Dieci persone, incluso il portavoce del Gay Pride moscovita, Nikolai Alekseyev, sono state fermate mentre manifestavano fuori dal ministero della Salute di Mosca. Gli attivisti stavano protestando contro la legge russa che vieta ancora la donazione del sangue da parte degli omosessuali. Su Russia Today Alekseyev afferma che non è corretto equiparare i gay ai tossicodipendenti e alle prostitute. «Il sistema sanitario ha terribilmente bisogno di sangue e questo rende ancora più assurdo il divieto della legge che probisce ai gay di donare il proprio». «I manifestanti sono stati arrestati senza che avessero creato nessun problema di ordine pubblico - ha proseguito Alekseyev -. La protesta non aveva nessuno stampo politico né riprendeva il tema del Gay pride russo vietato questa estate (quando anche la parlamentare italiana Vladimir Luxuria e quello europeo Cappato vennero rispettivamente percossa e fermato).
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