Quando censura liberazione.
(Aurelio Mancuso) Liberazione è un bel giornale, anzi da quando ha cambiato veste grafica è diventato proprio leggibile. Da quasi un anno ci collaboro, ogni tanto ci scrivo editoriali, riflessioni e così via. Ma negli ultimi tre mesi i miei articoli vengono puntualmente scartati e censurati. L'ultimo in ordine di tempo è quello pubblicato quì come post 455. Cosa sarà successo? Boh evidentemente non starò più simpatico all'ottimo direttore Piero Sansonetti. Forse non sono sufficientemente organico in questo periodo i elezioni. Forse la candidatura di Grillini a Roma e il sostegno di Arcigay non sono piaciute. Forse le critiche alla infausta collocazione di Luxuria in Sicilia, o la critica sui reali impegni di Sinistra Arcobaleno sulla rappresentanza lgbt, saranno risultati indigesti. Magari invece, si è sviluppata una improvvisa antipatia personale nei miei confronti. Peccato, perché è chiaro che dialogare anche con questa parte importante del paese è nell'interesse di Arcigay, ma evidentemente il sentimento non è reciproco. Comunque tutto è avvenuto nel più classico dei modi comunisti d'antan: prima grandi sorrisi, telefonate, sollecitazioni a scrivere su questo e quello, poi il gelo, il muro, l'abbandono. Tutto molto scontato e se posso dire a livello personale, un po' deludente....Comunque Liberazione rimane un bel giornale.
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