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lunedì 3 marzo 2008

Amici di Maria. Parola al tribunale? La lettera di diffida a Grazia Di Michele da parte del collega Luca Jurman.

(TGCom) "Prima perdevo di vista il mio obiettivo, la musica, ora grazie a Jurman ho maturato un diverso approccio al pubblico mentre canto". Marta nella diretta di sabato spiega di aver fatto progressi da quando è seguita dall'insegnante. E proprio Luca è al centro di un caso sollevato da Grazia Di Michele che mostra una lettera di diffida del collega per alcune frasi che lei avrebbe detto in una pausa pubblicitaria, lesive della sua persona.

"Domenica ho detto che sono in una condizione di disagio perché tutte le volte che mi si chiede un parere si scatena poi durante la settimana una serie di insulti impronunciabili e questa cosa mi dà fastidio terribilmente. Al di là di questo, mi è arrivata una lettera da parte di Jurman, che riguarda me e Fabrizio e che ho qui". A questo punto la prof. di canto la consegna a Maria. "Ti prego di leggerla e di capire cos'è", le chiede Grazia.

"In gergo legale si chiama diffida, non querela - spiega la conduttrice- Uno studio legale invita te, in particolare per quanto riguarda un'intervista rilasciata a un settimanale, a limitarti nei giudizi perché lesivi. In particolare una frase: non manderei mai mio figlio a lezione da uno che, etc etc. Questa è la cosa ritenuta offensiva". A Grazia, spiega ancora Maria, vengono poi attribuite frasi offensive dette in una pausa pubblicitaria, dunque fuori dal programma.

"In quel momento particolare, all'uscita di Marco, io non sono mai stata sola. C'era con me Fabrizio, Steve con il quale rmango in contatto anche durante il break pubblicitario, quindi vorrei che Steve testimoniasse quello che io ho detto, a prescindere dal fatto che uno fuori dal programma può dire quello che vuole". Interviene il maestro di ballo. "Ti posso garantire che durante quella pausa ho sentito ben altro", dice Steve. "E non dalla bocca di loro"

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