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giovedì 19 giugno 2008

Prostituzione. A Genova un rumeno adesca agente di polizia in borghese.

Il ragazzo rumeno ha dichiarato di mantenersi chiedendo elemosina durante il giorno e prostituendosi durante la notte al costo di circa 50 euro a prestazione.
(Elena Nieddu - Il Secolo XIX) Da zona residenziale, con vista mare e palazzi antichi a pochi scalini dal centro, a quartiere del sesso in tutte le sue declinazioni: prostituzione, scambi di coppia, incontri gay, oscenità all'aperto. Via Mura delle Cappuccine, via Volta, via Milazzo, i giardini intitolati a Francesco Coco: un anello di strade tranquille proprio sopra la questura, terrazze alberate sulla città, che nel corso degli anni si sono trasformate in una sorta di agorà a luci rosse per tutti i gusti.

Proprio qui lunedì sera gli agenti del commissariato Centro, coordinati dal sostituto commissario Franco Scibilia, hanno portato a termine un'azione in borghese che ha permesso di denunciare a piede libero per atti osceni un cittadino rumeno di 22 anni già noto agli archivi della questura. Il giovane è stato colto in flagrante - è proprio il caso di dirlo - mentre offriva i propri "servigi" a un agente in borghese. Tratto in inganno dalla stessa presenza del poliziotto nella zona, lo ha ritenuto un potenziale cliente e gli ha offerto una prestazione sessuale in modo piuttosto esplicito: tramite un'esibizione, cioè, delle proprie parti intime.

Tanto è bastato perché fosse evidente l'occupazione del rumeno, perché il poliziotto in borghese cercasse di catturarlo e perché lo straniero, intuita in un attimo la situazione, si desse a una precipitosa fuga lungo via Innocenzo Frugoni verso via XX Settembre. La corsa del giovane (che, si scoprirà, appartiene al gruppo di stranieri sgomberati dagli spazi dell'ex Mira Lanza e vive oggi in un albergo genovese a spese del Comune), è stata fermata con l'intervento dei due agenti. Prima della conclusione della vicenda (una denuncia a piede libero per atti osceni e resistenza a pubblico ufficiale), c'è stato ancora modo di aggiungere qualche tassello: il ragazzo rumeno ha dichiarato di mantenersi chiedendo elemosina durante il giorno e prostituendosi durante la notte al costo di circa 50 euro a prestazione. Prezzi simili, secondo la polizia, a quelli praticati per le prestazioni femminili.

I fatti dell'altra sera sono solo l'effetto evidente di una situazione che va avanti da qualche tempo e che potrebbe celare risvolti più gravi legati anche alla prostituzione minorile straniera. Con decine di esposti, dicono dal Commissariato centro, gli abitanti inviperiti lamentano una situazione insostenibile: basta rientrare la sera un po' più tardi, parcheggiare l'auto in uno spazio un po' più isolato per imbattersi in coppie di varia composizione che hanno eletto questo spazio ad alcova. Non è raro cogliere le coppie "sul fatto", a bordo di macchine nascoste male o sulle panchine sotto gli alberi. Ma gli effetti di questo tipo di degrado sono evidenti anche durante la giornata, quando per strada si trovano i resti delle nottate di passione, fazzolettini o preservativi usati. Per di più, il numero degli amanti in cerca d'intimità con vista su piazza della Vittoria rischia di aumentare con la stagione estiva. Normalmente è così: sale la temperatura, cadono le inibizioni.

A maggior ragione, in una zona dove si incrociano diverse "correnti" del sesso. Ci sono alcune persone omosessuali che scelgono la zona semplicemente per incontrarsi tra loro, ma si spostano altrove per rimanere da soli: conoscono l'area perchéè segnalata sui siti "dedicati" e la utilizzano semplicemente come spazio per gli appuntamenti. Ci sono poi gli scambisti, gay o eterosessuali che, secondo gli uomini del commissariato Centro consumerebbero i loro rapporti in loco. C'è infine la prostituzione maschile, in prevalenza straniera e di giovane età, con il suo strascico di malessere sociale. Le indagini continueranno proprio per capire se, tra i "prostituti" che quotidianamente cercano clienti nella zona di via Mura delle Cappuccine, ci siano molti minorenni provenienti, in prevalenza, dalla Romania. Le segnalazioni dei cittadini esasperati parlano di visi molto giovani: volti di ragazzi, anelli di una catena di disagio che li ha portati fino alla prostituzione.

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