banda http://blografando.splinder.com

giovedì 7 febbraio 2008

Istat, nel 2006 crollo dei matrimoni e più figli dalle coppie di fatto.

(Il sole 24ore) In Italia si celebrano meno matrimoni e aumentano la convivenze. Lo riferisce l'Istat nella sua nota informativa sugli indicatori demografici. I matrimoni celebrati nel 2007 sono stati appena 242 mila, pari a un tasso del 4,1 per mille, contro i 270 mila di cinque anni prima (4,6 per mille). «In un periodo caratterizzato da un lieve ripresa della fecondità - osserva l'Istat - l'ultimo quinquennio si caratterizza per l'incremento delle nascite naturali, giunte a rappresentare (dato 2006) il 18,6% del totale rispetto al 12,3% del 2002. Nel medesimo periodo le nascite "legittime" scendono dall'87,7% all'81,4%».

Per l'istituto di ricerca le dimensioni del fenomeno sono ancora contenute, soprattutto comparate a quelle di altri Paesi europei (in Francia e Svezia, ad esempio, le nascite fuori dal matrimonio superano il 50%, nel Regno Unito il 44%, mentre i tassi di nuzialità sono analoghi a quello italiano), ma segnano il passaggio a una graduale trasformazione dei comportamenti familiari in atto nel Paese. Dal punto di vista territoriale le differenze sono piuttosto marcate: nel Mezzogiorno si stima una nuzialità più alta rispetto al resto del Paese, mentre la percentuale di nascite fuori del matrimonio è nettamente inferiore.
In particolare, la Campania (5,3 per mille) è la regione dove si contrae il maggior numero di matrimoni in rapporto alla popolazione. Anche nelle altre regioni del Mezzogiorno, escludendo Abruzzo (3,8) e Molise (3,7) la nuzialità si mantiene superiore alla media nazionale. Delle regioni del Centro-nord, solo nel Lazio la nuzialità (4,2) è un gradino sopra la media, mentre i valori minimi si rilevano nell'area a Nord-est del Paese, particolarmente in Friuli-Venezia Giulia (3,2), in Emilia-Romagna (3,4) e in Trentino-Alto Adige (3,4). In queste regioni le coppie manifestano, inoltre, una maggiore propensione a procreare figli pur non risultando unite dal vincolo coniugale. Il massimo si rileva in Provincia di Bolzano (38% di nascite naturali) e in Valle d'Aosta (32%)».

Sphere: Related Content

Grande Fratello 8: Silvia Burgio, quanto costa diventare donna.

silvia burgio gf8(Gossipblog) La rivista DivaeDonna pubblica un’inchiesta che parte con la bella Silvia Burgio, l’ex Giuseppe, partecipante del Grande Fratello 8. Il magazine racconta di altri trans famosi: da Romina Cecconi a Vladimir Luxuria passando per la show girl Coccinelle e la danese Christine Jorgensen.

Ma il servizio non si ferma qui. Perché Monica Caiti ci guida nel viaggio ‘Da Uomo a Donna’: tre pagine rosa fitte fitte di dati e di spiegazioni su come cambiare sesso, dove rivolgersi, le fasi della trasformazione… ed i costi.

Si perché, diciamolo, la metamorfosi non è facile: comporta decisioni sofferte, sacrifici, testardaggine, dubbi, rischi e spese notevoli di chirurgia. Vediamo.

- Visite da uno psichiatra per determinare l’identità di genere.
- Visite dall’endocrinologo per la terapia ormonale.
- Richiesta al tribunale per l’autorizzazione agli interventi chirurgici di conversione sessuale.
- Richiesta in comune dello stato anagrafico.
- Mastoplastica additiva: il seno nuovo (da euro 7.500 euro).
- Vaginoplastica: il pene viene demolito e ricostruito in una nuova veste.
- Otoplastica: orecchie più femminili a 3.000 euro a seduta.
- Rinoplastica: il naso (da 7.000 euro).
- Mentoplastica: rimodelliamo un po’ quel viso da maschione (da 4.000 euro)
- Aumento delle labbre: se necessario (500 euro a seduta).
- Epilazione di barba e peli superflui (da 3.000 euro alle 10.000 euro).
- Lipofilling fianchi e glutei: da 5.000 euro.
- Aumento di volume dei polpacci additiva: da 3.000 euro.

Certo, questo post semplifica un po’ troppo tutto l’iter di un ragazzo che si sente donna. Dietro, non dimentichiamolo, c’è sofferenza, presa di posizione, problemi con gli amici, i genitori, la società. E forse Silvia Burgio ci mostra che dietro a tutto questo non c’è solo un sesso diverso, ma soprattutto una persona.

Sphere: Related Content

Sabato "No Vat" a Roma. Difendiamo l'aborto, libertà per donne e gay».

Presentata ieri, a palazzo Moroni, la manifestazione No Vat (no Vaticano, il cui suono richiama lo slogan No Tav) che si terrà sabato alle 14 a Roma in piazzale Ostiense.

(Il Gazzettino di Venezia) Il movimento anti clericale è stato promosso dal coordinamento "Facciamo Breccia", appoggiato dal circolo lesbico "Drasticamente" e dalla capogruppo in consiglio comunale di Rifondazione comunista, Giuliana Beltrame.

«La manifestazione No Vat - ha ricordato Luca Di Lorenzo del coordinamento Facciamo Breccia - è giunta alla sua terza edizione. Noi crediamo che l'alleanza strategica tra politica istituzionale e Vaticano, che utilizza la violenza di genere come strumento di controllo sociale su donne, lesbiche, gay e trans, è strumentale alla progressiva sostituzione del welfare con modelli familisti e politiche securitarie che negano i diritti di cittadinanza. Il tutto serve solo a leggitimare campagne persecutorie e razziste».

Cosa vogliono gli esponenti della No Vat, lo ha spiegato Elisabetta Torresin del circolo lesbico Drasticamente.

«Siamo per l'autodeterminazione delle donne - ha detto Torresin -, per i diritti e la piena cittadinanza di lesbiche, trans e gay. Per l'eliminazione delle leggi ideologiche dettate dal Vaticano e la cancellazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Per una maternità libera e consapevole, e per l'attivazione di un dispositivo anti-omofobico e anti-discriminatorio slegato dalle logiche securitarie».Ha sottolineato di non condividere la legge regionale numero 3, la rappresentante di Rifondazione comunista. «La Regione - ha spiegato Beltrame - vorrebbe mandare negli ospedali e nei consultori degli attivisti per il movimento alla vita, con il compito di convincere le donne a non abortire. Siamo di fronte a una eclatante violazione della privacy. In Italia lo Stato e le istituzioni in genere devono staccarsi dal Vaticano».

Sphere: Related Content

"NoFrills 2008", Convegno a a Bergamo dove il turismo è anche gay.

(Yahoo notizie) Si parlerà anche di turismo gay a Bergamo il 15 febbraio prossimo in un convegno dal titolo "Il turismo è anche gay" che si terrà nell'ambito del 'NoFrills' e al quale parteciperà Daniele Iannaccone, Responsabile Grandi Clienti di Gay.it

L'evento tutto incentrato sul mondo del turismo 'senza fronzoli' come dice il nome stesso punta a fare incontrare operatori e agenzie di viaggi che vogliono ampliare l'offerta. Il 'NoFrills - travel and technology expo' si autodefinisce un vero e proprio workshop del b2b per il settore turistico e si svolge a Bergamo, centro del bacino con il più alto numero di operatori turistici con circa 5200 Adv nel raggio di poco più di due ore di macchina.

Le più moderne tecnologie vengono utilizzate per fare in modo che domanda e offerta si incontrino più facilmente, senza perdite di tempo e riuscendo ognuno ad individuare il proprio target di riferimento. Tutte le informazioni per partecipare al 'NoFrills' le trovate sul sito www.nofrillsexpo.com

Sphere: Related Content

Pasticcio all'italiana. Bologna, assessorato ai gay, dura la posizione di An.

Bologna: An no ad assessorato che unisce donne a gay e disabili.

(Bologna 200) “Ritengo non solo inutile ma assolutamente pericolosa l’istituzione di un mini assessorato che vada ad occuparsi genericamente della condizione femminile, trattandola fra l’altro assieme alle problematiche delle differenze, ad esempio dei disabili e dei gay” – afferma Claudia Rubini, Consigliere provinciale AN e Responsabile regionale femminile del partito in Emilia Romagna.
“In questo modo, ancora una volta e proprio dalle forze di sinistra, - continua la Consigliera Rubini - le donne vengono trattate come dei panda, come una razza da tutelare e difendere perché diverse e pertanto deboli: non è assolutamente così ed è paradossale, ma anche molto triste che anni di femminismo sbandierati come assolutamente provvidenziali abbiano portato a questi risultati!”

“La donna – conclude Claudia Rubini - ha la propria specificità, il proprio ruolo all’interno della famiglia e nella società e la propria dignità di persona che deve essere valorizzata anche nelle istituzioni, ma con politiche trasversali a tutti gli assessorati che ne esaltino il valore aggiunto e ne tutelino l’immagine: esattamente il contrario di ciò che farà il Comune di Bologna”.

Sphere: Related Content

Alla Berlinale i "pornocorti" di Isabella Rossellini sul sesso degli insetti.

(Agi) Una serie di 'corti' da un minuto in cui Isabella Rossellini mima la vita sessuale degli insetti: sara' 'Green Porno' a inaugurare la sezione Forum internazionale del giovane cinema della 58/ma edizione della Berlinale, in programma dal 7 al 17 febbraio nella capitale tedesca. Presentato al Sundance Festival di Park City, nello Utah, il film sull'amore degli insetti e' destinato alla visione sui cellulari ed e' composto da alcuni episodi della lunghezza di un minuto. Isabella Rossellini mima nella veste dell'animaletto di turno anche i piu' funambolici accoppiamenti sessuali, tra i quali figurano quelli di mosche, ragni, lumache, vermi e api. Il critico della 'Berliner Zeitung', che ha assistito alla proiezione americana di Green Porno, scrive che tutti gli episodi mostrati nel film "sono variopinti, divertenti, molto pornografici e particolarmente avvincenti".
Nel frattempo i tedeschi hanno gia' fiutato il nuovo filone dei film per cellulari e si apprestano ad entrarvi in forze. La casa di produzione e noleggio "Senator" ha in programma una vasta produzione di questo tipo di film dedicati soprattutto ad una clientela molto giovane.

Sphere: Related Content

Cinema. Alla Berlinale un viaggio nell'Italia dell'omofobia.

La storia vera di Luca e Gustav, nella sezione "Panorama".

(Apcom) - Un documentario autobiografico su una coppia, Gustav Hofer e Luca Ragazzi, che sta insieme da otto anni in un'Italia che scopre ostile ai gay compiendo un viaggio tra l'intolleranza. "Improvvisamente l'inverno scorso" è tra i film che rappresentano il nostro Paese al Festival Internazionale del cinema di Berlino (dal 7 al 17 febbraio) nel programma ufficiale "Panorama".
Gli autori hanno sentito l`opinione della gente comune, delle associazioni religiose, dei politici di destra e di sinistra tra cui Rocco Buttiglione, Paola Binetti, Barbara Pollastrini, Franco Grillini e Cesare Salvi in occasione di manifestazioni e contromanifestazioni che per mesi e mesi hanno seguito la discussione generale al Senato sui Dico.
"Questo documentario - hanno spiegato i registi - è nato da una necessità autentica, quella di voler mettere nero su bianco il nostro disagio di coppia e di cittadini italiani di fronte alla massiccia campagna omofobica ingaggiata dai media, dalla politica e dalla chiesa, lo scorso inverno in occasione della presentazione del progetto di legge DiCo".

"Abbiamo dovuto dolorosamente constatare - hanno continuato - che stavamo vivendo in una sorta di bolla, circondati da amici e parenti, al riparo da tutti quanti coloro che vedono ancora nell`omosessualità una minaccia se non una malattia.
Lungi dal voler disegnarci come vittime, ma anzi, cercando di vedere alle cose attraverso il filtro dell`ironia, e partendo dall`assunto che si debbano sempre conoscere e rispettare le ragioni dell`altro, siamo usciti fuori dal guscio - hanno concluso - mettendoci in gioco come persone e come coppia".
---
Il trailer del film.

---
mentre il sito del film è all'indirizzo www.suddenlylastwinter.com
Prodotto da hiq productions, al montaggio del film ha lavorato Desideria Rayner, al montaggio del suono Silvia Moraes. Produttore associato: l'attrice Jacqueline Lustig e produttore esecutivo Maria Teresa Tringali.

Sphere: Related Content

Preoccupazioni di un giovane etero. Ma fare sesso con un full-trans significa essere gay?

(Sballato) Ho una riflessioni che mi gira nella testa da alcuni giorni, più o meno da quando è iniziato il Grande Fratello, e poi si dice che sono programmi che non fanno riflettere.

Quest'anno, con grande sorpresa popolare, al Grande Fratello, è apparsa Silvia Burgio, un full-trans. Che vuol dire? Significa che è un uomo, operato e diventato praticamente donna.
Il seno è finto, ma le iniezioni di ormoni femminili hanno permesso l'atrofizzazione degli organi genitali maschili e l'impianto di un "sesso" femminile artificiale. L'operazione per chi volesse approfondire si chiama invaginazione peniena oppure colovaginoplastica (sono 2 diverse), cliccate sul link da Daniele per approfondire: link1, link2.
Alla fine lui diventa lei: un organo genitale praticamente completo, chiaramente non riproduttivo.

Dunque... io come uomo mi trovo davanti apparentemente una donna, nel caso di Silvia Burgio anche molto bella e affascinante, con il seno rifatto come tante, senza possibilità di avere figli come alcune (pillola, steroannessectomia, mastectomia bilaterale), con uno splendido sederino e con la patatina, come tutte.

Cosa farà il mio cervello? Reagisce solo se preventivamente sa che quella non è una donna, o meglio è un uomo operato diventato donna? E se ci fossi andato a letto e lo venissi a sapere dopo? Sarei diventato un gay? Oppure sono stato con una donna a tutti gli effetti, e non devo in alcun modo preoccuparti delle mie preferenze sessuali?

Parte di me ha una rezione abbastanza rigida (io gay... ma siete pazzi?, ndr), parte di me si pone le domande che vi ho esposto sopra.

Voi cosa ne pensate? Votate il sondaggio e commentate, grazie!

Sphere: Related Content

Denuncia di Panorama: La droga dello stupro? Si compra online.

(Cristina Bassi - Panorama) Nasce per uso medico, come anestetico. Poi si diffonde tra i body builder che vogliono un aiuto per gonfiarsi i muscoli velocemente. Ma il Ghb, detto anche ecstasy liquida, è conosciuto soprattutto come “droga dello stupro”. Viene utilizzata infatti per stordire le vittime di violenze sessuali. Gli aggressori lo sciolgono in una bevanda facendolo bere a loro insaputa, è inodore e insapore. A quel punto è tutto più semplice: la donna, pur restando cosciente, è totalmente incapace di reagire e, successivamente, fa molta fatica a ricordare che cosa è successo. Il caso più recente sabato scorso a Milano (ndr. il 26 gennaio).

Il Ghb è abbastanza semplice da trovare. Come tutte le droghe e le sostanze illegali si acquista sul mercato nero, ma anche sottobanco in ambienti medici. E, naturalmente, su Internet. Sui siti che vendono steroidi, su quelli che vendono Viagra e Cialis e su portali di shopping online che propongono le “alternative legali” alla sostanza illecita.

Sul forum di Drugbuyers.com si trovano informazioni su come si usa, sui suoi effetti contro l’insonnia, sui modi per trovarlo. Sul web esistono anche vere bacheche per chi vuole comprare e per chi vuole vendere il Ghb. Dieci grammi di sostanza in polvere costano 25 dollari, 20 ml di liquido 10 dollari.

Il Ghb si acquista per lo più sotto forma di liquido oleoso e si prende sciolto nelle bevande, spesso alcoliche. In piccole dosi (meno di 1 grammo) dà effetti simili all’alcol. In quantità più elevate, tra 1 e 2 grammi, provoca forte euforia e diminuzione delle inibizioni. Se si superano i 5 grammi, gli effetti sono più potenti: difficoltà a muoversi e a parlare e sonno molto pesante che durano dalle 3 alle 6 ore.

Secondo la polizia scientifica, la diffusione di questa droga è ancora bassa, di nicchia. Il Ghb può essere trasformato in Gbl (un’altra sostanza stupefacente), o viceversa, con un semplice processo chimico. Anche in casa. E il Gbl si trova ancora più facilmente, e per via legale, su molti siti stranieri.

Sphere: Related Content

Un'overdose accidentale di sonniferi ha ucciso Heath Ledger. Aveva rivelato di avere difficolta a dormire.

I soccorritori immediatamente accorsi alla chiamata dalla casa di Heath Ledger a New York.

(Ansa) I familiari dell'attore australiano Heath Ledger, tornati martedi' scorso in patria con la sua salma, hanno accolto con sollievo il responso del medico legale di New York, secondo cui la morte del 28/enne protagonista di Brokeback Mountain, trovato senza vita il 22 gennaio nel suo appartamento di New York, e' stata un tragico incidente, causato da una overdose accidentale di farmaci.
Il rapporto tossicologico mette fine alle speculazioni sulla sua morte, ma deve servire di ammonimento ad altri, ha detto oggi il padre Kim Ledger, affiancato dalla madre dell'attore Sally e dalla sorella Kate. Benche' non avesse assunto alcun farmaco in eccesso, ha aggiunto, la sua morte 'sara' di monito sui pericoli nascosti della combinazione di medicinali prescritti da medici, anche in basse dosi''.
Secondo il medico legale di New York, Ledger e' morto per un'intossicazione acuta di farmaci: Valium, antistaminici e due tipi di sonniferi. Vicino al cadavere erano stato trovati sei diversi farmaci anti ansia e sonniferi. L'attore aveva rivelato in recenti interviste di avere gravi difficolta' a dormire durante le riprese dell'ultimo film su Batman, Il Cavaliere Nero, in cui interpretava il Joker, un maniaco omicida.

I familiari di Ledger hanno espresso gratitudine per l'ondata di affetto da ogni angolo del pianeta, ma hanno chiesto ai media di dar loro tempo per vivere il lutto privatamente. Hanno deciso di tenere un funerale ''molto privato'', cui seguira' a suo tempo un pubblico servizio funebre nella scuola frequentata da Ledger.
Il corpo sara' sepolto nella tomba di famiglia, accanto ai nonni, nel cimitero della sua nativa Perth.
Ieri sera e' giunta da Los Angeles, per il funerale, l'ex fidanzata dell'attore Michelle Williams, con in braccio la figlioletta della coppia Matilda, di due anni.
I due si erano innamorati nel 2004 mentre recitavano insieme in Brokeback Mountain, per il quale Ledger ha ricevuto una nomination per l'Oscar nel ruolo di uno cowboy gay. E' atteso anche per i funerali, i cui dettagli restano segreti, il coprotagonista del film Jake Gyllenhaal, padrino della piccola Matilda.
---

Sphere: Related Content

A Bologna un "assessorato" per donne e gay crea imbarazzo tra i cattolici del Pd. Cdl contraria.

Tramontata l´idea di una delega alla Famiglia, la nuova proposta della giunta crea imbarazzo tra i cattolici del Pd. La Virgilio vara l´ufficio delle differenze. Cdl contraria. I fondi Il via a marzo con un budget di 20 mila euro e cinque dipendenti.

(Eleonora Capelli - La Repubblica, edizione di Bologna) Un «assessorato» alle politiche delle differenze, che si occuperà dei diritti delle donne, ma anche dei gay, e di tutte le discriminazioni causate dalla diversità. Partirà a marzo, con il coordinamento della collaboratrice dell´assessore Milly Virgilio, Paola Bosi, e 4 persone dello staff di Palazzo D´Accursio, costerà 20 mila euro e avrà tra i suoi compiti quello di progettare politiche innovative nel settore. Archiviata la proposta di assessorato alla famiglia, che aveva registrato le proteste della sinistra radicale e l´autocandidatura del presidente onorario di Arcigay, Franco Grillini, il Comune vara questa nuova esperienza che fornisce un braccio operativo alla delega ricoperta dall´assessore alla scuola. Come c´è un ufficio scuola, così ci sarà un ufficio alle politiche delle differenze, segnale che la comunità gay bolognese chiedeva sin dall´inizio del mandato di Sergio Cofferati, sostenendo la necessità di un ufficio comunale con «mezzi e personale» per sostenere le politiche Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Proprio un anno fa Arcigay e Agedo tracciavano un loro bilancio di metà mandato della giunta comunale, lamentando il ritardo di questa iniziativa. «Ci occuperemo prima di tutto della differenza di genere, quella tra uomini e donne, che è trasversale alle altre esperienze - ha spiegato Bosi ieri a margine della commissione consiliare che prendeva in esame l´impatto del bilancio 2008 sulle politiche per le donne della città - ma anche di orientamento sessuale, fino ad arrivare alla disabilità e all´intercultura». Se la vice capogruppo del Pd, Lina Delli Quadri, eletta nelle file della margherita, ha sostenuto che «comunque un assessorato alle politiche di genere è un sostegno alla famiglia, perché il legame donna-famiglia è molto più stretto di quello donna-famiglia», ha però anche chiesto notizie dell´annunciata «Family Card», con sgravi per le famiglie numerose. «Questo nuovo ufficio avrà funzione di progettazione e innovazione - ha spiegato l´assessore al bilancio, Paola Bottoni - un nuovo ruolo di raccordo interno e di dialogo tra i vari settori dell´amministrazione che si occupano di questi temi, promuovendo studi e convegni». Il personale sarà scelto tra quello già in forza a Palazzo D´Accursio, in base a un bando per la mobilità del personale che scade il 18 febbraio. «Dopo ci vorrà giusto il tempo per esaminare i curricula e fare i colloqui - confida Bosi - poi potrò varare questa iniziativa, su cui stiamo lavorando da lungo tempo, prima di andare in pensione». Il progetto non ha mancato di suscitare polemiche, a partire da Maria Cristina Marri (Udc), che in commissione ha liquidato la proposta affermando: «Siamo prima di tutto esseri umani, un ufficio politico alle differenze è riduttivo. Pochi o tanti che siano, si tratta di soldi buttati via».

Sphere: Related Content

Mette i video porno in nota spese, pizzicato il manager.

Una pagina del sito di Lucy Kellaway, titolare della rubrica «The problem» nella sezione «business life» del Financial Times.

I timori del dirigente: «Ora cosa diranno di me le segretarie dell'azienda?».
L'ufficio contabilità contesta la voce «adult movie» nel borderò di un viaggio. La vicenda sul Financial Times.

(Il Corriere della Sera) Ha lasciato per errore la voce «adult movie» nella fattura di un albergo consegnata all'ufficio contabilità della propria azienda. E agli impiegati addetti al controllo delle note spese quel dettaglio non è sfuggito. Il borderò con l'elenco degli esborsi sostenuti - con in bella evidenza l'importo che mai e poi mai avrebbe potuto passare come spesa di lavoro - è così stato rispedito al mittente, con tanto di carbon copy al suo capo. L'imbarazzo ed il cruccio del manager 43enne, protagonista della vicenda, sono ora di dominio pubblico: lui stesso, infatti, ha deciso di confidarsi con Lucy Kellaway, titolare della rubrica «The problem» nella sezione «business life» del Financial Times, chiedendo un consiglio su come uscire dalla situazione, temendo soprattutto che la sua «disavventura» possa diventare oggetto di scherno nei discorsi tra segretarie durante la pausa pranzo.

FATTURA DETTAGLIATA - «Anziché allegare la fattura con l'ammontare complessivo del soggiorno in hotel ho consegnato quella con il dettaglio dei costi sostenuti - spiega l'anonimo manager -. Avevo acquistato il film solo per curiosità. Sono abitualmente meticoloso nelle mie spese. Mi occupo di finanza e sono un impiegato rispettoso e fedele». Peccato però che anche la sua segretaria abbia addocchiato la nota spese tornata indietro dall'ufficio contabilità. E che proprio questo sia in cima alle sue preoccupazioni: cosa penseranno di me lei e le sue colleghe che di certo ne parleranno durante la pausa pranzo?

IL MERCATO DEL PORNO - La risposta di Lucy Kellaway è tra l'ironico e il divertito. Ricordando che secondo alcuni studi americani il 70% degli uomini guarda un film porno almeno una volta al mese e che sono 15 mila le pellicole a luci rosse prodotte ogni anno, la columnist del quotidiano britannico fa notare che da sempre si ironizza sul fatto che qualcuno guardi programmi per adulti negli hotel e che poi i relativi importi finiscano nel calderone delle note spese. Quindi, perché preoccuparsi per l'eventuale commento delle segretarie? «Lei però non sembra preoccupato per quello che potrebbe dire il suo superiore - fa notare la Kellaway -. Forse perchè pensa che lui stesso guardi quei film?».

GIUSTIFICAZIONI SOSPETTE - L'editorialista è impietosa e ipotizza che il fatto che il manager sottolinei con forza la propria «onestà» e che si sia trattato del semplice soddisfacimento di una «curiosità» suoni un po' come una sorta di excusatio non petita, un mettere le mani avanti alquanto sospetto: «Penso che lei guardi saltuariamente film porno e che qualche volta li metta all'interno di fatture un po' gonfiate».

«DIMENTICHI TUTTO» - Ma c'è almeno un motivo di soddisfazione in quanto è successo? La giornalista non ha dubbi: «Ha avuto la dimostrazione che il sistema di controllo costi della sua azienda funziona». E il suggerimento su come superare il tutto? Lasciarsi l'esperienza alle spalle e concentrarsi sull'essere veramente l'impiegato modello che si pensa di essere. «Quello che un po' mi sorprende - evidenza la Kellaway chiudendo la questione - è che l'hotel abbia specificato quella voce nella fattura, visto che di solito sono molto discreti». La voce relativa agli acquisti di film, porno o no che siano, viene infatti spesso indicata come «altri servizi», o diciture analoghe. «Deve ringraziare per il fatto che non abbiano scritto il titolo completo del film sulla fattura - chiosa divertita l'editorialista del Ft, pensando evidentemente alla fantasiosità dell'intestazione di certe pellicole -. In quel caso sì che la sua segretaria avrebbe avuto di che ridere...».

Sphere: Related Content

GF8. Dopo "Amici" scoppia il mistero delle nominations. Il video-scandalo.

(Spetteguless) Dopo lo SCANDALO televoto di Amici esplode quello delle votazioni al Grande Fratello 8!
Da giorni se ne parla, ma finalmente ora c'è anche il video a disposizione.
La mamma della famiglia Orlando, sosia della mamma di Bruno Sacchi della 3C, al momento delle NOMINATIONS da fare in confessionale è stata interrotta da una misteriosa voce.
Ora... dentro il confessionale IN TEORIA non ci dovrebbe essere NESSUNO, a parte i concorrenti.
Peccato che questo NESSUNO abbia una voce, chiara e inconfondibile!
Imbarazzo in studio, con la Marcuzzi che la butta sul ridere.
Si sente chiaramente un "questa vota Lina, che non ha capito che è immune"...
Voto truccato? Nomination falsata? Gf fasullo? Chi lo sa, per ora c'è un video che parla da solo... e noi telespettatori ci sentiamo sempre più presi per il culo, diciamocelo....
---

Sphere: Related Content

Ashton Kutcher, 30 anni (non solo) da toy boy.

(Style) L'attore compie 30 anni. E nessuno osi chiamarlo "solo" il marito di Demi Moore: dalle pubblicità per Calvin Klein Jeans a That 70s Show, da Punk'd ai successi al cinema, Ashton ha un curriculum di tutto rispetto. Guarda gli alti e bassi della sua vita da star .

L'attore compie 30 anni. E nessuno osi chiamarlo "solo" il marito di Demi Moore: dalle pubblicità per Calvin Klein Jeans a "That 70s Show", da "Punk'd" ai successi al cinema, Ashton ha un curriculum di tutto rispetto.

Giovane, carino e… Turbolento
Christopher Ashton Kutcher nasce il 7 febbraio 1978 a Cedar Rapids, Iowa. L’adolescenza è agitata: ha un fratello gemello con gravi problemi di salute, che subisce un intervento cardiaco a 13 anni. Lo stesso anno i genitori divorziano. Ashton confessa di aver pensato al suicidio, e di averlo anche tentato. I guai non sono finiti: cerca di rubare nella sua scuola superiore ed è condannato alla libertà vigilata e a ore di servizio nella comunità.

Tempi bui
Si iscrive all’università dello Iowa, ingegneria biochimica, ma continua nel suo stile di vita turbolento: «Fumavo un sacco di erba, facevo bisboccia mattina e sera», confesserà. Niente di più lontano dall’Ashton di oggi, in perfetta forma (vedi foto). Per mantenersi, Ashton spazza pavimenti per 12 dollari l'ora alla General Mills e qualche volta dona il sangue a pagamento. Intanto, sogna di diventare attore.

Ragazzo copertina
Arriva la prima, grande occasione per Ashton Kutcher: nel 1997 viene scoperto da un talent scout in un bar di Iowa City, partecipa al concorso per modelli Fresh Faces of Iowa e lo vince. Vola a New York, dove dopo soli tre giorni firma con la prestigiosa agenzia di modelli Next. Ha un buon successo come modello –è uno dei volti di Calvin Klein jeans-, sfila a Parigi e a Milano, e compare in uno spot per Pizza Hut.

Love story
Incontra il primo amore della sua vita, durante un lavoro per Abercrombie & Fitch: è la modella January Jones, sua coetanea (la vedremo poi in American Pie: The Wedding), con cui sarà legato dal 1998 al 2001.

Debutto in tv
Ancora una botta di fortuna: Ashton si trasferisce a Los Angeles per inseguire il sogno di fare l’attore e, alla prima audizione, ottiene il ruolo di Michael Kelso in That 70’s Show, fortunata serie tv che si prende gioco degli anni '70 e che durerà fino al 2006. Il suo personaggio, capellone affascinante ma un po’ svanito, gli dà la fama in tv.

E ora, cinema!
1999: debutto sul grande schermo. Ashton ottiene le prime, piccole parti: in Coming Soon, con Mia Farrow, nella commedia romantica Pazzo di te, con Julia Stiles, e nel thriller Triangolo criminale (2000), un mega flop con Ben Affleck.

Glam boy
Arrivano i primi riconoscimenti dal mondo dello star system: Ashton entra nella lista di People delle 50 persone più sexy del mondo, e ottiene il suo primo ruolo da protagonista nel film comico-demenziale Fatti, strafatti e strafighe del 2000. I critici lo bocciano, ma il film guadagna 41 milioni di dollari nel primo mese al box office.

Amori a termine
Sul fronte amoroso, la stabilità è lontana: nel 2001 Ashton si lega a un’altra bionda: è l’attrice Ashley Scott , più grande di un anno, ma dopo nove mesi la coppia si separa. Segue un breve flirt con l’attrice e musicista Monet Mazur, all’epoca famosa per gli spot Gap.

Successi al box office
Ashton, bocciato per il ruolo di Danny Walker in Pearl Harbor (che va a Josh Hartnett), nel 2003 ottiene nuovi ruoli da protagonista in una serie di film di cassetta: Oggi sposi, niente sesso, con Brittany Murphy, e La figlia del mio capo.

Cuori infranti
Ashton e Brittany Murphy: nel 2003 nasce una relazione, negata a lungo, tra i due protagonisti di Oggi sposi, niente sesso. I due indossano le fedi nuziali portate nel film, ma dopo cinque mesi si lasciano. Ashton dichiara: “Brittany sarà per sempre la mia prima moglie”.

Ciclone Demi
Il 2003 è l’anno della svolta. Ashton crea la serie Punk’d, reality show su Mtv di cui è regista, produttore e protagonista, basato su bizzarri scherzi ai personaggi famosi: è un grande successo. E in maggio, arriva la donna della sua vita, Demi Moore. I media, però, si scatenano: la Moore ha 16 anni più di lui e Ashton viene bollato come toy boy.

Non solo commedie
Nel 2004 Kutcher ha il suo primo ruolo drammatico nel film The Butterfly Effect: è un teenager che torna indietro nel tempo per aggiustare le vite dei suoi amici. È un successo al box-office (60 milioni di dollari), anche se i critici come sempre sono tiepidi.

Oggi sposi
Ashton e Demi si sposano, il 24 settembre 2005, con una cerimonia privata nella loro casa di Beverly Hills, dopo solo 24 ore di preparativi. Tra gli invitati, Bruce Willis, ex marito di Demi. Ashton diventa una sorta di vice-papà per le 3 figlie di lei, che lo chiamano MOD, My Other Dad.

Ancora successo di pubblico
Il suo film d’azione The Guardian (2006) con Kevin Costner schizza in cima al box office, allo stesso tempo del film d’animazione Boog & Elliott a caccia di amici (in cui è la voce di un mulo).

Calma piatta
Il 2007 non è un anno esaltante: Ashton produce alcune serie tv, ma solo Beauty and the Geek ha un discreto successo. Adventures in Hollywood e The Real Wedding Crashers sono dei flop, e altre idee non vanno oltre la fase del pilot. Nessun ruolo su grande schermo.

2008, ritorno al cinema
Ashton Kutcher ritorna con due film, il romantico What Happens in Vegas, con Cameron Diaz, e Personal Effects (2009), con Michelle Pfeiffer. La sua serie reality-horror su MTV Room 401 fa scalpore negli Usa e in Italia. Cos'altro gli riserva il futuro
Ecco la famiglia Willis-Moore-Kutcher al gran completo alla festa di compleanno del bell'Ashton.

Sphere: Related Content

I Gay sempre più a destra? E' l'accusa che viene da sinistra e tutto ruota attorno a Berlusconi.

GAY E DESTRISMI SECONDA PARTE.

La ''comunità glbt'' (che sempre e comunque metterò tra virgolette, evitando di fornire esempi affinché nel XXI secolo ancora si parli di gruppi con relative nicchie di comprensioni) si è animata, si è sbizzarrita e si è riscaldata di un calore strano. Lo stesso del quale, come parlavo nell'articolo, si carica lo stato di Israele nella discussione della propria ricchezza paragonata a quella palestinese.

(Roberto Iacono) Con la presente intendo rispondere educatamente e professionalmente a commenti, post e insulti espliciti e giù di lì comparsi a seguito del mio articolo : ''Silvio, difensore dei gay''... pubblicato anche su questa rivista medesima con il titolo: "E se fosse Silvio...?" si interrogò Gay.it in nome dell'ennesima ''comunità'' !!

Chiedo innanzi tutto scusa per aver fatto un errore di scrittura. Nell'articolo in questione si parla del sito Gay.it. L'articolo intende invece riferirsi esplicitamente al indirizzo Gay.tv.

Avevo in mente già da tempo di scrivere un pezzo dedicato a questi due siti e alle anime che ne illuminano la programmazione quotidiana. Ma un solo articolo per una tale mole di materiale è troppo poco. E la ''maggioranza'' di questi gratuiti insulti, se non la totale assenza nel web di critiche costruttive è ora una chiara richiesta di maggiori precisazioni, dunque la stesura della parte secondaria di questa ''ricerca''.

Gay.it e Gay.tv sono i due siti gay italiani più cliccati in assoluto. Sono quelli meglio e più facilmente raggiungibili, ma dietro entrambi comunque, a mio avviso, si nasconde un solo ideale. La destra...!
Gay.it viene a mostrarsi sempre, o meglio ci prova a farlo, come un sito diretto e gestito da tesserati Ds e Arcigay. Così raccogliendo le varie simpatie della ''comunità glbt'' orientata verso il centro sinistra e la sinistra.
Gay.tv è invece il sito sul quale compariva l'articolo dedicato alla potenziale (auspicata in nome di Cus e Pacs e Dico) vittoria della presidenza del consiglio da parte di Silvio Berlusconi.
Dunque, dati alla mano, entrambi trattano la ''questione'' omosessuale. Il primo in maniera dichiaratamente sinistroide, l'altro in modo indipendente come vuole lasciar credere.

Eppure mi rimane difficile credere ad entrambi, e non per una questione personale. Semplicemente per un livello di giustizia, d' intelligenza che mi pare vada esplicitamente scemando in voce di un promontorio sempre più opportunista e soprattutto voltagabbana.
L'età del ''gioco della sedia'', nel quale allo stopparsi della musica bisognava fermarsi, e al suo rincalzare occupare un posto nuovo sulle sedie di paglia, (nella vecchia casa di mia zia), credevo si potesse essere chiuso con la fine della mia infanzia. Ma la politica e i vari cambi, scambi e giri delle personificazioni delle nostre idee in Parlamento, mi fa ricredere giorno dopo giorno. L'età del gioco della sedia, per me almeno, è finita. Ma non è finita per la classe politica, quella dirigente e quella imprenditoriale in un' Italia dove la continua abiurazione del proprio credo politico è l'unica via percorsa. Battuta e ribattuta come i rabdomanti in cerca d'acqua.

Gay. it che oggi si fa grande di se stessa e si protegge dietro le proprie barricate ideologiche sinistroidi, non ha ancora chiarito come mai nel 2001 accettò la pubblicità di Forza Italia sul suo sito. Lo spiegò allora (come si può vedere nel link) ma non oggi, non più! E come mai ? Chi all'interno della direzione del sito si era preso la libertà di pubblicizzare un partito politico che aveva, già allora, poco a che fare con i diritti glbt?...Alessio de' Giorgi, che ne è l'attuale direttore. Noto per essere il primo cittadino italiano a formare una coppia unita col rito del Pacs. L'imprenditore che creò l'idea di ''Frendly-Versilia'', il prodotto commerciale rivolto al ''turismo omosessuale'' estivo in Versilia. Dal 2000 al 2006 è stato presidente regionale dell' Arcigay, per poi candidarsi alle primarie del 2007 con il Partito Democratico ed esserne eletto membro dell'Assemblea Nazionale. Una virata la sua, totale e repentina direi, da destra a sinistra. Dal Partito di Silvio Berlusconi in ricerca disperata di maggiori elettori, al Partito Democratico.
Il gruppo di Azione Gay e Lesbica Toscana da più di un anno ha dato vita ad un’operazione di informazione e battaglia a questo ''spadroneggio'' di potere. Chiede spiegazioni e , in merito, ha redatto un dossier nel quale, secondo loro informazioni, addirittura Alessio de' Giorgi sia stipendiato dalla Regione Toscana come consulente per la questione Glbt pur non facendo nulla. Chiedono così chiarimenti e delucidazioni circa le modalità materiali e tangibili, nelle quali i soldi della ''normativa contro la discriminazione sessuale'' della Regione Toscana siano investiti. Ma triste, seppur scontato aimè, alcuna risposta giunge loro.
Gay.tv, invece, è stato molto più leale nell' affrontare la questione politica. Non ha mai smentito la sua appartenenza democratica-centro-destrista, che come evidenziava il loro articolo di cui ho parlato recentemente, si poneva addirittura il quesito dell'equazione ''diritti glbt/ Silvio Berlusconi'' Certo non è segreto che l'ex direttore del sito: Francesco Italia, altro giovane imprenditore stavolta milanese, si sia candidato alle elezioni comunali 2006 con il centro destra per Letizia Moratti. Difatti il suo nome nella lista ''Letizia Moratti'' per Milano era oltrechè chiaramente visibile, sicuramente di chiaro impatto nell'ambiente omosessuale milanese.

Viene da porcisi parecchie, nuove domande. Ma la questione rimane solamente una a mio parere, e sarò breve. Dietro questi alti muri di buonismi e di diritti si nasconde una realtà assai chiara e politicamente ben orientata. Il lavorio di una lobby attenta, ben attenta, all'educazione dell'intrattenimento nel pieno stile Mediaset. Si nasconde chi continua a volerci insegnare che un omosessuale è normale, e così facendo ritira fuori un termine inutile (normale), vetusto e scevro nel mondo contemporaneo dal senso di ogni sua singola lettera. Chi continua a pensare di poter proteggere il suo orticello dorato solo difendendo a spada tratta qualsiasi messa in discussione di assunti liberamente discutibili. La questione dei diritti, quella vera che si è pronti a rivendicare con i denti, è gestita dai circoli di serie B. Così designabili non per la loro importanza, non per la loro intelligenza. Ma solo per l'incidenza dei loro audience mediatici. La grossa fetta del ''mercato di nicchia'' omosessuale viene divorata tra due colossi, tutt'intorno rimangono solo le briciole. Non occorre essere omosessuali per capire certe cose. Qui si sta parlando di chi continuamente in anni di attività ha pubblicizzato la possibilità che la destra accolga tra le sue braccia le questioni gay, lesbiche, bisessuali e transessuali! Ma queste questioni oggi riguardano tutti noi se si parla di Pacs, Dico e Cus. Le elezioni sono prossime, e nell'aria, questione di giorni inizierà un lento processo urbano, nel quale dall'alto vedremo piovere chili e chili di carte di manifesti e litri di colla. Le nostre orecchie sentiranno proposte, pareri, promesse, ma per quel che riguarda la ''questione glbt'' credo sia inammissibile uno schieramento a destra. L'ennesimo.
''La Destra'' così come si chiama il mega partitone di Francesco Storace alla sua Assemblea Costituente ha già stretto entrambe le mani a Silvio Berlusconi. In questo grosso girarrosto di destre ed estreme destre confluiranno MOLTO probabilmente quei 500 mila voti che fin'ora erano sempre rimasti appesi tra AN, Forza Italia e gli altri compari. Questi 500 mila sono l' 1,5 % dell'elettorato nazionale. Sono i nostalgici senza vergogne, sono i ''giovani'' e non più giovani di forza nuova, fiamma tricolore, trifoglio, ecc. etc. Chi rimarrà fuori, solo per ora, è l ''alternativa sociale'' della Mussolini. Fuori perchè è storica la inconsunstanzialità tra Storace e la Mussolini. Ma lei, la Signora che aveva ammesso ''meglio fascisti che froci'' non fà mistero della sua stima per Silvio. .... così come l'estrema destra non ha mai fatto mistero del suo odio raziale, xenofobo, anticomunista ed omofobo... Dunque se davvero Berlusconi vincesse. Che posto occuperebbe quella iconologica stretta di mano tra lui e l'uomo che ha forgiato la destra riuscendo, forse, per la prima volta a mettere daccordo tutta l'estrema destra italiana ?
Cus, Pacs e Dico sono una prerogativa SOCIALE non omosessuale. Una legge occorre, ma che non sia lo specchietto delle allodole di una o dell'altra sponda. Che non sia la quotidiana giustificazione ad un valore e una ricerca dei Diritti. Certo per fare questo ci vorrebbe laicità si! ma io chi si sentì un tempo, non troppo lontano, in dovere di farci presente che si sentiva ''l'unto del Signore'' me lo ricordo ancora....
e chi ha voluto capire ha capito!

Sphere: Related Content

Il Cardinale Tonini su "Donna moderna". Lecita l'intromissione della chiesa sui grandi valori. No al matrimonio gay.

Il matrimonio fra omosessuali riduce la sessualità a divertimento.

(Asca) ''Ci sono dei limiti, ma non si puo' pensare che il Parlamento sia l'unico autorizzato a esprimere un'opinione''. Cosi' si e' pronunciato il cardinale Ersilio Tonini in un'intervista a Donna Moderna, in merito ai confini ideali che separano stato e religione.

Sulla liceita' di intromissione della Chiesa nelle decisioni politiche il cardinale ha spiegato: ''Se sono in gioco i grandi valori e' lecito. Tempo fa il Parlamento inglese ha autorizzato la fecondazione di cellule animali con seme umano. Un'aberrazione. La Chiesa doveva tacere? Puo' tacere quando si propone il matrimonio fra omosessuali e si riduce la sessualita' a divertimento?

E poi - ha aggiunto - bisogna decidersi: se la Chiesa non interviene e' accusata di sudditanza al potere. Al contrario, di intromissione''.

Sphere: Related Content

"Io, sequestrato perchè gay". Bombardato da violenze ed insulti dai due coinquilini.

L'allucinante racconto di un giovane arrivato a Parma da pochi giorni. «Sei un demente, un deviato. Sei un gay. Vattene fuori dai c...».

(Laura Frugoni - La Gazzetta di Parma) Quel bombardamento di insulti Mirco ce l'ha ancora nelle orecchie, mentre racconta una storia che si fa fatica ad ascoltare e a comprendere. Che ti risbatte in faccia un concetto, una parola che ci ostiniamo a pensare superata: discriminazione. «Sono stato insultato, minacciato e sequestrato da due giovani. Perché sono omosessuale».

Mirco Montoan ha 34 anni ed era arrivato da pochi giorni. Benvenuto pessimo. «Avevo l'urgenza di cercare un tetto. Vivevo a Milano, ma ho vinto un concorso per un posto di lavoro a Parma. Ho messo in vendita un piccolo monolocale ma intanto continuo a pagare 500 euro di mutuo e quindi, vista la mia situazione precaria, ho cercato una sistemazione economica».

Mirco risponde a un annuncio trovato sulla bacheca dell'Informagiovani. «Avevo trovato un posto letto in zona ospedale, un appartamento con altri due ragazzi, dove c'è una stanza con due letti dove avrei dormito io, e un'altra con un letto singolo».

I due inquilini, entrambi sui trent'anni (originari di due città del sud, uno è laureato e l'altro sta seguendo un master) gli spiegano le condizioni: 240 euro a testa più le spese, il 10 di ogni mese sarebbe arrivato il padrone di casa a ritirare l'affitto in contanti. Mirco accetta, non gli viene chiesta nessuna caparra e si trasferisce. I primi tre giorni tutto fila liscio, poi succede qualcosa. «Nella cifra dell'affitto era compresa anche la connessione a Internet. Uno dei due si è offerto di prestarmi il computer, visto che ne possiede due».

Quella sera Mirco torna a casa e accende il pc: «Ho guardato la posta, sono entrato in qualche chat e qualche sito gay».

Il giorno dopo, il computer era sparito. «Il proprietario aveva cambiato faccia, non mi ha neanche salutato. Ho inviato un sms al suo amico per chiedergli se il problema era perché aveva scoperto che sono gay. Non mi ha neanche risposto».

Quando Mirco rientra, sabato sera, gli altri due sono seduti sul divano ad aspettarlo. «Hanno cominciato a darmi del demente pervertito. Quello con cui dividevo la stanza urlava che non voleva dormire con un gay». L'altro gli dà manforte. «Voleva buttarmi fuori di casa, mi ordinava di restituirgli le chiavi. Ero in cucina a prepararmi un latte caldo e loro mi stavano di spalle. Ha cominciato a tirare una brutta aria, avevo paura. Ho reagito: “adesso vado dai carabinieri e vi denuncio”, e a quel punto loro sono andati a chiudere a chiave la porta blindata: “di qua non esci vivo se prima non ci dai le chiavi”. Uno diceva di avere un parente nelle forze dell'ordine: “non ti crederanno mai”».

Mirco si precipita in camera per chiedere aiuto col cellulare «ma mi sono venuti dietro, hanno dato una spallata alla porta facendomi scivolare e cadere a terra. Finalmente mi sono chiuso dentro e ho chiamato il 113, mentre da dietro la porta continuavano a deridermi: “vediamo cos'hai da dire alla polizia” ».

Due minuti e nell'appartamento arrivano due pattuglie delle Volanti: la situazione non si placa subito («mi insultavano anche davanti ai poliziotti, volevano indietro le chiavi e gli agenti davano ragione a me: “le chiavi gliele avete date voi, non potete togliergliele”»). Mirco si sente male e va al pronto soccorso in preda a una crisi d'ansia: lo trattengono una notte in ospedale. Alle 9 del mattino dopo torna nell'appartamento. «C'era anche il padrone di casa e dava ragione agli altri due: avrei dovuto dire prima che sono omosessuale, voleva farmi firmare un foglio in cui mi impegnavo a lasciare l'appartamento entro 15 giorni. Ho chiamato il mio avvocato e stavo per firmare ma lui poi ha aggiunto due righe in cui specificava che ero un ospite. Macché ospite, io ero entrato come un normale inquilino, quei due non li avevo mai visti prima. Non ho firmato niente e lui si è incavolato nero. A quel punto ho preso la mia roba e sono andato a cercarmi un'altra stanza».

L'ha trovata, Mirco («da una signora anziana gentilissima che è venuta perfino a prendermi con la sua auto»). Però aveva un'altra cosa urgente da fare. Insieme al suo avvocato s'è presentato dalla guardia di finanza per denunciare quello che aveva subito. «Li abbiamo querelati per sequestro di persona, lesioni personali, minacce e ingiurie», conferma l'avvocato reggiano Fabrizio Sessa, che ha aggiunto l'aggravante dei motivi abietti: «Uno dei due teneva un busto del duce sul comodino e il mio cliente, che è un tipo puntiglioso, l'ha fotografato: ci potrà servire come prova oltre al referto del pronto soccorso. La parte giudiziaria me la sbrigherò io e, al di là di quella, è giusto che l'opinione pubblica sappia che un omosessuale ai giorni nostri può subire soprusi del genere». Discriminato Mirco Montoan, il 34enne che ha raccontato la sua allucinante avventura.

Sphere: Related Content

Ritorna il dibattito sull'omosessualità.

Sotto diversi aspetti è ritornato di attualità il tema della libertà sessuale e la connessa problematica dei diritti individuali e sociali degli omosessuali.

(Luciano Nicastro* - Affari italiani) Anche oggi come ieri la questione “dell’orientamento sessuale” è condizionata in realtà dalla lettura della omosessualità come tendenza di natura o fatto di cultura, come libera scelta o destino meccanicistico. L’incursione di Davide Varì, giornalista di “Liberazione” (Dicembre 2007) ha voluto dimostrare che le “terapie riparative” dell’orientamento sessuale della persona, ancorché dettate da nobili motivazioni etico-religiose come nel caso del Prof. Cantelmi, che si rifà alle teorie del dottore americano Nicolosi, sono in verità discutibili sul piano scientifico e pedagogico in quanto violerebbero la libertà sessuale e sconvolgerebbero il vissuto delle persone degli omosessuali facendo nascere in loro complessi di colpa artificiali.

Secondo il Presidente Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Giuseppe Luigi Palma, (cfr. “Liberazione”, 8 gennaio 2008, p. 7) “l’omosessualità è una variante naturale della sessualità”. Non avrebbe quindi fondamento l’accusa di devianza non esistendo una norma oggettiva di riferimento scientifico e di valutazione etica “oggettiva”. Sarebbe invece una violenza arbitraria quella di pensare che “l’omosessualità possa essere ri-orientata verso l’eterosessualità”. Compito etico dello psicologo sarebbe infatti quello di “rispettare l’orientamento sessuale della persona” e di fargli accettare la propria tendenza in termini positivi in applicazione del codice deontologico degli Psicologi. Sul nodo teorico della genesi dell’orientamento sessuale si aspetta anche un pronunciamento dell’Ordine dei Medici. Come è noto nella nostra Costituzione (art. 3) è prevista l’uguaglianza di tutti i cittadini senza alcuna forma di discriminazione sessuale. In questo senso le scelte sono libere, e se sono tali sono anche reversibili: cioè può essere “liberamente” reversibile anche l’orientamento sessuale.

Non a caso Michel Foucault nella “Storia della sessualità” (1976) individuò due snodi storici paradigmatici nel modo di considerare la sessualità. La prima nel Seicento quando nacquero i grandi divieti e le grandi proibizioni per valorizzare e centrare la sessualità, con il linguaggio del pudore espressivo, nella sfera “della sessualità adulta e matrimoniale”. La seconda nel ‘900 con la svolta di Sigmund Freud e con le due rivoluzioni sessuali del primo femminismo di Simone di Beauvoir (autrice del “Secondo sesso”!) con la tesi che “donna non si nasce ma si diventa” e del secondo femminismo di Luce Irigaray (Speculum – L’altra donna, 1974) con il pensiero radicale della differenza sessuale “femminile” come nuova categoria della filosofia che porta ad una rivalutazione del corpo femminile come luogo dell’autonoma e specifica identità femminile, superando la concezione psicoanalitica freudiana della carenza e sottrazione del maschile.

E’ merito comunque di Freud l’avere colto la sessualità anche in relazione profonda ai vissuti inconsci della psiche umana e della cultura come dinamica sociale. Per Freud, come è noto, la latente bisessualità originaria, nella fase dell’autoerotismo, perviene alla propria identità, a differenza del “dato di fatto” del sesso biologico, nella fase della maturità della propria scelta riproduttiva e oblativa. L’orientamento sessuale è quindi il risultato di un processo formativo che parte dall’infanzia ed ha nella natura le radici non solo biologiche ma anche psicologiche di ambivalenza androgina” mentre assume i suoi connotati successivi operando le proprie scelte di campo nel quadro di una cultura identitaria che si ancora ai valori di un proprio progetto esistenziale e sociale. L’iniziazione sessuale, specie dopo il periodo di latenza, è il luogo della prima interiorizzazione psichica dell’erotismo personale: gratificante e liberante o alienante come rifugio personale, piacevole e mitico di una propria vita desiderata.

E’ sempre presente l’influenza “identificante e accattivante” di una figura adulta dello stesso sesso che aiuta la socializzazione verso l’equilibrio o la nevrosi di prestazione, nel gruppo dei pari. L’esperienza idealtipica e “anticipatoria” della propria crescente maturità sessuale, sia biologica che psichica, definisce l’orientamento sessuale “virtuale” che può essere rimesso in discussione, anche se con difficoltà, nella successiva età adulta. Bisognerebbe conoscere meglio percorsi, ragioni e problemi della scelta dell’omosessualità. Ad esempio sembra che l’esperienza della mitizzazione sessuale della penetrazione anale porti alla enfatizzazione dell’omosessualità maschile mentre quella della paura riproduttiva e del “piacere a fior di pelle” favorisca la predilezione per la omosessualità femminile. Secondo Piero Balestro invece “l’omosessuale è quella persona che non trova «significante» (cioè capace di veicolare un messaggio di piacere e di amore) un’azione sessuale posta con l’altro sesso” (Piero Balestro, Legge e libertà sessuale, Rusconi edit., Milano 1982, pp. 190-194).

Il “significante” che attira la soggettività però non può prescindere dal significato “oggettivo” della sessualità umana che è per vocazione aperta al trascendente esistenziale, quello che trabocca per amore nella identità profonda, riproduttiva e integrativa, come da natura biologica. Non si ferma così al dato e all’acquisto, al consumo e al possesso dell’altro, ma tende oltre la ripetizione, verso la felicità come pieno appagamento e beatitudine nel dare e nel ricevere la vita. La fede apre la sessualità umana al senso e al significato “oggettivo”, fa individuare il proprio “dovere” nel piacere e fa trovare una logica di amore nel piacere (cfr. L. Nicastro, “L’antropoanalisi di Piero Balestro”, Rubbettino 2004). La “reversibilità delle scelte sessuali”giustifica la psico-pedagogia del “riorientamento sessuale”, purché libero e gratificante. E’ possibile quindi determinare la propria vita sessuale, oltre la stagnazione degli schemi e delle situazioni di partenza con la ricerca non solo della libertà dal peccato e dalle tentazioni che appartengono alla condizione umana ma del proprio sé attraverso il piacere superiore, necessario e utile.

La sfida educativa alla egemonia della cultura “radicale e borghese”, portata avanti con coraggio dalla Chiesa cattolica in Italia, si può sintetizzare nella tesi di fondo di porre la sessualità “dentro” un progetto esistenziale di vita eticamente e socialmente responsabile. Il giudizio morale interviene sulla questione di merito e riguarda il significato oggettivo della propria sessualità anche se non spegne con il bisogno dell’incontro, la ricerca del proprio “significante”. Il moralismo è stato sessuofobo e omofobo perché disprezzava la corporeità e assumeva un punto di vista precettistico astratto e negativo del piacere, fondato sulla considerazione della natura come dato biologico e sulla omosessualità come “malattia psichica” almeno nel senso di una sindrome derivante da qualche “disturbo socio-psico sessuale” più che sintomo di una fase di crisi o di ricerca di una propria identità e di costruzione di una scelta consolidata dalla maturità.

In generale nel caso di omosessualità “conclamata” si tratta di convivere con la propria diversità senza “orgoglio” né nevrosi. In questo senso è possibile “aiutare” a far coincidere esperienzialmente significante e significato nella propria vita sessuale umanizzando e arricchendo di scopo la propria vita sessuale (omo o etero) e la stessa attività di sublimazione. La temperanza e la continenza sono virtù della persona che aiutano ad avere relazioni umane più virtuose con tutti favorendo obiettivi di crescita e di relazioni autentiche. Il caso sociale più preoccupante che sta alterando il nostro costume sociale è l’aumento crescente di individui cosiddetti “normali” che scelgono il sessismo e la violenza sessuale nelle forme radicali dello stupro e in quella “goliardica” del bullismo erotico senza pudore. Ha ragione il Papa Benedetto XVI quando invita i mass media a non farsi megafono strategico del materialismo e del relativismo (cfr. “Avvenire”, 25 gennaio 2008). Lo stimolo erotico “continuo” riproduce, attraverso i media e la pornografia sempre più spinta, una permanente induzione alla voglia e al consumo e non certo alla temperanza e alla morigeratezza dei costumi sessuali.

Papa Ratzinger sostiene a riguardo che “sia oggi necessaria una «info-etica» così come esiste la bio-etica nel campo della medicina e della ricerca scientifica legata alla vita” (cfr. Avvenire, 25 Gennaio 2008, p. 3) anche perché per accrescere l’audience ormai si usa a piene mani la trasgressione e la volgarità e si manipola la realtà creando “eventi” di cosiddetto progresso culturale e civile come il “suicidio della famiglia…” La diversità “omo ed etero o trans” appartiene alla propria determinazione di adulti ed è riferibile ad un proprio progetto di vita, chiuso o aperto alla fede, ma la scelta non può né deve essere indifferente ad un senso morale, sociale e oggettivo di tipo pubblico che oggi viene eroso dal bombardamento mediatico quotidiano della cultura dell’individualismo pan-sessuale che rende tutto lecito, anche le devianze più impensabili e senza confini, compreso il sessismo maschilista.

*filosofo e sociologo

Sphere: Related Content

Sesso e "rapporti a rischio", in Francia sono in aumento le malattie veneree. Ricomparsa la sifilide tra i gay.

Colpiti soprattutto donne e giovani.

(Apcom) - Aumenta in Francia il numero delle infezioni dovute a malattie veneree. Lo rivela oggi le Figaro, che cita il Bollettino epidemiologico settimanale dell'Istituto di prevenzione sanitaria (Ivs), secondo il quale le Malattie sessualmente trasmissibili (Mst) sono in aumento.

Negli ultimi tre anni, afferma l'Ivs, l'aumento dei casi di infezioni da gonococco (responsabile della gonorrea) è stato del 50% all'anno, concentrato tra le donne (più 264% in tre anni) che non vivono a Parigi (più 94%). L'eta' media dei pazienti e' di 30 ani per gli uomini, di 23 anni per le donne. In aumento anche i casi di clamidia, anch'essi piu' frequenti nelle donne (+62% in tre anni contro piu' 55% negli uomini). Anche la sifilide, praticamente scomparsa negli anni Novanta, e' ricomparsa negli ultimi anni, in particolare tra gli omosessuali e i bisessuali, anche se, osserva Le Figaro, dei casi sono comparsi nel 2006 anche tra gli eterosessuali.

All'origine del fenomeno, spiega il quotidiano, c'e' un aumento dei comportamenti cosidetti "a rischio", e cioe' un minor ricorso al preservativo nei rapporti sessuali, in particolare con partner occasionali. Dei comportamenti che, prosegue il giornale, sono anche all'origine della recrudescenza delle infezioni da Hiv e di Aids, malgrado le campagne di informazione e di prevenzione lanciate dalle autorita' sanitarie e cittadine

Sphere: Related Content

Beckham mette d'accordo tutti, donne e gay: Secondo un sondaggio è sempre il più sexy nel calcio.

Eletto tramite un sondaggio telematico con una giuria composta da 4000 donne. Al secondo posto Thierry Henry, al terzo Freddie Ljungberg. Una magra figura per gli italiani nei primi 20: Maldini è sesto, Totti tredicesimo. Luca Toni il più amato dai gay italiani non entra neppure in classifica.

(Simona Marchetti - La Gazzetta dello Sport) Non sarà stato pronto per la sfida amichevole contro la Svizzera di questa sera, che avrebbe significato la sua centesima presenza con la Nazionale, ma David Beckham può sempre consolarsi con il titolo di “giocatore più sexy del pianeta”, stabilito da una giuria di 4000 donne sul sito www.thepeoplesclub.com. Il 32enne campione inglese – attualmente negli Usa per l’inizio della sua seconda stagione con i Los Angeles Galaxy e, come riporta il “Daily Mail”, riprendendo la notizia dal settimanale “Grazia UK”, seriamente intenzionato ad adottare una bambina africana dopo il recente viaggio in Sierra Leone come ambasciatore Unicef (avrebbe già chiesto consiglio all’amico Tom Cruise, che ha due figli adottati) - ha sbaragliato concorrenti quasi coetanei come i trentenni Thierry Henry (secondo) e Freddie Ljungberg (terzo), ma anche ragazzini assai più giovani, fra cui il ventiduenne Cristiano Ronaldo (quarto) e il venticinquenne Kakà (settimo).

SCELTA MULTIETNICA - “Beckham non ha di sicuro perso il suo sex-appeal – ha spiegato Simon Lassam, responsabile del sito – e continua a piacere per il suo look, il suo stile e la sua bravura, a dispetto del fatto che ormai viva ad Hollywood. I risultati del sondaggio mostrano, però, che oggi le donne non apprezzano solo i giocatori inglesi, ma anche quelli stranieri: una scelta che riflette il mix multi-culturale del calcio moderno”. A conferma di ciò, la presenza del giapponese Shunsuke Nakamura, seppur alla posizione numero 20; dell’ucraino Andriy Shevchenko, nono; degli spagnoli Fernando Torres, Cesc Fabregas e Raul (rispettivamente, quinto, dodicesimo e diciottesimo); dell’australiano Harry Kewell (quattordicesimo) e del portoghese Luis Figo (undicesimo).

ITALIANS - Quanto agli italiani, nella Top-20 ne compaiono solamente due: Paolo Maldini (sesto) e Francesco Totti (tredicesimo). Da sottolineare, però, che il difensore del Milan, forte delle sue 39 primavere (compirà 40 anni a giugno), è anche il calciatore più “maturo” della classifica, subito seguito dal portiere del Portsmouth David James che di anni ne ha 37 e che questa sera dovrebbe tornare a difendere la porta dell’Inghilterra dopo oltre 3 anni (l’ultima sua gara da titolare fu nel settembre del 2004). Tornando alla classifica, detto che oltre un terzo delle intervistate si sbarazzerebbe immediatamente del proprio fidanzato pur di mettersi con una star del pallone, questi i 20 nomi più sexy del calcio mondiale:

1 - David Beckham (Los Angeles Galaxy - Inghilterra)
2 - Thierry Henry (Barcellona - Francia)
3 – Freddie Ljungberg (West Ham - Svezia)
4 – Cristiano Ronaldo (Manchester United - Portogallo)
5 - Fernando Torres (Liverpool – Spagna)
6 – Paolo Maldini (Milan – Italia)
7 – Kakà (Milan – Brasile)
8 – Michael Owen (Newcastle – Inghilterra)
9 – Andriy Shevchenko (Chelsea – Ucraina)
10 – Frank Lampard (Chelsea – Inghilterra)
11 – Luis Figo (Inter – Portogallo)
12 – Cesc Fabregas (Arsenal – Spagna)
13 – Francesco Totti (Roma – Italia)
14 – Harry Kewell (Liverpool – Australia)
15 – Michael Ballack (Chelsea – Germania)
16 – David James (Portsmouth – Inghilterra)
17 – Joe Cole (Chelsea – Inghilterra)
18 – Raul (Real Madrid – Spagna)
19 - Carlos Bocanegra (Fulham – Usa)
20 - Shunsuke Nakamura (Celtic – Giappone)

Sphere: Related Content

Il Vaticano alla Biennale di Venezia? Ne parla monsignor Ravasi sul Riformista.

(Exibart) “In Italia, poi, ci sono tanti progetti da mettere in campo. Uno di questi potrebbe essere - anche se mi rendo conto che non è facile - la creazione alla Biennale di Venezia di un padiglione della Santa Sede. Proprio così. È un progetto che mi affascina e che avrebbe un grande valore per tutto il mondo dell'arte”. Pare che alla Biennale continuino a pensare più gli stati stranieri che non lo stato italiano, che la organizza. Come si evince anche dalle parole di monsignor Gianfranco Ravasi, “ministro della cultura” della Santa Sede, che ha lanciato la proposta in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Riformista. E subito riprese da Franco Miracco, consigliere nel Cda della Biennale, che in una dichiarazione allo stesso quotidiano si dice sorpreso dall'interesse vaticano per l'arte contemporanea, garantendo in proposito la buona volontà e la disponibilità al dialogo dell'istituzione. Non negando tuttavia - spiega l'articolo - le perplessità per alcune recenti prese di posizione di cattolici, fra cui il ministro Buttiglione nel 2005, nei confronti dell'arte contemporanea in generale e della Biennale in particolare. "Ecco - conclude Miracco -, la presenza vaticana alla Biennale di Venezia non deve finire come il Papa alla Sapienza di Roma. Ci vuole un vero dialogo”... Un problema potrebbe essere rappresentato dalla location per il nuovo eventuale padiglione, visto che ai Giardini di Castello non ci sono spazi per nuovi allestimenti; tuttavia, la Fondazione veneziana - una volta superati ostacoli pratici e logistici - non dovrebbe farsi sfuggire questa occasione dai molteplici significati culturali e comunicativi...

Sphere: Related Content