(Gad Lerner) L'interismo democratico ieri sera a San Siro sognava la doppietta del godimento assoluto: dopo la vittoria scacciacrisi sulla Fiorentina, pure la sconfitta di Berlusconi (nonostante la promessa elettorale di Ronaldinho). Ma i dati sull’affluenza alle urne parrebbero congiurare in direzione avversa: quasi il 7% di astenuti in più a Torino, record del non voto in Toscana, idem nell’Emilia rossa… Me lo sono imposta come regola a mente fredda nei giorni scorsi e ve lo raccomando di nuovo stamattina: di fronte a un fenomeno così massiccio di fuga dalle urne -segnale di complessivo fallimento democratico della nostra classe dirigente- i sondaggi rischiano di trasformarsi in carta straccia. In effetti la media del -4% viene superata anche in circoscrizioni a prevalenza della destra, la nausea e il disincanto non sono esclusiva di un’area soltanto.
Spero di non deludere gli antileghisti del blog raccontandogli che ieri sera a Milano in piazza Ascoli, dove ho accompagnato a votare per il Pd Umberta, Marta e Rebecca (dopo avere fatto il mio dovere a Odalengo Grande, of course) un gentile rappresentante di lista del Carroccio si è offerto di tenerci il cane J, ovvero il bastardo del mio cuore, fuori dalla scuola in cui erano i seggi. Offerta accettata e stretta di mano. Lo espelleranno? Espellerete me, recidivo dopo i lecca lecca accettati al banchetto leghista del Monferrato? Ieri sera comunque allo stadio il mio storico vicino di abbonamento, pure lui leghista doc, urlava d’entusiasmo per tutti i nostri extracomunitari in campo e mi confermava di essere favorevolissimo a dare la nazionalità italiana al nero Supermario Balotelli. Per fortuna neanche la xenofobia è una roba seria, dalle nostre parti.
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