The Wrestler vince il Leone d'oro, a Orlando va la Coppa Volpi.
(Chiara Renda - Mymovies.it) Come previsto dagli ultimi pronostici è il film di Aronofsky The Wrestler a vincere questa 65^ edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il wrestler sconfitto di Mickey Rourke, dopo anni costretto a lavorare in un grande magazzino praticando il wrestling nelle palestre dei licei, ha conquistato la Giuria presieduta da Wim Wenders. All'interno di un festival che negli ultimi anni ha privilegiato l'Oriente, è stato forse proprio merito del regista tedesco ormai naturalizzato americano se a spuntarla quest'anno è stato un film targato USA. Il regista Aronofsky, che già nel corso della sua non lunghissima carriera aveva esplorato il tema del fallimento, ha stavolta dato prova (dopo il troppo sperimentale L'albero della vita, a Venezia due anni fa) di saper raccontare gli angoli più bui dell'animo di un uomo decaduto.
Se il Premio Speciale per la Regia è andato al russo Paper Soldier di Aleksei German jr. (vincitore anche dell'osella per la miglior fotografia), e il Gran Premio della Giuria a Teza di Haile Gerima (anche osella per la miglior sceneggiatura), il cinema italiano è riuscito a portare a casa due premi: la Coppa Volpi come miglior attore protagonista a Silvio Orlando (per il film di Pupi Avati Il papà di Giovanna) e Il Premio De Laurentiis miglior opera prima alla rivelazione Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio. La Coppa Volpi come miglior attrice protagonista è andata invece a Dominique Blanc per il film L'Autre di Patrick Mario Bernard e Pierre Trividic, anche se molti avrebbero preferito la "ragazza interrotta" Anne Hathaway per il Rachel Getting Married.
A Inju, la bête dans l'ombre di Barbet Schroeder è andato il Leone speciale per l'insieme dell'opera, mentre alla giovane Jennifer Lawrence del film di Arriaga (The Burning Plain) è andato il Premio Mastroianni come miglior emergente.
Vista la difficoltà nel concordare i premi tra i membri della giuria, Wim Wenders ha chiesto di riconsiderare le regole di premiazione, che proibiscono la sovrapposizione tra i tre premi maggiori. Il suo era un riferimento all'impossibilità di premiare Mickey Rourke con la Coppa Volpi.
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