(Il Giornale) Professor Piepoli, allo stato attuale Berlusconi avrebbe vinto?
«Non avrebbe, ha». Tutte le novità di questi giorni (Veltroni che corre da solo, Forza Italia e An in lista insieme) non cambiano niente? «Partiamo dal dato di oggi: la somma di An e Forza Italia è 40 per cento, 16 milioni di voti. Con questo tipo di configurazione politica, Berlusconi ha vinto le elezioni».
La lista unica di centrodestra non penalizza i due partiti?
«Non muta nulla. I voti non si muovono, non si inventano. Per ora sono semplicemente trascinati. Stiamo votando con la peggiore legge elettorale, e la gente si aggrappa ai partiti».
L'azzardo di Veltroni non lo ripagherà?
«Il Pd è al 30%, 12 milioni di voti. Siamo a 16 milioni per il centrodestra berlusconiano-finiano contro 12 milioni del centrosinistra veltroniano».
Da qui ad aprile nessuna variazione?
«Ci potrebbe essere un 6% di voti portato al nuovo partito se ipoteticamente fosse sponsorizzato dalla Chiesa cattolica, ma non si espone la Chiesa e non si espone il nuovo partito».
E l'Udc?
«L'Udc è un po' debole, soprattutto con questa configurazione di nuovo conio che è la Rosa Bianca, che prenderà voti non sappiamo ancora precisamente a chi. Dopo la conferenza stampa d'esordio, le ricerche le danno un minimo di 400mila voti, 1%».
È bastata l'idea di Baccini per indebolire il partito di Casini?
«Credo che l'Udc paghi la mancata chiarezza».
Che percentuale ha?
«Un 6% scarso. Ma è prevedibile una crescita della Rosa Bianca». Veltroni da una parte e Berlusconi dall'altra si sono mossi con chiarezza. «E la gente lo apprezza. In questo momento se dico chiaramente quello che voglio la gente mi segue di più».
Fino a che punto il Pd si rafforzerà correndo da solo?
«Il Pd sta salendo lentamente, è in assestamento al 30%. Ma il centrodestra ha vinto. Certo tutto è possibile: può darsi che ci sia un improvviso crollo, non so, se Fini viene trovato a rubare la marmellata. Le rotture di trend sono difficili, non le ho quasi mai viste».
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1 commento:
Le cose cambiano velocemente.
Piepoli forse vorrebbe che stessero ferme.
I sondaggi più sfavorevoli attualmente danno il PD almeno al 32% e il trend è in crescita costante.
Inoltre c'è l'IDV e forse si farà un accordo con i radicali.
PDL-Lega sono attualmente attorno al 43-45%.
Questo significa che non c'è niente da fare?
Non credo proprio!
La scelta dei candidati farà la differenza tra il PD e il PDL.
Stiamo a vedere, ma non vendiamo la pelle dell'orso prima di averlo catturato.
Saluti
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