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sabato 16 febbraio 2008

Germania. Per il Presidente dei vescovi le unioni omosessuali sono una realta’ di cui bisogna tenere conto.

(Agi) Il celibato dei preti non e’ un precetto di diritto divino, ma di diritto ecclesiastico e le unioni omosessuali sono una realta’ di cui bisogna tenere conto. Lo ha affermato il nuovo presidente della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch (nella foto). In un’intervista al settimanale ‘Der Spiegel’, monsignor Zollitsch, 69 anni, afferma di essere “contrario al divieto di riflessione (sull’abbandono del celibato, ndr.)”. E spiega: “Constatiamo la diminuzione delle vocazioni, perche’ la sfida del Vangelo e’ difficile da trasmettere. E’ ovvio che il collegamento tra l’essere prete e il celibato non e’ teologicamente necessario”. L’arcivescovo di Friburgo prende atto del fatto che consentire il matrimonio dei preti “sarebbe una rivoluzione che una parte della Chiesa non accetterebbe”. Per questa ragione “a mio avviso non si puo’ cambiare nulla senza convocare prima un Concilio, giacche’ l’abolizione del celibato inciderebbe molto nella vita interna della Chiesa”.

In fatto di unioni omosessuali Zollitsch afferma che si tratta di “una realta’ sociale” anche se “come cattolico” il suo ideale “sono ovviamente il matrimonio e la famiglia”. Ma “se esistono persone con questa predisposizione, lo Stato puo’ adottare le opportune regolamentazioni, anche se considero sbagliato il concetto di matrimonio omosessuale, poiche’ lo mette sullo stesso piano del matrimonio tra uomo e donna”. Sull’apertura del sacercozio alle donne, invece, il prelato non lascia spiragli: “Gesu’ Cristo ha chiamato soltanto uomini a fare gli apostoli. La funzione sacerdotale e quella episcopale restano riservate agli uomini, anche se in determinate cerimonie religiose le donne possono predicare. Siamo interessati ad avere donne come assistenti spirituali”.

Zollitsch constata poi un allentamento del legame tra la Chiesa cattolica tedesca e il partito cristiano-democratico, perche’ “la Cdu si e’ piu’ fortemente attestata su tesi neoliberiste e rischia di non tenere piu’ nel debito conto l’ economia sociale di mercato e i temi sociali. Per questi motivi c’e’ meno vicinanza tra la Chiesa cattolica e la Cdu”. Del resto, conclude Zollitsch, “la Spd e gli altri partiti tematizzano piu’ che in passato alcuni aspetti che per noi sono importanti. Oggi molti Verdi difendono sulle nostre stesse posizioni la tutela della vita”.

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