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domenica 24 agosto 2008

Donna Assunta Almirante da forfait alla Versiliana. Tafferugli tra militanti di destra e sinistra.

Scritta offensiva e stella a 5 punte contro 'An'.
Ancora strascichi dopo i tafferugli tra militanti di destra e sinistra che si sono verificati alla Versiliana in occasione della presentazione del libro su Almirante. Nelle vie del centro sono infatti comparse scritte offensive contro il presidente della Fondazione Versiliana Massimiliano Simoni, il sindaco Massimo Mallegni e il vice sindaco Alberto Giovannetti.

(Daniele Masseglia - La Nazione) Non si è ancora spenta l'eco dei tafferugli di martedì in Versiliana, accaduti durante un incontro su Giorgio Almirante. La contestazione di partiti e movimenti di sinistra si è infatti 'trasferita' sui muri della città, imbrattati nella notte tra mercoledì e giovedì con scritte offensive e minacciose all'indirizzo di esponenti del centrodestra, in particolare verso il presidente della Fondazione Versiliana Massimiliano Simoni, il sindaco Massimo Mallegni e il vice sindaco Alberto Giovannetti.

Le scritte, comparse in via del Teatro, nel passo tra via Stagi e via Oberdan e dietro il mercato comunale, sono state fatte con uno spray rosso e riportano come 'firma' la stella rossa a cinque punte oltre a falce e martello. Gli operai comunali hanno subito pulito i muri imbrattati. Immediato anche lo sdegno del centrodestra.

"E' puro vandalismo - commenta il sindaco Massimo Mallegni - oltre ad essere un atteggiamento volgare compiuto da persone che non conoscono il dialogo. Atti preoccupanti che non hanno l'obiettivo di arrivare ad alcun positivo risultato di confronto civile. Sono anche gesti irresponsabili contro la comunità: gli operai comunali, impegnati in altri servizi sul territorio, sono stati distolti per ripulire le pareti imbrattate".

Il gesto, di cui si sta occupando il commissariato di polizia di Forte dei Marmi, viene condannato anche da Massimiliano Simoni: "E' un clima da guerra civile: la responsabilità è di chi soffia sul fuoco, incitando alla violenza. Vediamo se l'onorevole Caprili esprimerà solidarietà per il dileggio a cui mi hanno sottoposto con quelle scritte".

Simoni esprime poi la sua vicinanza alle forze dell'ordine per i fatti di martedì: "Hanno sempre garantito il regolare svolgimento delle manifestazioni promosse in Versiliana, con senso del dovere". Sui fatti del 'caffè' emergono intanto altri particolari. Azione giovani Versilia, per bocca di Luca Pedretti e Giuseppe Vitale, parla infatti di "due telefonate anonime che prima del dibattito annunciavano la presenza di una bomba": "La Digos - spiegano - ha controllato palco e platea intorno alle 17, dopo le due telefonate. Non si può far finta di niente: sono cose gravissime. Non ci faremo intimidire e ci batteremo per un'Italia libera, democratica e pluralista".

Sui tafferugli arriva anche la testimonianza di Paolo Pieraccini, di Viareggio: "Ero presente alla rissa: è stata una vera e propria aggressione da parte dei giovani di sinistra, i quali, evidentemente ripudiati dal popolo italiano, non hanno altri sistemi per farsi sentire".

Solidarietà a Simoni, infine, da parte di Giuseppe Lucchesi, coordinatore del circolo di An di Massarosa: "Simoni è stato oggetto di un linciaggio culturale perché ha il coraggio delle proprie idee e delle proprie azioni. Un personaggio come Almirante forse è scomodo, ma non è mai stato un gerarca: era giusto che se ne parlasse. Non era apologia di fascismo".

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