banda http://blografando.splinder.com

lunedì 8 ottobre 2007

La Piazza e il Palazzo.

(Sandro Ruotolo) Dunque, a proposito delle piazze....
Essendo rientrato a Roma, avendo letto i giornali e avendo sentito persone dopo la puntata di "Annozero" sul caso De Magistris, vorrei riflettere sulla questione centrale che, secondo me, ha posto quella piazza raccolta nell'auditorium di Catanzaro a cui noi di Annozero abbiamo dato voce. Può la società civile schierarsi e sostenere un magistrato "in vita", senza aspettare la sua morte come è accaduto con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, come ha dichiarato il fratello del giudice ucciso, Salvatore Borsellino?
E questo consenso così caloroso può danneggiare un magistrato? Certo, un magistrato non può e non deve essere legittimato dal popolo. Negli Stati Uniti d'America, il procuratore viene eletto direttamente dai cittadini. Da noi no, per fortuna. Ma non mi sembra che questo sia il caso per Luigi De Magistris. C'è stata una reazione popolare ad un'iniziativa di un ministro (figura politica) e non di un organo amministrativo come quello degli ispettori del ministero di grazia e giustizia. E' vero, c'è una novità rispetto ai tempi di Mani pulite quando la maggioranza del Paese appoggiava i magistrati del pool milanese che indagavano sulla corruzione: rispetto a 15 anni fa, questa volta non c'è il sostegno ad un ufficio che allora era rappresentato dal Procuratore Borrelli ma a un solo magistrato che, tra l'altro, è sotto inchiesta e sul cui comportamento può esprimersi (e deve esprimersi) soltanto l'organo preposto e cioè il Consiglio superiore della magistratura.

Ma vogliamo chiederci perchè quei giovani, quei cittadini calabresi, che con coraggio hanno firmato con nome e cognome la petizione in una terra che è la terra degli anonimi, hanno sentito il bisogno di pronunciarsi pro De Magistris? Luigi De Magistris sta indagando (ed è la prima volta che si chiede al Csm di trasferire cautelativamente un pm mentre conduce indagini, entrando nel merito dell'inchiesta perchè gli ispettori (organo amministrativo) hanno espresso un loro giudizio su alcuni testimoni) sull'intreccio tra affari e poteri forti, sull'utilizzo dei fondi pubblici per lo sviluppo in una Regione dove sviluppo non c’è. La richiesta "popolare" non è quella dell' assoluzione preventiva di De Magistris ma è "fategli fare le indagini e, se ha commesso delle scorrettezze, giudicatelo ma senza seguire le procedure d'urgenza che sono discrezionali del ministro il cui nome, guarda caso, compare nell'inchiesta "Why Not" dove è indagato il presidente del Consiglio, Romano Prodi".

Il magistrato si difenderà al Csm con le sue argomentazioni e non certo sfoderando il consenso popolare ricevuto. Ma se ci riflettiamo un attimo, tutte le accuse contro De Magistris sono state rese pubbliche non da lui. Il pubblico ministero sta indagando sui poteri forti e tra quei poteri forti ci sono pezzi della stessa magistratura. Che altro poteva fare? Luigi De Magistris ha denunciato il suo isolamento senza entrare nel merito delle sue inchieste. Se uno avverte pressioni e intimidazioni avrà pure il diritto-dovere di denunciarle? “Il vaso di Pandora” è stato scoperchiato, mi ha scritto Rosanna Scopelliti, la figlia 22enne del giudice Scopelliti ucciso dalla mafia e dall’ndrangheta.
“Credo molto nella reazione della società civile e ti assicuro che la gente è veramente esausta”. Vogliamo capire perché la gente è veramente esausta? Nessuna legittimazione popolare ma tante e tante domande sulle quali tutti dobbiamo interrogarci.


Sphere: Related Content

Nessun commento: