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venerdì 16 novembre 2007

Iran: 2mila rose bianche e rosse salvano omosesessuale da pena capitale.

Campagna organizzata da 'EveryOne' e 'Irqo'.

(Aki-AdnKronos) - Ha salva la vita, almeno per il momento, Makvan Mouloodzadeh, giovane iraniano condannato a morte per 'Lavat', reato con cui il codice penale della Repubblica Islamica indica i rapporti con persone del proprio sesso. Il ragazzo, oggi ventunenne, avrebbe commesso il reato di 'sodomia' quando aveva appena 13 anni. Il gruppo italiano 'EveryOne' in collaborazione con 'Irqo', associazione che difente i diritti degli omosessuali iraniani, aveva promosso nei giorni scorsi una campagna internazionale per salvare la vita di Makvan e, più in generale, contro le esecuzioni capitali in Iran, invitando l'opinione pubblica internazionale a sottoscrivere una petizione da recapitare tramite i servizi 'Interflora' al presidente Mahmoud Ahmadinejad insieme a una rosa bianca e una rossa. "La rosa bianca - spiega Roberto Malini, fondatore di EveryOne - è per il rispetto dei diritti umani del giovane omosessuale Makvan e di tutti i dissidenti, delle donne, dei liberi pensatori, degli omosessuali condannati come 'nemici di Allah'; quella rossa è per dire 'no' al sangue di vittime innocenti, versato sui patiboli approntati per le condanne capitali". La 'Campagna dei Fiori' ha riscosso un enorme successo in molti Paesi del mondo. In una settimana oltre duemila rose sono state recapitate al palazzo presidenziale di Teheran. A ogni mazzo composto dalle due rose era legato un biglietto con la scritta: "Sì alla clemenza, no alla pena di morte". Un 'bombardamento' floreale che ha costretto le autorità iraniane a sospendere l'esecuzaione della condanna a morte del giovane Mokvan e rinviare il caso al Tribunale del riesame.

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Ndr. Una iniziativa intelligente, nuova e concreta che ha visto l'Arcigay e le cosidette organizzazioni "sorelle" del movimento Lgbt italiane latitare, perlomeno non ci risultano le solite "strombazzate" propagandistiche che solitamente sono soliti fare. Per onore di cronaca dobbiamo segnalare che Sergio Del Giudice, ennesimo Presidente Onorario dell'Arcigay dal suo blog ha lanciato un appello, probabilmente a titolo personale e scopiazzando da un altro blogger (quello di querelle('s))...

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