(Il Messaggero) Un calciatore che dice no ad un premio in denaro non si era mai visto. Se poi il protagonista della storia è Chivu, che appena un anno fa fece fuoco e fiamme per lasciare la Roma ed andare all'Inter che gli offriva un contratto migliore, la notizia è davvero i(nella foto), capitano della nazionale romena, ha rifiutato il premio in denaro offerto dall'uomo d'affari e presidente della Steaua George Gigi Becali.
Il dirigente aveva offerto di pagare di tasca propria 5,5 milioni a calciatori e staff tecnico della nazionale in caso di vittoria ad Euro 2008, o mezzo milione di euro per il passaggio della prima fase, in cui la Romania giocherà nel gruppo C con Italia, Olanda e Francia. Ma secondo Chivu «non c'è bisogno di promettere i soldi: noi giocatori siamo fieri di vestire la maglia della nazionale, lo facciamo perché siamo fieri di rappresentare il nostro paese, e ciò ci stimola abbastanza: non serve che qualcuno ci prometta un super-premio. E se proprio qualcuno di noi fra coloro che giocano ancora in patria pensasse ai soldi - ha aggiunto l'ex romanista - sa bene che il modo migliore per trovare un buon contratto all'estero è di disputare un buon Europeo, senza bisogno di promesse di altro tipo». Vedremo come finirà.
Anche Mutu d'accordo. La posizione di Chivu è stata condivisa dall'altra stella della Romania, il viola Adrian Mutu, e la proposta arrivata dalla sede della Steaua è già stata rispedita al mittente. Gigi Becali, i cui cugini Victor e Ioan sono i procuratori proprio di Chivu, è diventato ricco grazie ad affari immobiliari e nel mondo delle televisioni, poi grazie anche al calcio. Quando lo Steaua passò un turno della Coppa uefa 2003-04 a spese degli inglesi del Southampton Becali, cristiano ortodosso, promise di edificare una chiesa per ogni turno superato. In un'altra occasione ordinò ad un artista di Bucarest di rifare «L'ultima cena» di Leonardo da Vinci, però con i volti dell'allenatore e degli undici titolari al posto di quelli dei dodici apostoli, e il volto del presidente, quindi di Becali stesso, al posto di quello del Cristo.
L'ossessione di Becali. Attualmente Gigi è indagato per una vicenda di premi a vincere pagati alle squadre avversarie del Cluj, rivale della Steaua nella corsa per lo scudetto. Il patron della Steaua si è fatto notare anche per la dichiarata avversione verso gli omosessuali, al punto da vietare nello stadio della sua squadra l'esecuzione di tutte le canzoni dei Queen di Freddy Mercury, spiegando che da quel momento in poi in casa della Steaua si sarebbe sentita «musica religiosa e non satanica, o fatta da omosessuali». Quando è entrato in politica nel partito democristiano romeno ha annunciato l'intenzione di candidarsi per le Presidenziali del 2009 e che, in caso di vittoria, chiuderà gay e lesbiche in appositi ghetti.
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