Contro la Fiera del Libro che ospiterà Israele.
(Agenzia radicale) Al termine del corteo del primo maggio, a Torino in piazza San Carlo, manifestazioni di protesta alcuni giovani dei centri sociali del capoluogo piemontese e dell'associazione Free Palestine hanno bruciato due bandiere israeliane e una americana: obiettivo contestare la decisione di designare Israele come Paese ospite della Fiera del Libro 2008, la cui apertura ufficiale è prevista l'8 maggio prossimo.
Come scrive il sito web del Corriere della Sera: "...Dopo aver lanciato alcuni fumogeni, nel centro della piazza, quando le circa 30.000 persone che hanno partecipato alla manifestazione si erano quasi tutte allontanate, i giovani di Askatasuna e altri gruppi, hanno dato fuoco alle tre bandiere dopo averle inzuppate di benzina. "Un gesto forte lo sappiamo - ha detto un portavoce - ma noi pensiamo che ben più forti, più clamorose siano le morti, ormai quotidiane, di civili palestinesi, tra cui anche bimbi di pochi mesi, sotto il fuoco israeliano. Proviamo vergogna nel pensare che Torino e la Fiera vogliano festeggiare e onorare questo paese che non smette di sopraffare e ferire mortalmente la sovranità di un altro paese".
L'Unione delle Comunità ebraiche italiane ha espresso una ferma condanna per quanto accaduto. "...E' un gesto di inciviltà che proprio nel momento in cui ci si appresta a celebrare la festa per i 60 anni di Israele a Torino, è inammissibile in uno stato democratico» ha detto Claudia De Benedetti commentando gli atti antisraeliani a Torino. «Ritengo - ha aggiunto De Benedetti - che questi atti non giovino al sereno svolgimento di una manifestazione che vedrà la presenza del presidente Napolitano a fianco di tanti amici di Israele. E sono preoccupata per un atto che testimonia un clima ostile e di ignoranza e pregiudizio. Una vera e propria censura culturale».
Corriere.it scrive poi che proprio per la sua annunciata partecipazione alla Fiera del Libro anche l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, presente al corteo di Torino, è stato oggetto di una contestazione. Il fatto è accaduto prima che iniziasse la manifestazione in piazza Vittorio dove c'era il concentramento del corteo. Quando l'ex leader di Rifondazione è avvicinato agli striscioni e alle bandiere del Prc, un gruppo di giovani dei centri sociali, presumibilmente gli stessi che poi hanno bruciato le bandiere di Israele e degli Stati Uniti, lo ha praticamente fatto allontanare.
Bertinotti parteciperà ad uno degli incontri dedicati dalla Fiera del Libro alle «parole» della Costituzione: a lui spetta il dibattito sull'articolo 1 e sulla parola «lavoro».
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