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sabato 16 febbraio 2008

Germania. Per il Presidente dei vescovi le unioni omosessuali sono una realta’ di cui bisogna tenere conto.

(Agi) Il celibato dei preti non e’ un precetto di diritto divino, ma di diritto ecclesiastico e le unioni omosessuali sono una realta’ di cui bisogna tenere conto. Lo ha affermato il nuovo presidente della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch (nella foto). In un’intervista al settimanale ‘Der Spiegel’, monsignor Zollitsch, 69 anni, afferma di essere “contrario al divieto di riflessione (sull’abbandono del celibato, ndr.)”. E spiega: “Constatiamo la diminuzione delle vocazioni, perche’ la sfida del Vangelo e’ difficile da trasmettere. E’ ovvio che il collegamento tra l’essere prete e il celibato non e’ teologicamente necessario”. L’arcivescovo di Friburgo prende atto del fatto che consentire il matrimonio dei preti “sarebbe una rivoluzione che una parte della Chiesa non accetterebbe”. Per questa ragione “a mio avviso non si puo’ cambiare nulla senza convocare prima un Concilio, giacche’ l’abolizione del celibato inciderebbe molto nella vita interna della Chiesa”.

In fatto di unioni omosessuali Zollitsch afferma che si tratta di “una realta’ sociale” anche se “come cattolico” il suo ideale “sono ovviamente il matrimonio e la famiglia”. Ma “se esistono persone con questa predisposizione, lo Stato puo’ adottare le opportune regolamentazioni, anche se considero sbagliato il concetto di matrimonio omosessuale, poiche’ lo mette sullo stesso piano del matrimonio tra uomo e donna”. Sull’apertura del sacercozio alle donne, invece, il prelato non lascia spiragli: “Gesu’ Cristo ha chiamato soltanto uomini a fare gli apostoli. La funzione sacerdotale e quella episcopale restano riservate agli uomini, anche se in determinate cerimonie religiose le donne possono predicare. Siamo interessati ad avere donne come assistenti spirituali”.

Zollitsch constata poi un allentamento del legame tra la Chiesa cattolica tedesca e il partito cristiano-democratico, perche’ “la Cdu si e’ piu’ fortemente attestata su tesi neoliberiste e rischia di non tenere piu’ nel debito conto l’ economia sociale di mercato e i temi sociali. Per questi motivi c’e’ meno vicinanza tra la Chiesa cattolica e la Cdu”. Del resto, conclude Zollitsch, “la Spd e gli altri partiti tematizzano piu’ che in passato alcuni aspetti che per noi sono importanti. Oggi molti Verdi difendono sulle nostre stesse posizioni la tutela della vita”.

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Real Madrid. La moglie del campione spagnolo Guti si prende "una pausa" per riflettere dopo che hanno pizzicato il marito baciare un altro uomo.

Le foto su un settimanale di gossip. Le immagini hanno subito fatto il giro della rete.
(Il Corriere della Sera) Anche nella Spagna di Zapatero dei matrimoni gay, continua a far scandalo la notizia di un calciatore che bacia un altro uomo. Forse perché l'omosessualità nel calcio resta tabù, forse perché il nome coinvolto è di quelle celebri. La vicenda riguarda infatti Guti, campione del Real Madrid al quale, per altro, le "merengues" (prossimo avversario della Roma in Champions League) vogliono sottoporre un contratto a vita, come per gli altri prodotti del vivaio, Raul ed Iker Casillas.

Il settimanale scandalistico "Cuore" sotto al titolo «El carinoso» (L'affettuoso n.d.r.» documenta la fine di una cena di Guti con un altro uomo, quando tra i due scatta un bacio che la rivista definisce «appassionato». Il gossip è stato subito ripreso con ampia eco da numerosi siti spagnoli. Tutto ciò, secondo il settimanale spagnolo, non sarebbe stato gradito dalla moglie del 31enne calciatore, la presentatrice tv Arancha de Benito, che stanca delle uscite notturne del marito avrebbe fatto sapere di essersi presa una "pausa di riflessione".

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Sgarbi infuriato. «Blitz» a mostra di Avedon. L'assessore alla Cultura annuncia battaglia legale.

L'esposizione è rimasta chiusa da venerdì pomeriggio a sabato per la mancata esibizione del documento di agibilità provvisoria.

(Il Corriere della Sera) Sono durati solo un pomeriggio i sigilli alla mostra del fotografo americano Richard Avedon allo spazio Forma di Milano. Venerdì i vigili urbani ne avevano imposto la chiusura per la mancata esibizione del documento di agibilità provvisoria. Ma l'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi non ci sta. Dopo che un fatto simile era accaduto per l'inaugurazione della mostra di Von Gloeden a Palazzo della Ragione il 23 gennaio, ora annuncia battaglia legale. «La polizia annonaria ha voluto affermare il proprio potere burocratico sulla cultura e allora la denuncerò alla magistratura per il danno d'immagine che ha inflitto alla città di Milano» tuona Sgarbi. Intanto, grazie a un permesso temporaneo rilasciato dai tecnici dell'assessorato alle Attività produttive, l'esposizione ha riaperto sabato mattina. «Lunedì si riunirà in via straordinaria la commissione di vigilanza ed entro quel giorno i responsabili dello spazio Forma dovranno aver prodotto tutta la documentazione necessaria» ha spiegato l'assessore Tiziana Maiolo.

IL PRECEDENTE - «Spazio Forma ha sempre ottenuto tutti i permessi e le licenze - commenta l'ad Roberto Koch -. Da marzo 2007 abbiamo avviato un percorso per avere l'agibilità definitiva e per una mancanza veniale non abbiamo prodotto il documento per l'agibilità provvisoria». Per la verità nemmeno in occasione della mostra di Mimmo Jodice «Perdersi a guardare», aperta dal 12 settembre al 25 novembre, lo spazio Forma aveva presentato il documento di agibilità provvisoria: ma questo non aveva comportato l'intervento dei funzionari comunali. «Ho chiesto ai funzionari dell'annonaria che d'ora in avanti controlli simili siano effettuati il giorno prima dell'apertura della mostra, in modo da evitare episodi imbarazzanti come questo» ha concluso Maiolo.
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Ndr. E che dire della Triennale Bovisa, inaugurata di lunedì e chiusa il mercoledì e riaperta dopo 15 giorni sempre per motivi legati all'agibilità.

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Brasile, selvaggia aggressione al presidente del Gay Pride di San Paolo.

(Daniele Stefanoni - Babilonia) Ha organizzato varie edizioni di quello che è uno dei più grandi e spettacolari Gay Pride del mondo. Alexandre Peixe dos Santos, presidente della associazione artefice di cotanto evento, è stato brutalmente aggredito negli uffici della sua organizzazione, appena dopo l’orario di chiusura. Malmenato e imbavagliato, i giovani aggressori lo avrebbero anche insultato proprio per il suo impegno a fianco della comunità gay brasiliana.
La polizia indaga. Dal 1980 al 2006, in Brasile sono stati uccisi 2680 omosessuali.

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Milano città insicura. Stupra un uomo, preso clandestino egiziano.

La vittima è un cittadino marocchino, regolare, sui 35 anni, che gli agenti hanno trovato seminudo, gravemente ferito e privo di sensi.
(Il Corriere della Sera) Ha picchiato, rapinato e stuprato un uomo. Poi stava cominciando a molestare una prostituta rumena, quando è stato fermato da una pattuglia di agenti in servizio antiprostituzione nella zona di via Novara. È un clandestino egiziano sui 40 anni. La donna ha riferito ai vigili della precedente aggressione a un uomo. La vittima è un cittadino marocchino, regolare, sui 35 anni, che gli agenti hanno trovato seminudo, gravemente ferito e privo di sensi vicino al parco di Trenno. L'egiziano è stato arrestato, il marocchino ricoverato. Prima l'uomo è stato aggredito e percosso da quattro uomini. Tre di loro, dopo avergli preso cellulare e soldi, si sono allontanati. L'egiziano invece è rimasto e, approfittando del suo stato di semincoscienza, ha abusato di lui.

«FAR WEST» - «Siamo in piena emergenza clandestinità - ha commentato il vicesindaco De orato -. Emergenza da noi denunciata da tempo e ammessa anche dal viceministro dell'Interno Minniti, che ha confermato l'aumento dei reati predatori commessi da irregolari. Un far west di violenza, frutto di una presenza incontrollata a Milano di 100 mila clandestini». Per quanto riguarda le violenze sessuali «si tratta del quarto episodio in sedici giorni commesso da stranieri», ha ricordato De Corato.

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A Madrid i gay in piazza contro i conservatori che vorrebbero cambiare la legge sulle unioni gay.

(Ap) - Decine di manifestanti si sono radunati davanti alla sede di Madrid del Partido Popular per protestare contro le posizioni omofobiche della formazione conservatrice, che ha minacciato in caso di vittoria elettorale di abrogare la legge sui matrimoni omosessuali approvata dall'esecutivo socialista guidato da José Luis Rodriguez Zapatero.

"Ci siamo riuniti per chiedere al Pp di cambiare atteggiamento, abbiamo combattuto duramente per conquistare la parità di diritti e siamo sgomenti per il desiderio del partito di riportare indietro le lancette dell'orologio a un passato repressivo", ha commentato Antonio Poveda, presidente della Federazione Spagnola di Gay e Lesbiche.

La legge attuale, oltre al matrimonio, prevede anche la possibilità dell'adozione per le coppie omosessuali: un diritto più teorico che reale dato che le condizioni poste dalla legge spagnola per l'affidamento sono assai stringenti e la maggior parte dei Paesi con i quali esiste un accordo bilaterale per le adozioni non riconosce le coppie omosessuali

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Continuano con una tre giorni "tutta sesso" i Sex Olimpixxx, alla Fiera di Mexico city". Video.

Quest'anno di "Olimpico" non c'è solo Pechino, con le Olimpiadi tradizionali, infatti il 2008 sarà anche ricordato anche come l’anno in cui si sono celebrate le prime Olimpiadi del sesso, ribattezzate per l’occasione Sex Olimpixxx, dal 13 al 18 febbraio. La sede di questo evento è Mexico City , che tra l'atro ha ospitato l’edizione del 1968 dei Giochi Olimpici passati poi alla storia per il massacro di studenti perpetrato dalla polizia ed in cui rimase in fin di vita anche Oriana Fallaci. Nel caso dei Sex Olimpixxx la torcia olimpica è rappresentata da un gigantesco fallo. Javier Vega, ufficio stampa di queste Olimpiadi molto particolari, racconta che a vincere in questa prima edizione saranno coloro che “dimostreranno maggiore abilità nello scatenare passioni”. Oltre ad una tradizionale gara di “lap dance”, ci saranno altre prove per così dire "olimpiche" quali salti ad ostacoli, lotta nel fango e corsa e, ovviamente, del tutto nudi. Le finali hanno inizio da oggi per tre giorni e tra le “atlete” in gara, qualificate in batteria per le finali, ci sono nomi celeberrimi per gli amanti dell’hard come Marie Luv, Lorena Sánchez, Anna Nova, Tena Fine e le sorelle Wispoon. Queens del porno americano che si stanno affrontando su un playground di oltre 25mila metri quadrati situato al Palacio del Deporte, l’enorme centro sportivo di Città del Messico che 40 anni fa ospitò i Giochi Olimpici.
I “non professionisti” invece hanno la possibilità di cimentarsi nell’annessa fiera di settore, Sexo y Entretenimiento, considerata la più importante dell’America Latina e giunta quest’anno alla quinta edizione. I responsabili dell'Ufficio Stampa hanno annunciato che il pubblico pagante ha già superato le centomila presenze. Per la prossima edizione non si è ancora decisa quale sarà la sede dei "giochi" mentre si pensa ad inserire anche una sezione gay.

Interviste al pubblico di Sexo y Entretenimiento 2008
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Gli spettacoli

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La Chiesa anglicana rischia di spaccarsi per l'aumento di gay in Canada.

(Reuters | A nord del mondo) La Chiesa anglicana canadese ha espresso ufficialmente sgomento dopo il voto di una congregazione che vuole staccarsi dalla Chiesa nazionale per il problema dell'omosessualità.
St John's Shaughnessy (foto a fianco), parrocchia di Vancouver, ha annunciato la sua decisione di lasciare la Chiesa canadese per seguire la Chiesa anglicana conservatrice del Sud America, che si oppone al matrimonio tra gay.
La crepa sulle unioni omosessuali e sul clero gay ha minacciato di spaccare la Chiesa anglicana, che ha 400 anni, a livello internazionale, infossando una minoranza liberale, tra cui alcuni capi in Canada e Stati Uniti, contro una maggioranza conservatitrice, per la maggior parte da Africa, Asia e America Latina.
"Esprimiamo rammarico per la decisione di qualsiasi persona di lasciare la nostra Chiesa" ha scritto Dean Elliot, commissario della diocesi del New Westminster, in British Columbia, in una dichiarazione in cui avvertiva che il voto di mercoledi potrebbe portare anche ad una battaglia legale per le proprietà della chiesa.
I matrimoni tra omosessuali sono legali in Canada, ma non è necessario che le organizzazioni religiose cerebrino le cerimonie. In Canada ci sono 800.000 anglicani registrati.
La diocesi del New Westminster - che include Vancouver, sulla costa Pacifica canadese - ha approvato la benedizione dei matrimoni gay mentre tre altre diocesi l'hanno respinta.
I rami africani e latino-americani della Chiesa anglicana si sono offerti di prendere le congregazioni conservative del Canada e degli Stati Uniti sotto la propria ala.
Elliot ha dichiarato che la Chiesa canadese non riconosce l'autorità degli arcivescovi del Sud America, quindi St John's Shaughnessy non può mantenere le proprietà della Chiesa in una delle zone più ricche del Canada se si stacca.

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Aids: Nobel David Baltimore, un vaccino efficace? Potrebbe non arrivare mai.

Potrebbero passare ancora molti anni prima di riuscire a trovare un vaccino efficace e risolutivo contro l'Aids e, forse, non lo si troverà mai. A lanciare l'allarme ieri a Boston, riferisce il quotidiano Guardian, il premio Nobel David David Baltimore, uno degli esperti mondiali della malattia.

(AdnKronos) La complessità della malattia, ha dichiarato lo scienziato all'apertura del convegno annuale dell'American Association for the Advancement of Science di cui è presidente, ci fa pensare che non siamo così vicini ad un vaccino, che sia risolutivo, più di quanto lo fossimo al momento della scoperta del virus, un quarto di secolo fa. David Baltimore, biologo del California Institute of Technology, è stato insignito del premio Nobel per la medicina nel 1975 per la scoperta di un enzima, che si è rivelato successivamente essere la chiave per la replicazione del virus Hiv.

Quando l'agente infettivo fu scoperto nei primi anni '80, il mondo scientifico era convinto che la scoperta del vaccino fosse imminente. "In realtà non siamo più vicini di quanto non lo fossimo 25 anni fa". Nel 1986 un team di esperti aveva concluso che data la complessità della patologia, la scoperta di un prodotto efficace richiedeva almeno 10 anni, e aggiunge ora Baltimore, "sono passati venti anni e continuo a pensarlo". L'ultimo dato sconfortante è arrivato l'anno scorso, durante il trial di un prodotto promettente dalla Merck, poi ritirato dal mercato: aumentava, anzichè ostacolarla, l'infezione del virus. Attualmente David Baltimore usa una combinazione di terapia genica, cellule staminali e immunologia.

E lo scienziato non risparmia neanche il presidente uscente George Bush. "C'è stato un tentativo di far tacere gli scienziati e un controllo sui contenuti delle relazioni ai convegni medici. Non era mai successo prima. Spero che il tentativo di controllare l'informazione scientifica finisca con l'amministrazione Bush".

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Rutelli sindaco. Bertinotti dice si alla minestra riscaldata. Secco il no dei gay.

La sinistra arcobaleno appoggerà la candidatura di Francesco Rutelli a sindaco di Roma. Lo afferma il candidato premier Fausto Bertinotti, alla trasmissione “Le Invasioni barbariche”. Bertinotti aggiunge: “È una tradizione della sinistra italiana fare alleanze per le giunte locali”.Con questa dichiarazione Fausto Bertinotti ha dato il suo placet, quello più importante, alla ricandidatura e quindi alla rielezione di Francesco Rutelli al Campidoglio.

Continua su Il voto gay.

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Sanremo, è caos a Canale 5 cambio di giorni e orari per GF8. La Cuccarini e Boldi con le barzellette non fanno i numeri, a casa.

(Dagospia) Canale 5 ha chiuso "La Sai l'Ultima?" lo show della Cuccarini e di Boldi. Ascolti troppo bassi e critiche troppo negative. Publitalia in difficolta' per la vendita del prodotto che nell'ultima puntata non ha garantito le audience ottenendo un misero 16% di share. Per la Cucca, lo show delle barzellette segnava il suo gran rientro dopo 4 anni di limbo.

Nonostante Endemol abbia chiesto come collocazione il mercoledi' sera per risollevare le sorti pericolanti del “Grande Fratello”, Mediaset al mercoledi, dal 27 febbraio, piazza la Sanguinaria De Filippi con il suo talent show “Amici” che visti gli ottimi risultati di audience (media che supera il 27% di share nelle prime due puntate) poteva benissimo rimanere li' dove era. Motivo di questo atteggiamento? Paolino Bonolis.
Paolo Bonolis infatti, vuole andare solo alla domenica per due valide ragioni: va in onda in primis alle 22.30, orario che vuole che si rispetti a tutti i costi per dimostrare che lui a differenza di Costanzo e Mentana ottiene la vera seconda serata e in piu' e' libero dalla contro-programmazione di altri talk/informazione come Porta a Porta e Le Iene. Così l'unico competitor che e' quello che resta dello sport, il traino e' la nuova serie di Dottor House, gli ascolti salgono e Paolino campa... (...)

(Tvblog) (...) E invece, stando alle ultime notizie ufficiali rivelateci da fonti interne, il Grande Fratello ha ottenuto il mercoledì, lasciando al film di Pieraccioni Il Principe e il Pirata l’ingrato ruolo di scontrarsi con la temutissima prima puntata del Festival. Ora non resta che definire il nuovo giorno di collocazione di Amici, che potrebbe tornare dalla settimana post-sanremese al mercoledì come da accordi, oppure spostarsi al lunedì al posto del Grande Fratello, oppure andare al giovedì al posto di Ris o addirittura ereditare il martedì orfano di intrattenimento.

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In mostra allo spazio Forma a Milano. Richard Avedon I ritratti «dal volto umano».

Persone comuni o famose che svelano l'aspetto più nascosto della personalità: Marilyn Monroe triste, Charlie Chaplin che fa le corna.

(Manuela Pelati - Il Corriere della Sera) Le immagini di Richard Avedon (a fianco un autoritratto) arrivano a Milano cinque giorni prima dell’inizio delle sfilate di moda, un mondo al quale il nome del fotografo è inevitabilmente legato. La nuova mostra dal titolo «Fotografie 1946-2004» è una raccolta di 250 immagini, esemplari unici offerti dalla Fondazione che porta il suo nome. Ma il fotografo americano, di origine ebreo-russa, nato a New York nel 1923, che negli anni '50 e '60 ha inventato un nuovo modo di fare fotografia di moda, non offre solo immagini spettacolari e teatrali come quella della modella Dovima con gli abiti Dior in mezzo agli elefanti del circo. Non è solo il fotografo dallo scatto geniale che coglie Veruschka (che veste Kimberly) in movimento mentre sembra faccia una danza. In questa mostra Avedon svela il suo volto più semplice, quello più umano. Anche se è stato il memorabile fotografo di moda della Parigi negli anni '50 e il personaggio che ebbe un sodalizio professionale indimenticabile con Gianni Versace per quasi vent'anni.

RITRATTI - Gli scatti in mostra, realizzati durante l'intero arco della sua carriera, sono tutti ritratti: persone comuni o famose che svelano l'aspetto più nascosto della personalità. Marilyn Monroe colta di sorpresa in un atteggiamento triste e dimesso, o Charlie Chaplin che al momento dello scatto fa le corna del toro. Le foto degli anni '60 e '70 mostrano i volti dei cantanti rock: l'immagine di Janis Joplin è un'allegra e gioiosa cantante, Bob Dylan che cammina infreddolito sembra un giovane bohèmien, i quattro volti dei Beatles sono quelli di bravi ragazzi. A quei tempi il fotografo lavorava costantemente per riviste come Rolling Stone, Life, Vogue e Harper’s Bazaar. Le commissioni spaziavano su tutti i personaggi famosi, compresi i politici: Kissinger, Regan e Bush sono immortalati tra decine di foto di uomini e donne tra i più potenti d'America. Ma i volti più tormentati sono quelli di Jasper Johns, Francis Bacon e Samuel Beckett, il cui volto è segnato da rughe che sembrano profondi solchi del terreno.

IL PADRE - Le immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero, sempre su sfondo bianco o anche rarefatto e sfumato «non solo segnano il tempo, perché abbiamo fatto una ricostruzione cronologica dell’intera opera del fotografo, ma sono anche segnate dal tempo, perché mostrano il tempo che passa» spiega Alessandra Mauro, curatrice della mostra. In un angolo delle sale ci sono cinque immagini del volto di Jacob Israel Avedon: un'interpretazione personale del fotografo, del tempo trascorso tra l'inizio e la fine della malattia del padre, che lo ha portato alla morte. A partire dall'inizio della sua carriera, da quando nel '48 il fotografo fece un reportage in Italia, tra Roma e la Sicilia, lo sguardo si posa sui volti più veri: i bambini di strada del dopoguerra italiano. Andando avanti negli anni, il fotografo coglie i volti dei minatori, degli assassini o dei lavoratori più diversi come la fisioterapista e l'apicultore. In tutti evidenzia una caratteristica, marca una personalità.

«SPIETATO» - Come quando fotografa la baronessa e scrittrice Isak Dinesen nel 1958. Dai ricordi di Judith Thurman (scritti sul catalogo, edito da Contrasto e Versace): «La donna si era presentata con il suo solito trucco teatrale, il suo cappotto in pelle d'orso e indossando uno zucchetto sbarazzino: voleva fare una provocazione feroce e sciamanica, che contrastava con la figura femminile. Avedon fu spietato: lo stretto primo piano che realizzò, in cui è contenuto l’intero volto, coglieva il suo sguardo, facendo risvegliare in lei, anche se solo nell’attimo dello scatto, la gioia di essere vista. La baronessa non deponeva mai la sua maschera ironica. Avedon aveva svelato un segreto: evidenziare una donna profondamente vorace, affamata di intensità». Riuscire a ritrarre persone già molto abituate a mettersi in mostra rappresenta una grande sfida per Avedon e come non notarlo nel grande ritratto di gruppo posto al centro della grande sala della mostra?

GRANDI NUDI - L'immagine alta tre metri e larga quindici è posta su una intera parete al centro della sala. Più che spettacolare. Realizzata all’interno della Factory di Andy Warhol nel 1969, inquadra attori, registi e poeti che posano completamente nudi con estrema disinvoltura, mostrando nelle espressioni del viso una grande varietà di personalità e di umori: dalla tristezza, alla noia alla gioia. Il grande fotografo, figlio di un negoziante di abiti femminili della quinta strada di New York e per questo abituato fin da bambino alle vestizioni femminili, è morto nel 2004, mentre realizzava un servizio fotografico per il New Yorker. Era un perfezionista dello scatto e poteva buttare via interi rullini perché insoddisfatto del lavoro compiuto. Non poteva mancare in mostra un suo autoritratto: una testimonianza personale che segna come una firma un'intera esposizione di volti.

Richard Avedon. Fotografie 1946-2004
FORMA Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
Dal 14 febbraio all’8 giugno
Orari: da martedì a domenica 10-20; giovedì e venerdì fino alle 22
Biglietto 7,5 euro, ridotto 6, scuole 4
Info: tel. 02.58118067, www.formafoto.it

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Continuano le riprese della gayfiction "Gli amici di Oskar". Incontro con l'autore e regista Francesco D’Alessio.

Gli Amici di Oskar - Francesco D’Alessio

(Il blog de "Gli amici di Oskar") Bazzicando sul set, mi capita di avere la possibilità di scambiare due chiacchere con i protagonisti del serial e più in generale con tutti quelli che ci girano intorno. Di questo serial, è il caso che si inizi a conoscere un pò di più, i fans che leggono il blog aumentano e la voglia di capire qualcosa in più di questo progetto è tanta, quindi chi meglio di Francesco D’Alessio può svelarci qualcosa?

Ciao Fra! Domanda di rito, come stanno andando le riprese?
Stanno andando molto bene, davvero. Stiamo girando a tempi record una serie tv composta da 10 episodi della durata di 10 minuti l’uno ma il tempo che si impiega per realizzare una scena sono molto lunghi. E considerando che riusciamo a fare tra le 6 e le 8 scene al giorno non posso che essere soddisfatto.

In questa serie tu sei contemporaneamente attore nel ruolo di Marcello, sceneggiatore e regista, quale di questi tre ruoli ti sta impegnando di più?
Sicuramente uno di quelli non citati: la produzione! Organizzare il tutto, far si che il tutto quadri, è molto complicato: ogni giorno ci sono nuove sorprese e qualche difficoltà. Ma è sicuramente molto stimolante per me. Poi sulla regia posso contare sul grandissimo aiuto di Lucio, l’altro regista. E’ davvero in gamba, è un perfezionista e anche se visibilmente stanco, la cosa che più gli interessa è far sì che esca bene la scena. Ho una troupe fantastica, siamo una bella squadra

Ci puoi anticipare qualcosa della trama?
Riprendiamo esattamente dal punto in cui l’episodio pilota girato nel 2002 è terminato. Seguiamo le storie di 3 ragazzi gay di Torino che, per circostanze differenti, si trovano a vivere sotto lo stesso tetto. Marcello (interpretato da me) è un sognatore, sotto tutti i punti di vista. La sua linea di sceneggiatura è una sfida interessante: è un idealista, a volte ingenuo. Deve affrontare il materializzarsi del suo sogno davanti ai suoi occhi e sinceramente non è semplice. Nel pilot, Marcello è innamorato di Leonardo, il ragazzo dei suoi sogni e nella serie imparerà a conoscerlo e avrà mille dubbi. Tra i tanti c’è sicuramente il più importante: come affronto ora questa cosa? La sua storia si affianca a quella di Daniele, attore in cerca di fortuna, e la storia di Alex, ragazzino strafottente che dovrà combattere contro tutto e tutti. Il suo carattere creerà mille problemi con la famiglia, con la scuola.

Dall’episodio pilota a queste riprese sono passati 5 anni e qui si capisce che questa cosa vi stava proprio a cuore, ma cosa avete fatto nel frattempo in questi anni?
Beh molte esperienze, innanzitutto. La maggior parte di noi lavora nell’ambiente dello spettacolo, abbiamo messo su un’associazione teatrale e cinematografica e abbiamo realizzato molti spettacoli teatrali. “Oskar” è sempre stato nell’aria in questi anni, solo che è una produzione indipendente e quindi si muove a piccoli passi. Ora ci stiamo riprovando, con molta più esperienza di prima e perchè no, sempre un pò di incoscienza, che non guasta!

Marcello è un sognatore alla ricerca dell’uomo perfetto, tu ti riconosci in lui?
In tutti i personaggi che scrivo c’è sempre qualcosa di me. Non riuscirei mai a raccontare storie lontane dal mio vissuto. Quindi anche Marcello mi assomiglia sicuramente. In lui mi riconosco nella testardaggine nel volere a tutti i costi qualcosa, ma anche nell’ingenuità dell’affrontare questo qualcosa. Io però ho i piedi saldati al terreno molto più di lui (a volte, ehehe!)
Gli Amici di Oskar - Francesco D’Alessio
3 aggettivi per descrivere Marcello
dolce, sognatore, generoso.

4 per descrivere Francesco
4? dunque… quelli di Marcello non posso ripeterli giusto? beh… detti da me sembra che me la suono e me la canto da solo! Cmq, ci provo… determinato, estroverso, sincero, e poi boh… so ascoltare gli altri, vale lo stesso come aggettivo?

Mi hai detto che gli amici di Oskar descrive la vita quotidiana di tre amici, omosessuali, che hanno una vita tutto sommato normale, si innamorano, si lasciano litigano e si ritrovano. In Italia non era ancora stato girato niente di simile, secondo te dove sta il problema? E’ il tema dell’omosessualità che è ancora difficile da accettare, o il fatto che il tutto sia trattano in modo così naturale, senza la pretesa di scandalizzare ma anche senza falsi moralismi?
Noi non abbiamo la pretesa di fare la morale su questa cosa, ci mancherebbe. E’ difficilissimo trattare un tema del genere in Italia. Noi vogliamo raccontare delle storie, con la speranza che chi le vedrà possa rispecchiarsi e magari trovare qualche spunto per riflettere. Ma non per forza sull’omosessualità: le storie che raccontiamo sono comuni, non poi così differenti da quelle che possono accadere a dei ragazzi eterosessuali. Il problema è che in Italia siamo tanto indietro su questo aspetto, e non lo dico per tirare acqua al mio mulino ma, ti pare che all’alba del 2008 non ci sia ancora un telefilm a tematica gay tutto italiano? Questo fa riflettere… per fortuna ora avranno un pò di materiale, e magari riusciremo a dare una piccola scossa in questo Paese un pò chiuso.
Gli Amici di Oskar - Francesco D’Alessio

Di giorno in giorno il blog sta incrementando le sue visite, si vede che c’è interesse intorno al serial, hai qualche cosa da dire a chi vi segue sul blog?
Di continuare a seguirci perchè il blog è il sito ufficiale della serie, e presto verranno inseriti un sacco di contenuti interessanti, interviste al cast, foto, video in anteprima e backstage. Quindi non mollate il blog, nei prossimi mesi. Grazie Giorgio per la tua pazienza sul set e grazie a tutti quelli che leggeranno il blog!

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Trans cacciata dal sit in in difesa della 194 al Mangiagalli?

(Aurelio Mancuso) Ieri migliaia di donne hanno ripreso la parola in decine di sit in, cortei, manifestazioni in tutta Italia. La migliore risposta alla provocazione accaduta a Napoli, un episodio gravissimo, che finalmente ha suscitato anche la reazione dei politici e delle politiche del centro sinistra. Mentre continua la vergognosa esposizione mediatica di Giuliano Ferrara, che con mostruosa efficacia e l'appoggio delle gerarchie cattoliche, imperversa minacciando la presentazione di liste elettorali contro l'aborto, le donne si mobilitano e speriamo che il movimento cresca, investa tutte le democratiche e i democratici italiani, perché la legge 194 ormai è stata messa in discussione e, come dice giustamente Angela Azzarro su Liberazione ora bisogna andare oltre la pura difesa. Mi è stato riferito un episodio che sarebbe accaduto ieri al sit in davanti al Mangiagalli ad opera di alcune delle manifestanti, che avrebbero cacciato una trans che era andata a manifestare, urlandogli che lì c'erano solo le donne vere. Io spero davvero che non sia accaduto, ma se la cosa fosse vera sarebbe davvero necessario un confronto franco tra movimento delle donne e movimento lgbt, perché sarebbe una stupida e ingiustificabile discriminazione. Spero che mi sia stato riportato un fatto non avvenuto, ma qualcuno può smentire per favore?

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Mastella, Casini, Bertinotti, Ferrara, Veltroni, Berlusconi. La settimana politica secondo La7.

I servizi del tg con un sommario degli avvenimenti politico-elettorali della settimana.

ELEZIONI, L'UDEUR CORRERÀ DA SOLA.
Lo ha annunciato Mastella al termine dell'ufficio politico del partito.
L'Udeur si presentera da sola alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Lo ha annunciato il segretario Clemente Mastella, al termine della riunione dell'ufficio politico del partito. "L'Udeur andra da solo, c'è spazio al centro", ha fatto sapere in conferenza stampa." Vogliamo correre da soli, ma non in solitudine: vogliamo con noi i cattolici inquieti rispetto alla normalizzazione che si sta tentando di fare della politica"ha affermato il leader dell'Udeur
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A CASINI L'ULTIMA PAROLA: DOMANI DECIDERA' SE L'UDC CORRERA' DA SOLA.
La condizione irrinunciabile per i centristi è il mantenimento del simbolo.
Giornata decisiva domani per definire la scacchiera delle alleanze nel centrodestra. Pier Ferdinando Casini scioglierà infatti la riserva sulla possibilità che l'Udc decida di correre in solitudine alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. L'intesa con il Pdl è però ancora sul tavolo : Casini ha detto che nelle prossime ore sentirà Berlusconi. La condizione per i centristi è sempre la stessa: il mantenimento del simbolo, considerato irrinunciabile. "La nostra preferenza è per un accordo con il centrodestra- ha dichiarato Casini - Se si potrà fare bene, altrimenti - la nostra decisione è quella di andare da soli". Una cosa è certa, se il centrodestra non avrà la maggioranza l'Udc non è disponibile ad alleanze dopo il voto, definite da Casini "una cosa che sta tra il grottesco e il ridicolo". Ha invece sciolto i dubbi l'Udeur di Mastella, che al termine del consiglio politico del partiti fa sapere che correrà da solo e parla di una "umiliazione" dei cattolici in politica e di "un'intesa molto forte tra Berlusconi e Veltroni nella direzione di una normalizzazione della vita politica".
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ABORTO, PRIVACY: ACCERTAMENTI SUL CASO DI NAPOLI. LITE FERRARA -PANNELLA.
Sull'interruzione di gravidanza scontro tra Giuliano Ferrara e Marco Pannella per un mancato confronto televisivo.
Il Garante per la privacy ha avviato accertamenti sul caso verificatosi al Policlinico "Federico II" di Napoli, dove tre giorni fa la polizia ha fatto irruzione in seguito a una segnalazione anonima, rivelatasi falsa, che denunciava un aborto illegale. Gli agenti avevano eseguito sequestri di materiale clinico e interrogatori, ma l'aborto terapeutico era regolare. Oggi l'Authority ha chiesto alla Questura di Napoli, alla Procura e all'Azienda ospedaliera informazioni sul caso per valutare eventuali violazioni della privacy, ma anche per "verificare il quadro delle misure organizzative e tecniche adottate per assicurare la tutela dei diritti delle persone ricoverate per interventi relativi all'interruzione volontaria della gravidanza". Intanto infuria la polemica sull'aborto. Oggi a tenere banco è la lite tra Giuliano Ferrara e Marco Pannella. Ferrara, fondatore di una lista anti-abortista, ha rifiutato di presentarsi in un studio televisivo per confrontarsi in diretta con il leader radicale sul tema dell'interruzione di gravidanza. Pannella ha dato in escandescenze in diretta tv polemizzando sull'assenza di Ferrara.
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VELTRONI: "SE VINCERÒ PIÙ AIUTI AI PRECARI E ALLE FAMIGLIE".
Il leader del Pd ha presentato alcune delle sue idee elettorali a Porta a Porta. "No alle larghe intese".
Giornata intensa quella di ieri per Walter Veltroni. Il segretario del Pd si è dimesso da sindaco di Roma, ha trovato l'accordo elettorale con Antonio di Pietro sull'alleanza con l'talia dei valori e infine ha presentato le due idee programmatiche alla "terza camera" del Parlamento: il salotto di Bruno Vespa. Qui, Veltroni sgombra subito il campo dalle ipotesi di inciucio: (niente larghe intese...)

Il leader del Pd però invita Silvio Berlusconi a cambiare "insieme" e prima del voto i regolamenti parlamentari. Poi alcuni dei punti che presenterà sabato all'Assemblea costituente del partito. Innanzitutto la questione salariale: se vinceremo le elezioni - spiega Veltroni - stabiliremo "un compenso minimo legale" di circa 1.000 euro al mese anche per i lavoratori atipici. E poi ci sarà il "sostegno alla famiglia e alla natalità" con una "detrazione fiscale per ogni figlio di circa 2.500 euro".
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ECCO IL SIMBOLO DELLA COSA ROSSA.
Niente falce e martello per la Sinistra Arcobaleno.
Rifondazione Comunista, i Verdi, i Comunisti italiani e Sinistra Democratica. Fausto Bertinotti, che ha escluso una sua candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni, ha detto che l'obiettivo della sinistra deve essere l'unità per rompere il duopolio PD-PDL. "Ognuno la porta con sè" è stata la risposta di Bertinotti ai cronisti che gli chiedevano dell'assenza della falce e martello dal simbolo della Sinistra Arcobaleno che, ha proseguito il presidente della Camera, punterà alla doppia cifra alle elezioni politche di aprile.
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LA STRATEGIA DELLE ALLEANZE IN VISTA DELLE ELEZIONI.
Berlusconi ha invitato Casini ad abbandonare il proprio simbolo. Veltroni ha incontrato i radicali e Di Pietro.
Quella di oggi è una giornata cruciale per le alleanze in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile, date in cui si andrà alle urne anche per le amministrative. Nel centrodestra, Silvio Berlusconi ha infatti invitato l'Udc ad abbandonare il proprio simbolo. Il leader del Popolo delle libertà Berlusconi ha rivolto il suo appello al leader dell'Udc chiedendogli di fare a meno di un simbolo - ha detto il cavaliere - che non ha una storia come quella dello scudocrociato. Pronta la risposta di Casini: "Sì alle unioni, no alle annessioni". Sul fronte opposto, Walter Veltroni, che stamane lascerà il Campidoglio, è chiamato a sciogliere il nodo dell'intesa con l'Italia dei Valori. In tarda mattinata il segretario del Pd Veltroni incontrerà l'ex pm Antonio Di Pietro. Se questo matrimonio si può fare, difficile appare l'intesa invece con i radicali che sono gia arrivati al loft del Pd di piazza Sant'Anastasia.
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La "gaia" puglia... Nichi ciurla nel manico.

(Dagospia) Al giro di boa della sua avventura in Regione, Nichi Vendola ha deciso di stringere i ranghi e creare una sua squadra strategica di otto supermanager. La struttura, che prende il nome della riforma burocratica approvata, si chiama Gaia e sarà avviata a marzo quando i manager, che avranno la responsabilità sia delle aree politiche che amministrative dell'ente, verranno assunti.
Non ci sarà concorso ma soltanto un avviso pubblico perché i manager avranno un rapporto fiduciario con il governatore che considera già la pattuglia "una squadra d'attacco". Il contratto durerà cinque anni, quanto una legislatura, ha spiegato Vendola. Peccato che la legislatura, iniziata nel 2005, finisca nel 2010, mentre i contratti scadranno nel 2013, quando il governatore potrebbe essere un altro. (A. Cal.)

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Spagna: A quattro settimane dal voto sul filo del rasoio PSOE e PP, ma Zapatero è preferito a Rajoy.

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( Gennaro Carotenuto - Giornalismo partecipativo) Il PSOE è ancora avanti a quattro settimane dalle politiche del 9 marzo in Spagna. Ma il vantaggio sul PP adesso è un sospiro, appena poco più di un punto percentuale, che potrebbe valere un vantaggio italiano di appena un seggio in parlamento.
Ciò secondo l’inchiesta resa nota poco fa dal CIS. L’aspettativa di voto vede il PSOE con il 40.2% dei voti (-2.5% rispetto al 2004, tallonato dal PP al 38.7% (+1%). Seguono i piccoli, Izquierda Unida, i catalanisti moderati e repubblicani, i nazionalisti baschi e gli altri, tutti con spostamenti minimi.
Dove, sempre secondo il CIS, continua a farsi preferire il PSOE è nel capo del governo, José Luís Rodríguez Zapatero, che si fa largamente preferire al suo rivale di destra, Mariano Rajoy. Il voto medio assegnato a Zapatero è 5,36 ma il suo rivale si ferma a 3.95 punti.

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