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giovedì 24 luglio 2008

Caorle. Poliziotti si fingono gay per incastrare nudisti alla spiaggia del sesso.

Le forze dell’ordine si «travestono» per fare il blitz.
(La Nuova Venezia e Mestre) Decine di denunce e verbali, le forze dell’ordine in Brussa a caccia di nudisti. Si sono mescolati alla folla che frequenta i luoghi di «culto» del sole integrale e del sesso. Ce n’è per tutti i gusti: da chi ama semplicemente prendere il sole senza veli, a chi cerca incontri sessuali tra le dune, magari scambiando reciprocamente il partner, e infine chi si masturba, senza ritegno. A finire nella rete solo chi, sdraiato, prendeva il sole nudo, come mamma l’ha fatto. Quasi sempre uomini. Verbali da 102 euro, denunce per atti contrari alla pubblica decenza.

Questa volta agenti e militari si sono mimetizzati. Chi ha interpretato coppie omosessuali, con tanto di occhiali firmati e passeggiata a manina, chi ha sfoderato un topless fuori ordinanza.

Solo in questo modo è stato possibile sorprendere padri di famiglia e ragazzotti che magari volevano solo abbronzarsi integralmente e godersi possibilmente l’occhio.

Tutti a pagare velocemente in comando, per non lasciare tracce, o a spiegare che in aree isolate e dove è consuetudine, magari con tessere dell’associazione naturista alla mano, prendere il sole è legittimo. O per lo meno tollerabile.

Il sindaco di Caorle, Marco Sarto, non è d’accordo. «Questo genere di turismo, con tutto il rispetto - scandisce - non ci interessa. In Valle Vecchia abbiamo in programma 500 ettari di terreno da restituire alla natura e all’acqua. A noi piace il turismo naturalistico, quello che vuole natura e paesaggi suggestivi e incontaminati».

Da Jesolo, Francesco Calzavara, sfoggia vedute più aperte dopo un viaggio lampo, rigorosamente in costume, in Croazia, autentico paradiso del naturismo. «La Laguna del Mort può essere zona naturista - spiega in accordo con il sindaco Graziano Teso che da Eraclea ha una competenza amministrativa limitata sulla spiaggia, ma estesa nella parte retrostante - parzialmente attrezzata con servizi e senza intaccare l’oasi naturale. Per questo pensiamo di contattare architetti e paesaggisti di fama famainternazionale. Il naturismo può essere una nicchia interessante».

Ci era arrivato vent’anni fa anche l’assessore all’urbanistica del Comune di Eraclea, Luciano Vedovotto, ma le sue proposte decisamente avanti rimasero in un cassetto ben chiuso a chiave. Ieri al Mort, nuove polemiche dopo che il consigliere comunale di Jesolo, Andrea Tomei, noto biologo, si è recato nelle acque davanti alla laguna per pescare sott’acqua: «Uno scandalo, due uomini si masturbavano apertamente. In una tenda, una donna ed il compagno si scambiavano effusioni nudi esibendo i loro atti inequivocabili davanti alla platea di libidinosi pervertiti. Non possiamo permettere questo, siano riservate aree a chi prende il sole nudo in modo serio, ma non vogliamo depravati in spiaggia».

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