Le associazioni gay pensano a organizzare una manifestazione nazionale in città.
(La Repubblica) Pallone e violenza. La coesistenza stretta fra questi due mondi è confermata dall´arresto ieri di un uomo ritenuto fra i responsabili dell´aggressione, avvenuta una settimana fa, a tre ragazze lesbiche in piazza Bellini. Il punto è che l´arrestato è un ultrà del Napoli, che ha ammesso di aver partecipato alla disgraziata spedizione di domenica scorsa a Roma. L´episodio ai danni delle ragazze lesbiche avvenne nella notte fra il 29 e il 30 agosto. Tre giovani furono affrontate a male parole e una di esse venne sfregiata con un bicchiere. La polizia si è messa subito sulle tracce del gruppo di aggressori, anche grazie alla collaborazione delle vittime e delle associazioni gay. Si è giunti così ieri all´arresto di Luigi Del Bono, 36 anni, con l´accusa di tentata violenza sessuale e lesioni aggravate in concorso con altre persone che naturalmente sono ancora in fase di identificazione. Del Bono è stato catturato all´interno di un albergo di via Mezzocannone, dove aveva trovato rifugio. Ad arrestarlo sono stati gli uomini del commissariato Decumani, guidati dal vicequestore Maurizio Casamassima. Ultrà dichiarato, Del Bono è anche pregiudicato con precedenti in tema anche di devastazioni e saccheggi. I reati tipici insomma degli ultras in trasferta. E infatti era sul treno per Roma domenica scorsa anche se ha negato di aver partecipato a incidenti. Circostanza che naturalmente è ora al vaglio della Digos.
Di sicuro da ieri Del Bono è accusato anche di un atto di tipica violenza urbana, che si inscrive nel clima di crescente omofobia in varie città italiane. L´Arcigay di Napoli aveva già denunciato a luglio una aggressione a due giovani gay all´interno di un convoglio della Circumvesuviana. E nessuno ha dimenticato le aggressioni dell´agosto 2007 ai danni di ragazzi gay, sempre a piazza Bellini (nella foto sopra una manifestazione contro l´intolleranza). Episodi a cui fa esplicito riferimento la nota con la quale Arcilesbica Napoli commenta l´arresto di ieri: «Un anno è trascorso, ma non inutilmente. É stato infatti un periodo pieno d´iniziative finalizzate al coinvolgimento della cittadinanza nella lotta all´omofobia. Riconfermiamo la nostra denuncia nei confronti di autorità statali e locali, che mancano di portare a realizzazione pratica uno stato sociale di diritto in grado di garantire pari diritti e pari dignità a tutti i cittadini, siano donne, immigrati, omosessuali o transessuali». E, mentre analoga soddisfazione viene espressa dall´avvocato Elena Coccia per la «Associazione giuristi democratici» che assiste le tre vittime, si lavora a una manifestazione nazionale da tenersi a Napoli, come rivela l´assessore comunale Valeria Valente: «Domani dovremmo avere un incontro con le associazioni LGBT (è la sigla che racchiude i sodalizi lesbian, gay, bisexual e transgender, ndr) per approntare una piattaforma comune».
Probabile che la convocazione della manifestazione scatti per fine settembre. D´altro canto negli ambienti gay napoletani si lavora anche alla possibilità di convocare il gay-pride del 2009 a Napoli. Intanto Valente plaude alle forze dell´ordine: «A loro va il compito della repressione, che è una delle strade da perseguire. A noi spetta l´altra, quella della prevenzione, per promuovere l´integrazione, far sì che le differenze siano percepite come un valore, non un problema. Spero che così la parte migliore di Napoli dia alla città il ruolo che merita e continui a relegare i protagonisti di questi episodi lì dove sono, in una ristretta minoranza».
-
Nessun commento:
Posta un commento