(Pensierimadyur) "Società di import ed export cerca commerciale. Gay graditi", succede anche questo nelle inserzioni dei giornali. Una piccola azienda di Milano ha specificato quello che non dovrebbe neppure essero preso in considerazione: l'orientamento sessuale. L'esempio è stato preso da una una banca d'affari, Lehman Brother, in Asia dove si è andati a caccia di talenti tra i giovani omosessuali, con un invito a cena riservato a studenti gay e lesbiche dell'Università di Hong Kong. Nella concorrenza spietata per assumere i migliori, non si può perdere neanche un cervello.
I gay perfetti per la moda e per lo spettacolo è diventato quasi uno stereotipo . Ma sono anche negli uffici, nelle banche, nelle scuole, nelle corsie degli ospedali, nei call-center. In Italia dichiarare la propria omosessualità in alcuni luoghi di lavoro è ancora un tabù. Aurelio mancuso, presidente di Arcigay, avverte che nessuno parte con l'idea di dichiararsi. Si ha paura, con l'intolleranza generale che imperversa, soprattutto nelle aree non sindacalizzate. E si mescola con la precarietà crescente. L'ostacolo dei gay non arriva dal selezionatore o dal capo, ma spesso dal vicino di scrivania , dal gruppo di colleghi. Sguardi particolari e battute pesanti .
Lo statuto dei lavoratori vieta ogni tipo di indagine e richiesta di informazioni non strettamente collegate alla prestazione.
Le telefonate di denuncia nel 2005 sono state trecento nel Centro gay di Milano. Massimo Mariotti , responsabile del Centro Gay della Cgil di Milano, denuncia "Negli ultimi due anni sono diminuite del 40% le denunce, ma sono in aumento le difficoltà dei transessuali. Ancora oggi , però, l'omosessualità fa paura a diversi settori, alle piccole e medie imprese, agli ambienti marcatamente maschili o dove il livello culturale non è elevato, per esempio l'industria".
La maggior parte delle persone che denunciano lo fanno dopo esser stato licenziato.
La Goldman Sachs ha deciso di concedere benefit ai propri dirigenti per il cambio di sesso.
In Italia invece è come si trovassimo in provincia. Maurizio di 28 anni , trapiantato, racconta che nel suo ambiente di lavoro non ha avuto problemi. In ambito bancario e finanziario non ha incontrato problemi. Il problema sussiste tra Nord e Sud, città e provincia.
In tutti i luoghi lavorativi essere omosessuale non sembra un grande problema. Tranne in quello scolastico. Se sei maestro e sei omosessuale, sei per forza un pedofilo.
L'Italia in questo caso continua ad essere un paese incivile. Anche nel partito Democratico, la questione omosessualità è affrontata quasi come un fastidio, e invece dovrebbe essere la politica a fare una battaglia culturale per garantire il rispetto per tutti i cittadini.
L'ambiente sanitario aperto alle novità, spesso è conservatore su questi temi.
A volte un gay fa fatica a salutarne un altro per vergogna che la gente possa pensare male se due omosessuali si parlano.
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