(Ansa) Con la promessa di prestazioni sessuali, giovani nomadi adescavano anziani ai giardini pubblici o nelle stazioni ferroviarie e poi si facevano portare nelle loro abitazioni dove, dopo avergli somministrato sonniferi, rapinavano soldi o oggetti preziosi. Lo hanno scoperto gli agenti della polizia ferroviaria di Torino che hanno arrestato tre persone e ne stanno ricercando altre tre. La banda, con a capo un nomade, colpiva a Torino e nel resto del nord Italia.
Tutto e' partito dopo la denuncia di quattro pensionati torinesi ma il sospetto degli investigatori e' che le vittime siano molte di piu' ma, per la vergogna, abbiamo preferito non dire nulla. In carcere, con responsabilita' distinte fra loro, sono finiti un italiano, Ignazio Corvitto, 34 anni, titolare di un bar di Nichelino (Torino) dove la banda pianificava le proprie strategie, ed i nomadi romeni Dragos Botezatu, di 23 e Gheorghe Mihai, di 20.
Ma la banda, secondo la polfer, agiva a tutto campo. Era specializzata anche in furti e rapine ai danni dei titolari di distributori di benzina, utilizzava i minorenni nell'accattonaggio, faceva prostituire romene e utilizzava carte di credito clonate spedite dall'Inghilterra.
Tra i romeni ricercati c'e' anche un giovane che un mese fa era rimasto coinvolto in una vicenda di un gay di 60 anni, che, per un pugno di euro, era stato seviziato, picchiato a sangue e rapinato in casa da tre stranieri condotti in casa da un romeno di 21 anni che lui ospitava da un mese.
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