(Rainews 24) "Francamente preferisco la via dell'umilta'. Lo faccio per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato, lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani, che in questi anni ho servito con dedizione, semplicita' e con quella onesta' che sono certo mi verra' completamente riconosciuta". Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, ha motivato cosi', nel suo discorso in aula, la decisione di dimettersi.
"Fino a quando non ci sara' una sentenza definitiva - ha spiegato - ci sara' una verita' processuale e una verita' sostanziale. Con la mia decisione rispettero' la prima, in coerenza con il comportamento che ho tenuto in questi anni nei confronti della magistratura e delle istituzioni, ma con determinazione - ha concluso il Governatore - mi battero', in tutte le sedi, per l'affermazione della verita' sostanziale, a difesa della mia vita pubblica e privata".
"Ho vissuto anni di intensa sofferenza confortato, oltre che dall'affetto di tanti siciliani, dalla cristiana consapevolezza che nella vita di un uomo essa non e' mai vana". Lo ha detto il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, proseguendo il suo discorso in aula. "Mi ha confortato - ha aggiunto - il riconoscimento, anche da parte del giudice, di quanto nel mio cuore era stato sempre certo: ossia l'assoluta estraneita' del mio agire e del mio sentire, pubblico e privato, alle finalita' di un'organizzazione come la mafia".
"Ma tale sollievo - osserva il Governatore - non mi ha mai sottratto a quell'intensa riflessione che oggi mi vede nuovamente di fronte a voi per comunicarvi le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente della Regione". Cuffaro spiega infine: "gia' al momento della sentenza sentivo dentro di me il dovere di compiere questo passo, ma ho deciso di attendere sino all'approvazione del Bilancio e della Legge Finanziaria, per senso di responsabilita' verso una terra che continuero' ad amare e che in questi anni ho servito fedelmente, consegnando ad essa tutto il mio tempo e le mie energie".
Ad anticipare le dimissioni di Salvatore Cuffaro era stato suo fratello Silvio, che lo aveva accompagnato questa mattina all'Assemblea regionale siciliana. "Si dimettera', ce lo ha detto. Non poteva fare altrimenti, questo accanimento giudiziario, ma anche politico non poteva andare avanti", aveva detto Silvio Cuffaro, che aveva aggiunto: "Lo accoglieremo in famiglia per dargli la serenita' che merita. Ora si' che vale la pena di fare festa con i cannoli".
"Oggi - aveva aggiunto Silvio Cuffaro - sarebbe stato davvero il caso di festeggiare con i cannoli. Mio fratello e' molto sereno, adesso potra' occuparsi della sua famiglia".
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