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sabato 9 agosto 2008

Pieve Ligure. Tutti uomini e quasi sempre omosessuali alla scogliera di San Gaetano. Scoppia la polemica.

(Edoardo Meoli - Il Secolo XIX) Rischiano la vita e altrettanto spesso una multa per poter prendere il sole nudi. Sono i naturisti di Pieve Ligure: amanti della tintarella integrale, tornati alle scogliere di San Gaetano; luogo bellissimo e inaccessibile tra Pieve e Sori. La loro presenza ha immediatamente attirato l'attenzione delle forze dell'ordine, perché per accedere alla scogliera si devono infrangere una serie di norme: l'ordinanza della Capitaneria di porto, che proibisce per ragioni di sicurezza di calarsi sugli scogli, quella del Comune di Pieve, che impone di non scavalcare il guard rail dell'Aurelia, e il codice della strada.

Il risultato è che, nei giorni scorsi, alcuni dei nudisti sono stati identificati e sanzionati. Ma, accanto a codici e provvedimenti infranti, la presenza dei nudisti suscita da sempre polemiche. Sia perché non tutti accettano con entusiasmo la presenza di persone in costume adamitico, sia perché i frequentatori della scogliera proibita sono tutti uomini e quasi sempre dichiaratamente omosessuali. Circostanza che, anche nel 2008, non viene vissuta sempre con la dovuta apertura mentale. La scogliera è segnalata come luogo ideale per stare tranquilli e lontani da sguardi indiscreti da alcuni siti gay. Ed ecco che, dopo le prime avvisaglie, non sono mancate le segnalazioni: «Fino a oggi la situazione è sotto controllo, ma è vero che quelle presenze di uomini nudi, non sono sempre apprezzate», confermano i vigili comunali. Di certo i nudisti, a prescindere dalle loro attitudini sessuali, rischiano la vita per un angolo di scogliera. Nonostante i trenta metri di precipizio, la quasi totale assenza di sentieri, e soprattutto i divieti ben segnalati all'altezza dell'ex statale, c'è sempre qualcuno che, con sprezzo del pericolo e una buona dose di imprudenza, raggiunge il litorale proibito. Il fenomeno si era già verificato un paio d'anni fa. Nelle ultime settimane, sono arrivate nuove segnalazioni di persone che scavalcano la rete posta sulla via Aurelia e come alpinisti vanno giù, lungo le pareti scoscese. Quando sono stati identificati, hanno raccontato di aver raggiunto la zona a nuoto (cosa possibile dalla spiaggia di Sori) e, se non vengono colti in flagrante mentre superano i cartelli sistemati sulla strada, non possono essere denunciati.

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