(Filippomaria Battaglia -
Panorama) Franco Grillini, Francesco Cossiga, Sandro Bondi e Marco Travaglio. Probabilmente, chiusi in un’unica stanza, litigherebbero all’infinito. In libreria, sono invece l’uno accanto all’altro. Claudio Sabelli Fioretti li ha infatti intervistati per
l’editore Aliberti, nella collana da lui diretta e che porta le sue iniziali “CSF”. Quattro libri-intervista, che si leggono con rapidità e con un certo divertimento, al tempo stesso capaci di svelare qualche aneddoto significativo.Si parte con il dialogo con il Presidente emerito della Repubblica (
L’uomo che non c’è pp.146, euro 14) : nella Dc - sostiene Cossiga “non mi hanno mai preso in considerazione… Non ho mai contato nulla. Uno degli argomenti portati da Andreotti alla mia elezione alla presidenza della Repubblica era che non contando nulla nel partito non mi sarei avvalso della carica per modificare l’equilibrio interno alla Dc…”.
Si prosegue con l’intervista al neoministro Sandro Bondi, che racconta il primo incontro con Silvio Berlusconi: “Mi disse a bruciapelo: ‘Lei di che partito è?’ Ero imbarazzato. Ma glielo confessai: ‘Sono del Partito Comunista Italiano’. Mi disse: ‘ Lei sembra una persona perbene. Come mai è comunista?’”.
E si finisce con i pamphlet dedicati a Franco Grillini (Gay. Molti modi per dire ti amo, pp.180 euro 14) e Marco Travaglio (Il rompiballe, pp.138, euro 15). Quattro libri che si leggono in poco più di un’ora l’uno, utili a tracciare un ritratto al carboncino di uomini che in comune non hanno molto a che spartire.
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