(Agi) Storia d'amore intensa e alternativa con lieto fine (nonostante il teatro fosse tra i piu' pericolosi e ostili del mondo): dopo otto anni d'attesa, un gay palestinese ha ottenuto il permesso di vivere a Tel Aviv con il suo fidanzato israeliano. Il giovane ha 33 anni e vive nella zona di Jenin, in un ambiente -quello palestinese- poco favorevole alle relazioni omosessuali, tanto meno con partner israeliani. Steso un velo di segretezza sui nomi dei protagonisti, la storia e' stata raccontata dal quotidiano israeliano 'Yediot Ahronot'. Anni fa il palestinese aveva inviato un lettera al ministero dell'Interno per chiedere il permesso di trasferirsi in Israele e vivere con l'uomo -un ingegnere informatico 40enne- che e' il suo partner da otto anni. Ma secondo 'Yediot Ahronot', finora non aveva ricevuto alcuna risposta. Finche' l'omosessuale palestinese non ha deciso di scrivere direttamente al generale Yossef Mishlav, coordinatore militare in Cisgiordania e a Gaza, chiedendo un permesso speciale e temporaneo: la sua vita -spiegava nella lettera- era in pericolo dopo che la sua famiglia aveva scoperto la relazione omosessuale. Di solito e' praticamente impossibile per i palestinesi che vivono in Cisgiordania ottenere il permesso di viaggio in Israele. E invece, con un 'via libera' decisamente raro, il generale Mishlav gli ha consenti di raggiungere il fidanzato a Tel Aviv. Il giovane, che e' stato interrogato anche dallo Shin Beth sulle sue intenzioni, dovra' rinnovare l'autorizzazione ogni mese, in attesa del permesso definitivo del ministero dell'Interno. Nonostante la temporaneita' del permesso, la coppia sembra molto felice: "Sono malato di cuore e ho bisogno del mio partner accanto", ha spiegato al quotidiano israeliano, il giovane israeliano. Adesso i due vivranno insieme a Tel Aviv, la citta' mediorientale piu' tollerante con l'omosessualita', teatro ogni anno di una colorata e vivace sfilata dell''orgoglio gay'.
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