(Ansa) Adescava nel negozio di fiori dei genitori, che si trova nellea diacenze di un istituto scolastico di Castello del Matese, piccolo comune montano del Casertano, bambini e bambine dai 9 agli 11 anni, e in cambio di piccole somme di denaro o di ricariche telefoniche, faceva loro visionare filmini pornografici, si denudava e chiedeva loro di compiere atti sessuali, a volte costringendoli con la forza. Con queste accuse un giovane di 20 anni, L.L., è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di S. Maria Capua Vetere.
Il ventenne arrestato è accusato di violenza sessuale e corruzione di minori. Le indagini, coordinate dal comandante dei carabinieri di Piedimonte Matese, capitano Salvatore Vitiello, sono scattate due mesi fa a seguito della denuncia dei genitori di una bambina, che hanno scoperto sul telefonino della figlia un messaggio di minacce a tenere segreta la cosa e nello stesso tempo un invito ad ulteriori incontri. Dagli interrogatori della bambina - condotti dai carabinieri con l'ausilio di una psicologa - sono emersi i particolari della vicenda nella quale risultano coinvolti, al momento, nove bambini, di quinta elementare e di prima media. Oltre ad invitare di persona i bambini a trattenersi nel negozio, poco distante dall'Istituto comprensivo frequentato dalle sue vittime, il giovane fioraio inviava anche messaggi telefonici: "Sarò il vostro schiavo, sarà ancora più bello delle altre volte. Fermatevi da me ma mantenete il segreto". L'arrestato è stato chiuso nel carcere di S. Maria Capua Vetere. Le indagini continuano perché i carabinieri non escludono che altri bambini e bambine siano rimasti vittime del ventenne.
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1 commento:
che shifo mi viene il voltastomaco questa gente si merita la pena di morte
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