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sabato 7 giugno 2008

Ottima la convergenza del PD con la Meloni sullo stalking.

(Kalash) Trovo molto positivo quanto dichiarato dalla Giorgia Meloni oggi sull'annosa questione stalking/omofobia. Certo, aiuta che gente come Grillini sia rimasta fuori dal Parlamento. Così, adesso possiamo davvero lavorare su proposte serie e equilibrate, sulle quali la stessa Meloni ammette che il PD si sta impegnando.

"Mentre negli Stati Uniti d'America, in Canada, in Australia, e in alcuni Stati dell'Ue -osserva il ministro Meloni- lo stalking e' gia' regolamentato come reato, l'Italia per mesi e' rimasta al palo. I motivi di questa arretratezza non e' culturale, ma politica. Durante la scorsa legislatura fu presentato un disegno di legge per introdurre nel codice penale il reato di stalking. E l'esame era iniziato sotto i migliori auspici, 'benedetto' dalla disponibilita' bipartisan di centrodestra e centrosinistra. Ma a un certo punto, l'esame si e' arenato. I motivi? La lobby dei Grillini, ovvero dei gay, si e' impuntata per inserire nel provvedimento una norma contro l'omofobia. Un principio che, se estremizzato, potrebbe comportare un procedimento penale per chi esprimesse la propria contrarieta' all'adozione di bambini da parte di gay". Per la Meloni, "e' di tutta evidenza che c'e' una netta distinzione tra il cosiddetto reato d'opinione, e quello nei confronti della vittima dello stalker, concretamente individuabile con una serie infinita di atti minacciosi reiterati e compulsivi contro la salute fisica, psichica ed emotiva del perseguitato. Il provvedimento alla fine e' saltato. Ora tocca al Pd dimostrare senso di responsabilita' cercando la piu' ampia convergenza e mobilitazione: lo sta facendo. Proprio oggi in commissione ha iniziato l'esame del progetto di legge in commissione giustizia. Con una novita': non si chiamera' piu' stalking. E gia' questa e' una buona novita'".

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