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venerdì 15 agosto 2008

Francia, authority chiede parità su congedi e reversibilità pensioni.

(Ansa) In Francia si assottiglia sempre piu' la distanza tra matrimoni e Pacs (Patti civili di solidarieta') dopo una serie di pronunce dell'Alta autorita' di lotta contro le discriminazioni (Halde) che chiedono parita' di diritti in materia di congedi familiari e reversibilita' delle pensioni per le due diverse forme di unione.
L'Halde non ha poteri legislativi diretti, ma tramite pareri e raccomandazioni puo' fornire al governo linee guida in determinati ambiti. Per quanto riguarda i diritti delle coppie legate da Pacs, nel solo 2008 si e' gia' fatta sentire tre volte.
Un primo parere, a febbraio, ha ritenuto 'discriminatoria' la mancata concessione di congedi per eventi familiari ai dipendenti uniti da un Pacs, dando al ministero del Lavoro sei mesi di tempo per fare le modifiche necessarie. Il consiglio, pero', non pare essere stato accolto, dato che dal ministero hanno fatto sapere di non ritenere il 'dispositivo normativo esistente' bisognoso di 'alcuna modifica', in quanto 'i pacs non hanno ne' come oggetto ne' come effetto la creazione di qualcosa di equivalente al matrimonio'.
Le altre due pronunce, datate maggio 2008, riguardano invece i diritti di un componente della coppia unita da Pacs in caso di decesso dell'altro: la prima chiede di estendere anche alle unioni civili il diritto alla reversibilita' della pensione (versamento al vedovo di parte della pensione del coniuge morto), mentre la seconda ritiene discriminatoria la scelta di negare al membro superstite di una coppia legata da Pacs la concessione di un 'capitale di decesso' (aiuto finanziario per le spese del funerale).
L'intensificarsi delle richieste di diritti per chi sottoscrive un pacs procede di pari passo all'aumento delle coppie che scelgono questa forma di unione, creata in Francia nel 1999: nel 2007 hanno ormai superato quota 100.000, con un aumento del 32% rispetto all'anno precedente, e solo nel 7% dei casi si trattava di coppie omosessuali. Una scelta favorita anche dalle attuali politiche fiscali del governo francese, che garantiscono a chi opta per i Pacs un regime di tassazione pressoche' analogo a quello delle coppie sposate. Continua invece, lenta ma inesorabile, la diminuzione dei matrimoni, che l'anno scorso, secondo i dati della cancelleria dello Stato, sono calati del 3%.
Le associazioni omosessuali si dicono disposte a lavorare con il governo per un miglioramento dei Pacs e giudicano ormai 'praticamente completato' l' allineamento dei diritti degli sposati e di quelli uniti con i Pacs.

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