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mercoledì 30 luglio 2008

Mare low cost: un posto al sole con lo sconto. Ma solo dopo pranzo.

Versilia affollata
(Panorama) C’è crisi. Si sente dire e si vede. Anche sulle spiagge dei litorali italiani. In vista dell’estate, l’allarme caro-spiagge era arrivato da più parti: i rincari stimati dall’Osservatorio Prezzi: dal 2005 i prezzi degli stabilimenti sono aumentati molto più dei beni e servizi. Nel primo semestre del 2008, le tariffe degli stabilimenti balneari hanno registrato - aveva rilevato l’Osservatorio - un tasso medio di crescita su base annua del +7,3%, contro il 3,3% del paniere complessivo di beni e servizi. E non appena le spiagge hanno ricominciano a popolarsi a fine primavera, c’è stata un’ulteriore accelerata dei prezzi con un picco a maggio del 16,5%, mentre la variazione dei prezzi su base annua, registrata a giugno, è stata del 9%.

Qualcosa però si sta muovendo. A Roma, sollecitato dal Ministro per lo sviluppo Economico, Claudio Scajola, è stato firmato un accordo tra Antonio Lirosi, alias Mister Prezzi, e le principali associazioni degli stabilimenti balneari (Sib, Fiba, Assobalneari e Oasi) per applicare tariffe ridotte nel mese di agosto su tutte le spiagge italiane: da venerdì lettini e ombrelloni dovrebbero essere scontati fino al 50% a partire dall’ora di pranzo. Chi si recherà cioè sulle spiagge dopo l’ora di pranzo potrà beneficiare di sconti che arriveranno fino alla metà del prezzo pieno.
Lo hanno chiamato “Pomeriggio convenienza”, una sorta di low-cost del lettino, che punta a “far riavvicinare gli utenti alla qualità dei servizi offerti dagli stabilimenti”, ha spiegato Mr. Prezzi, sottolineando che compito delle associazioni degli stabilimenti balneari sarà quello di una maggiore trasparenza: oltre a “un risparmio sostanzioso, l’utente dovrà anche avere informazioni chiare sui prezzi e sulla qualità dei servizi per scegliere la tipologia a sè più vicina”.
Le Associazioni si sono quindi impegnate, fanno sapere dal ministero, a invitare le imprese associate per praticare lo sconto del 50% dei prezzi dei servizi (in particolare ingresso, affitto ombrelloni, lettini e sedie a sdraio) nella fascia pomeridiana a partire dai prossimi giorni in via sperimentale “o se la tipologia dei servizi offerti non lo consente, di praticare formule diverse di riduzione dei prezzi in forma singola o integrata ed esplicitamente rese note all’utenza”.
Ci vorrà però tempo perché l’iniziativa funzioni a pieno regime “Anche perché siamo a tre quarti di stagione e non è facile comunicare e coordinare tutti gli esercenti”, dicono dalle associazioni.
E a riprova del caro spiagge sui litorali italiani, ecco l’inchiesta realizzata dall’agenzia di viaggi on line Expedia, che ha confrontato i prezzi praticati dagli stabilimenti nei vari Paesi europei: la palma dei lidi più cari va, in media, alle spiagge transalpine: conquistarsi “un posto al sole” in Francia costa circa 12,50 euro. Più del doppio rispetto alla media del resto del continente, che si attesta intorno ai 6,10 euro. Con punte minime in Gran Bretagna - appena 3,10 euro, ma il bel tempo spesso non è incluso nel pacchetto - e massime in Italia, dove si arriva appunto a 7,50 euro.
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