Originario di una delle regioni più povere del Brasile, lo Stato di Minas, deve la sua fortuna ad un’intuizione. In America Latina non esisteva una compagnia aerea a basso costo. E così fonda nel 2002 la Gol che in pochissimo tempo riesce a spazzar via la concorrenza: oggi vale sei miliardi di dollari Usa e trasporta venti milioni di passeggeri l’anno. Falliscono, così, la TransBrasil e la Vasp. Per arrivare al colpo finale: portare alla crisi anche la Varig, la compagnia di bandiera storica del Brasile. Naturalmente ricomprata poi quest’anno da Constantino stesso.
Con uno spiazzante colpo di scena: adesso anche Varig è in crescita e si sta allargando in tutta l’America Latina e, udite udite, anche in Europa.
Mentre l’impero di Constantino Jr cresce a dismisura gli esperti non cessano di interrogarsi su quale sia la vera chiave di successo del business di questo re Mida sudamericano. È lui stesso che prova a spiegarlo: “Tra qualche anno la Gol sarà migliore di quella di oggi”, che tradotto in scelte aziendali significa aprirsi alle tecnologie: la Gol offre infatti ai passeggeri senza bagaglio la possibilità di fare il check-in direttamente dal cellulare, mantiene basse le tariffe (anche se ancora non riusce ad eguagliare le offerte dell’europea RyanAir) e apre continuamente nuove rotte.
Oggi la Gol vola oltre che in Brasile, in Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia e sta arrivando anche in Perù e Cile. Constantino jr è fiero del paradigma economico che è riuscito a creare in tutto il Sudamerica, ma ci tiene a non mostrare troppo orgoglio. Quando gli si chiede come sta, pare che risponda, “Si sopravvive…”.
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