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venerdì 11 luglio 2008

I pompini del Re Sole.

(Noirpink) C'era una volta un pompino... La favola porno si è trasformata nella più cruda realtà. L'opinione pubblica, affamata di gossip, ha dato inizio al circo mediatico di intrattenimento che il popolino elettore di Berlusconi da sempre vuole. Cioè i pompini. Questa volta sociali. Chi in questo momento non sta praticando sesso orale alla democrazia e alla Costituzione? Il popolino voleva qualcosa di cui parlare al bar, bevendo cappuccio e mangiando croissants, magari vantandosi che "se lo ha fatto lui, lo posso fare anch'io" (frase recepita uditivamente da chi scrive al bar di Stazione Lambrate, Milano, alle ore 8.40 circa corrente giorno). Eccolo il pompino. Parliamo del pompino. Vero o presunto. Massì. E' questo quello che l'Italia vuole. Presto, lo sentiremo dire che lo ha fatto per noi.
E pazienza che ieri, al solito, la notizia che più doveva far parlare sia rimasta in silenzio. In Parlamento è passato il Lodo Alfano, che permetterà alle quattro più alte cariche dello Stato l'immunità giudiziaria, sospendendo i processi in corso. Che pompino alla Cosituzione, italiana ed europea. Evidentemente, non fa parlare molto perchè il popolino la Costituzione non l'ha mai vista in tv. Così, si forma il Re Sole.
Subito, si è deciso di modificare l'altra norma, quella blocca-processi, in modo tale da renderla meno "scandalosa", così l'invito al Pd: "ora votatela".
In Senato sarà un'altra passeggiata. Di sicuro verrà approvata prima dell'udienza Mills. La quale finirà a Napoli, a marcire assieme agli altri rifiuti.
E così, nasce il Re Sole. Al popolino piace il Re Sole. In fin dei conti, ricorda le atmosfere di Elisa di Rivombrosa, con le damigelle d'onore, il Re intoccabile. Al di sopra della legge.
Che bello, siamo in un film storico. Anzi, in una favola vera e propria. C'è il Re, il Cavaliere senza macchia e senza paura che però non se la fa con Veronica Lario, la principessa sola sperduta nella torre isolata tenuta prigioniera dal drago sputafuoco, c'è poi il giullare di corte che racconta barzellette e fa i giochi di prestigio con le monete dei forzieri, gli sceriffi di Nottingham (diventati due), che varano la Robin Tax e la cattura dei barbari che non hanno il permesso di soggiorno, ci sono i banditi ribelli, una volta al Castello, che litigano per decidere il nome da dare alla banda. E' proprio come una favola... Perchè cambiare?
Infine, quando il Re Sole si stancherà, si riposerà all'ombra del Quirinale. La strada è spianata. Il popolino lo acclamerà gridando "Silvio, Silvio", e lui ci delizierà facendoci assaggiare i suoi pompini.
E vissero tutti felici e contenti.

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