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domenica 7 settembre 2008

Tutto esaurito al Teatro Arcimboldi di Milano per il concerto di Antony and the Johnsons, l'evento più atteso del festival MiTo.

(Affari italiani) Una voce meravigliosa e una presenza conturbante hanno fatto di Antony un fenomeno di culto osannato in tutto il mondo. E infatti per il concerto del newyorkese Antony & the Johnsons, mercoledì 10 settembre nell'ambito del Festival MiTo, si annuncia un Teatro Arcimboldi di Milano tutto esaurito: le prenotazioni, fanno sapere gli organizzatori ad Affaritaliani, sono arrivate da tempo non solo dall'Italia, ma da tutta Europa, per ammirare questo talento di prima grandezza della musica internazionale. Tanto che stona il fatto che su molti media, evidentemente più attenti ai fenomeni d'immagine che alla sostanza artistica, l'evento trovi scarso spazio.

Al MiTo, in prima europea, Antony and the Johnsons presenta, con l'Orchestra Milano Classica, un'anticipazione del nuovo disco in un concerto tra i più attesi della stagione.
Antony è un transessuale che canta in modo esplicito della sua condizione: per alcuni, la sua voce sembra unire Nina Simone e Brian Ferry. Ha anche molti fans celebri come Philip Glass, Marc Almond, Rufus Wainwright, Devendra Banhart, Diamanda Galás ("Every emotion in the planet is in that gorgeous voice" - "Ogni emozione nel pianeta è in quella voce meravigliosa"), Lou Reed and Boy George, entrambi ospiti in "I Am a Bird Now", il suo cd più recente. Il Village Voice ha, comunque, criticato Antony per non riuscire ad unire con l'estrema emozione l'ironia o lo humor.
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Antony canta "If It Be Your Will".

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Antony (nome completo Antony Hegarty) debuttò nel 2000 con l'album "Antony and the Johnsons", ma la consacrazione arrivò dopo l'incontro con Lou Reed (guarda caso, altra grande star di questa edizione del MiTo), che lo reclutò per il suo progetto "The Raven".
Il secondo album di Antony, "I Am a Bird Now" (2005), ha ottenuto recensioni entusiastiche e una maggiore attenzione da parte del panorama mainstream, vincendo un Mercury Music Prize per il miglior album del 2005. Un disco chè è diventato un "must have", uno di quei cd che gli esperti consigliano assolutamente di tenere nella propria ristretta selezione di album ai quali non è possibile rinunciare.

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