A giugno prima Conferenza Nazionale Gay.
(Apcom) "Fallo come ti pare, ma fallo con il profilattico". Con questo slogan distribuito in mezzo milione di brochure il ministero della sanità guidato da José Gomes Temporao sferra un attacco all'Aids che secondo dati del ministero è in deciso aumento tra i giovani omosessuali maschi. In dieci anni, tra gli uomini dai 14 ai 25 anni colpiti dalla malattia, la percentuale di omosessuali, bisessuali e travestiti è quasi raddoppiata, dal 24 al 41%.
Le stime del ministero della Salute indicano inoltre che circa 1 milione e mezzo di brasiliani tra i 15 e i 49 anni praticano sesso con altri uomini. La campagna, che porta il curioso nome di "Piano nazionale di lotta all'Aids tra i gay, uomini che fanno sesso con altri uomini e travestiti" (includendo dunque anche chi non vuole assumere la propria omosessualità) ha l'obiettivo, entro il 2001, di facilitare l'accesso alla prevenzione e alla cura.
Comprese nel progetto ci sono la lotta all'omofobia e l'accesso più semplice dei sieropositivi e dei malati al sistema sanitario pubblico (Sus) che in Brasile garantisce farmaci anti-Aids gratuitamente. In Brasile, dal 1980 al giugno del 2007 sono stati registrati quasi mezzo milione di pazienti: il ministero stima però che la popolazione sieropositiva si aggiri intorno alle 600mila persone. Sempre secondo il ministero quasi 200mila sono attualmente in cura.
Secondo i dati elaborati dal ministero i più a rischio sono i giovani, spesso i giovanissimi: dal 1980 al 2006 tra i ragazzi in una fascia tra i tredici e i quattordici anni i morti sono stati quasi 16mila. Sotto i diciannove anni sono le ragazze a essere le più colpite, mentre in tutte le fasce di età il rapporto tra uomini e donne è di 13 a 10. Il libretto elaborato dal ministero reca disegni anche molto espliciti di carezze, baci e sesso orale tra uomini. Il ministro ha poiannunciato per il mese di giugno la Prima Conferenza Nazionale di Gay, Lesbiche e Travestiti. La campagna attuale giunge dopo quelle dedicate alle donne e alla trasmissione della malattia da madre a figlio.
-
Nessun commento:
Posta un commento