Rugby: Italia, è missione possibile. Contro l'Inghilterra si cerca l'impresa.
(TGCom) E' grande sfida al Flaminio per la Nazionale italiana di rugby che affronta i vice campioni del mondo dell'Inghilterra. Dopo la sconfitta all'esordio, a Dublino, contro l'Irlanda dove l'Italia ha dimostrato comunque di essere competitiva, gli uomini di Mallet cercano l'impresa impossibile. Le speranze azzurre poggiano sulla
mischia guidata da Castrogiovanni. Sponda inglese Wilkinson vede il record dei mille punti.
Sognare è possibile e chissà mai che un desiderio possa realizzarsi. In questa frase possono essere riassunte le speranze della squadra di Nick Mallet che affronterà, sulla sua strada, nel secondo confronto del Sei Nazioni quell'Inghilterra che agli ultimi Mondiali ha conteso il titolo iridato al Sudafrica e che, uscita sconfitta dalla "prima" con il Galles, è in cerca di rivincite ed è imbattuta in 13 incontri al cospetto degli azzurri. La buona prestazione di Dublino nella quale l'Italia ha tenuto testa, sino alla fine dell'incontro, all'Irlanda induce a pensare che la Nazionale saprà farsi onore anche di fronte ai maestri inglesi. Dopo la sconfitta di Twickenham la formazione del ct Ashton è stata messa fortemente in discussione con Johnny Wilkinson, uno dei leader della squadra, pronto addirittura a rinunciare di buon grado alla sua maglia numero 10 qualora il tecnico lo avesse voluto. Non sarà così perché il potenziale recordman inglese, a quota 996 punti, sarà regolarmente in campo.
All'Italia, tuttavia, non resta che approfittare della sbandata "psicologica" dei bianchi d'Inghilterra nel tentativo di mandare, con la mischia guidata da un super Castrogiovanni, gli avversari in crisi. Inoltre la buona condizione di Mauro Bergamasco, che promette placcaggi altrettanto efficaci dopo quelli all'Irlanda e a O'Drscoll in particolare, lascia ben sperare per una gara che si preannuncia come missione impossibile ma potrebbe regalare anche una piacevole sorpresa. Qualche volta, in fondo, i sogni possono anche avverarsi.
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Eccoci al Flaminio finalmente.
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Ritratti: Martin Castrogiovanni.
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