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sabato 5 gennaio 2008

"Opera notte. Senza cure": incursione nell'oscurità metropolitana a ritmo di rock.

(Milano 02 - Foto Chiara Cera) Un pezzo di storia della città di Sesto San Giovanni rinato dalle proprie ceneri sotto forma di teatro e uno spettacolo tutto metropolitano per le prime due settimane del 2008. Il primo è lo Spazio Mil (dove Mil sta per Museo dell'Industria e del Lavoro) ex magazzino della Breda oggi teatro a tutti gli effetti sotto la direzione artistica di Emilio Russo che già ha portato al suo attuale splendore il Teatro dei Filodrammatici, un amante delle sfide insomma. Lo spettacolo, invece, è Opera notte. Senza cuore rivelazione della scrittrice Renata Ciaravino con la regia di Valeria Talenti.

Protagoniste dell'opera sono la notte e la musica. Le note rock, pop e blues che si fondo in un crescendo di emozioni che accompagnano gli amanti delle ore più oscure del giorno tra sogni e segreti. Sul palco un quartetto rock dialoga con gli attori, in un racconto in cui le note e le parole parlano la stessa lingua.

Plasmato sugli stereotipi di uomini e donne dei nostri giorni, che vivono al limite e con parole dalle tinte forti, in una sociatà che non capiscono e che non li coinvolge, ma che alla fine trovano il coraggio di rimettersi in gioco e riprendere in mano la propria vita per cambiare in meglio. Sono i trentenni che popolano la metropoli della notte disperati che alla fine vedono la luce in fondo al tunnel. Non uno spettacolo triste quindi, anche se molto esplicito e senza paura di dire le cose come stanno. la musica che non è certo un mero sottofondo ma parte integrante dell'opera, non fa altro che enfatizzare una condizione di disagio.

Fino a domenica 13 gennaio la compagnia Dionisi, dopo l'anteprima estiva alla Fabbrica del Vapore, sarà in scena allo Spazio Mil di via Granelli a Sesto San Giovanni e promette di essere uno spettacolo capace di lasciare il segno. Tra gli attori Alessandro Sampaoli, l'imbranato ragioniere di Camera Cafè, che cambia completamente look per trasformarsi in un duro di periferia allo sbando, perditempo, che sogna un futuro migliore ma non fa nulla per cambiare. Come lui anche gli altri personaggi hanno storie simili, con epiloghi diversi, che rappresentano benissimo il senso di smarrimento di un'intera generazione che vive veramente tra di noi.

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