. Bisognerebbe creare o individuare una autorità competente in ogni Stato che decide, di volta in volta, qual è il diritto prevalente: in alcuni casi può decidere di oltrepassare il diritto all'anonimato dei genitori in favore del diritto del minore.
Il testo sarà approvato così com'è o ci sono margini di dibattito?
Stiamo ancora mettendo a punto il testo, poiché la bozza è stata esaminata da alcuni esperti che ora ci stanno rimandando le loro osservazioni. Poi il Consiglio d'Europa lo presenterà al Comitato dei Ministri e allora sarà pronto per la firma. Naturalmente poi ci sarà la ratifica di ogni Paese, anche tra i nuovi membri.
Nessun commento:
Posta un commento