banda http://blografando.splinder.com

sabato 26 aprile 2008

Al casting per entrare a far parte del programma "Striscia la notizia". Il sogno nel cassetto? Fare successo in tv. Veline svelate.


(Davide Varì) «La cipria, dove cazzo sta la cipriaaaa?».«Calmati Isa - risponde mamma Giulia - la cipria ce l'ha tua sorella».«Elenaaa, la cipria. Non posso presentarmi co 'sta faccia».Nel frattempo arriva una giornalista con telecamera al seguito. «Scusami - dice rivolta a Isa - posso farti qualche domanda?».Lei si volta, si accorge che quella telecamera è puntata proprio su di lei, e nel giro di un millisecondo trasforma quel volto teso ed imbronciato in uno splendido sorriso a trentadue denti. Dopo le domande di routine - «chi sei, come mai sei qui, quanti anni hai e sogno nel cassetto» - il cameraman le chiede due passi di danza ed un gridolino di felicità «che fa tanto aspirante velina». Isa non ci pensa neanche un attimo: parte con una samba in salsa romanesca che farebbe invidia all'intero Stato di Bahia e butta lì un "gridolino" degno della ragazza Playboy del mese: «Yupiiii».E' il casting di Veline che si è svolto ieri a Roma. Una selezione nazionale per decidere chi sarà la prossima fortunatissima ragazzina che sculetterà sul banco dei conduttori della nota trasmissione di Antonio Ricci. E poi da lì, chissà che non si riesca a fare il grande salto: diventare valletta di Controcampo o, meglio ancora, "letterina" da Gerri Scotti.L'organizzazione allestita dalla direzione di TalentsFactory di Mediaset è ferrea: prima si passa per una stanza in cui si danno le generalità: nome, cognome ed età; poi è la volta della foto con tanto di numeretto appeso al collo - «Profilo destro, ora sinistro. Guarda la camera. Su i capelli, un bel sorriso. Bene. Grazie. Avanti un'altra». Infine, via in camerino per prepararsi all'esibizione sul palco e mostrare il proprio talento.E sì perché, almeno a sentire Enrico De Angelini, coordinatore di tutto il baraccone, le caratteristiche irrinunciabili della velina ideale devono essere tre: «Talento, semplicità e umiltà». Talento, semplicità e umiltà, d'accordo. E poi? «Beh, non solo quello, certo - ammette De Angelini - serve anche una certa presenza...» Una presenza in che senso? «Beh una bella presenza, è chiaro».Nel frattempo inizia la sfilata, e a suffragare le parole di De Angelini si presenta Laura, 21 anni, provincia Brindisi: 175 cm circa, pelle color ambra, occhi azzurri e fisico da modella valorizzato da un tanga, per così dire, essenziale. Laura chiarisce subito il senso della sua presenza: «Ho fatto miss Italia ma non credo di essere riuscita ad esprimere tutta la mia personalità. Spero di entrare in Veline in Tour per riuscire a far capire al pubblico italiano chi sono davvero».De Angelini annuisce soddisfatto e chiede subito una prova visibile di quella personalità: «Bene Laura, appena parte la base dello "stacchetto" musicale di Striscia, dovresti iniziare a ballare come se ti trovassi accanto a Ezio Greggio». «Lei è Laura Giglio», spiega un ragazzo biondino seduto in platea. «Laura fa parte del mio gruppo di giovane talenti. Siamo partiti da Brindisi alle 4 di notte per essere qui. Laura è speciale, ne vale la pena».Nel frattempo, mentre la selezione va avanti, intorno al palco in cui si esibiscono le aspiranti veline si è generato un vero e proprio bazar dello spettacolo. Un circo Barnum fatto di stand per aspiranti attori, scuole di recitazione, scuole di musica, di ballo e via dicendo. Una fiera delle vanità in cui si aggira un sottobosco di manager di provincia in cerca del cavallo vincente, quello che può "svoltare" una carriera e farti entrare nel giro giusto. Il giro che conta.Tra loro c'è Antony, anzi, Anthony con l'acca al centro: completo gessato nero e cravattino slegato che scende leggero lungo una camicia immacolata. Lui è un fotografo calendarista. Difficile resistere al richiamo del calendario, per questo Anthony con l'acca al centro, diventa un punto di passaggio quasi obbligato per tutte le aspiranti veline. «Vedi - spiega a Sonia - io ti faccio un paio di foto e un piccolo filmino. Cerchiamo ragazze sensuali e ironiche, ragazze che stanno al gioco».Poco più un là, un uomo piuttosto corpulento, e sua figlia, una giovane piuttosto procace, si avvicinano allo stand di una sedicente scuola di cinema e chiedono la strada migliore per fare un provino: «Perchè io - dice l'omone - credo che mia figlia abbia le doti giuste per sfondare». Il ragazzo annuisce vistosamente, è uno che la sa lunga lui, e inizia con le "dritte": «Prima di tutto serve un book fotografico con varie pose: una foto in abito da sera, una acqua e sapone ed una in costume. Poi un paio di primi piani...». «Scusi - chiede il padre - ma una scuola di recitazione?» «Certo, certo - ride lui - quello era scontato».Ma sul palco - il centro di tutto il baraccone - la selezione delle veline continua. C'è Giulia, «protagonista di alcuni fotoromanzi e modella della pelletteria Macrì di Bari»; poi Sara, «22 anni, miss Ostia nel 2006 e ballerina di Hip-hop» e Claudia, «cubista in riviera, studentessa del terzo anno di giurisprudenza e modella per abiti da sposa». Per tutte, la stessa cerimonia: come ti chiami, da dove vieni, esperienze passate. Poi una piccola sfilata, lato A e lato B, un sorriso, e un balletto con il solito "stacchetto" di Striscia la notizia .In platea c'è un esercito di mamme, sorelle, fidanzati, amici e amiche che fanno il tifo e commentano - commentano scannerizzandola - ogni concorrente che passa su quel palco; «Quella lì? Ma no, c'ha il culo troppo basso». E le altre? «Capelli secchi», «sgraziata», «ma chi gli ha insegnato a ballà», «troppe tette», «poche tette»...C'è anche la mamma di Claudia: «Io - dice con una videofotocamera appesa al collo - sono convinta che mia figlia ce la farà. E' la seconda volta che ci proviamo, stavolta ce la farà».Tutt'intorno a quel palco c'è Roma. Forse la stessa Roma rappresenta da Luchino Visconti e Anna Magnani in Bellissima . Certo, è una Roma con qualche ruga di meno, nascosta com'è dal fondo tinta delle nuove luci della ribalta. Ma è sempre quella Roma lì: ambiziosa, disperata e un po' cialtrona. Quello che manca, forse, è proprio un Visconti e una Magnani che le strappi quella maschera di dosso.

Sphere: Related Content

Nessun commento: