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venerdì 21 marzo 2008

Elezioni. Grillo: "Sono solo un incantesimo, tutto già deciso". Chiamati in causa Grillini e le "liste abusive".

Show a piazza Navona: non c'è niente da fare, è come in Argentina
(Apcom) Le elezioni non esistono, sono un incantesimo, e l'Italia non ha più speranze. In trasferta a Roma per presentare la lista civica promossa dai 'grilli romani' per la corsa al Campidoglio, Beppe Grillo conquista piazza Navona a suon di affondi, 'i-taliani' (di mussoliniana memoria per far "arrabbiare gli intellettuali") e vaff... naturalmente urlati all'indirizzo dei politici di destra e sinistra, che non sono altro che "salme, morti e defunti". Il tutto, senza cedere nulla sulla critica aspra contro i partiti, la 'casta' dei giornali e la legge elettorale. "Non ci sono elezioni, è un incantesimo - replica Grillo a chi gli chiede un pronostico sul voto - voi siete ancora nel meccanismo di andare a votare, pensate al popolo sovrano. Non c'è più niente".

D'altronde, le liste bloccate del 'porcellum' lasciano poco potere decisionale ai cittadini: "Hanno già deciso il Governo - urla dal palco il comico blogger davanti a un migliaio di persone - Il Parlamento lo pubblico io, una settimana prima, nome per nome. Allora, che cacchio andate a votare a fare?". Poi, il comico si fa serio per un attimo, e con voce più bassa e fare più pacato, lascia spazio a una nota di pessimismo: "Qualsiasi governo vada a governare è lo stesso. Questa nazione - sottolinea - è ingovernabile. Non c'è più niente da fare. Non ci sono più soldi, siamo alle soglie dell'Argentina - avverte - nessuno vi dice le cose come stanno, che non dovete più comprare a debito, perché le banche vi mangiano la vita".

Poi, l'affondo alla sinistra, rea di fare "pornografia politica": "Candidano l'operaio della Thyssen e la lavoratrice del call center, dopo aver fatto la legge che i call center li ha creati. Ora si accorgono dei cittadini, degli operai - attacca - ora è troppo tardi". Non manca, poi, l'avvertimento a difendersi dalle 'imitazioni': intorno al suo blog, spiega, "si sono formati gruppi spontanei, ma ci sono tanti abusivi. C'è anche un certo Grillini che si è messo in lista. State attenti!". Non mancano i cavalli di battaglia di sempre, i programmi di Pd e Pdl "identici", la critica all'informazione "vergognosa e sdraiata", e l'invito a firmare per i referendum depositati ieri in Cassazione: abolizione dell'ordine dei giornalisti, cancellazione del finanziamento pubblico all'editoria, abolizione della legge Gasparri. "Andate a firmare - è l'accorato appello - è la cosa più importante che ho fatto in vita mia, poi sparisco".
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Grillini chiamato in causa risponde solo dal suo sito.
"Caro Grillo, il sottoscritto si presenta alle elezioni dal 1985 con la seguente dicitura: Franco Grillini detto Grillo; tu sei arrivato in politica un pò dopo, potrei quindi dire che sei tu che copi o no?"

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