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mercoledì 4 giugno 2008

Festa del Cinema, Bettini lascia. Gianluigi Rondi il successore?

Alemanno: "Fumata bianca, entro due giorni il nuovo presidente".
(Francesca Giuliani - La Repubblica, edizione di Roma) Alla fine c´è voluto il sacrificio di Goffredo Bettini per salvare la Festa del Cinema. Ultimo atto dell´ennesima giornata convulsa intorno alle sorti della kermesse romana, l´incontro tra il sindaco Gianni Alemanno e il politico che la Festa l´ha praticamente inventata, definita, curata nella gestione nel suo ruolo di presidente della Fondazione che ne porta il nome. In un andirivieni di voci, conferme e smentite che hanno visto in poche ore il Comune sfilarsi dalla Festa (strategicamente, giusto un paio d´ore prima dell´atteso incontro) poi invece no, Bettini si dimette quindi il Comune resta - anzi - ci mette un milione e mezzo di euro, infine è arrivata la cosiddetta "fumata bianca" e il gran finale, un salvataggio, diciamo così, della più bettiniana delle creature culturali.
Tutto si è svolto secondo puro copione politico, con il sindaco che dichiara ai giornalisti il suo «grazie alla disponibilità di Bettini di sacrificarsi per fare in modo che la Festa vada avanti». Ora, via alle carte, agli adempimenti burocratici successivi a quell´accordo raggiunto tra gentiluomini raggiunto ieri. Oggi stesso dovrebbe essere presentata una memoria di giunta per indicare, a Provincia e Regione, le proposte del Campidoglio. Intanto continua a circolare - già da settimane - come accreditato il nome di Andrea Mondello, che già siede nella Fondazione per la Camera di Commercio da qualcuno però guardato di traverso per le simpatie veltroniane. Non si esclude perciò che la nuova amministrazione capitolina metta in pista un tecnico (tipo Gian Luigi Rondi) o un addetto ai lavori che ritiene, in qualche modo, più consono all´incarico e naturalmente anche più duttile alle proprie vedute.
«La mia sola preoccupazione in queste settimane è stata di salvare la festa del Cinema a cui ho dedicato tre anni di lavoro bellissimi con tanti bravi e giovani talenti professionali - ha detto in serata Bettini, di ritorno dagli ultimi incontri in Giappone proprio per la prossima Festa - Per questo ho ribadito al sindaco la mia disponibilità e decisione di lasciare la presidenza, al fine di sgomberare il campo da ogni possibile polemica e strumentalizzazione politica che oggettivamente può nascere per il mio incarico nel Partito democratico». Che la mano di Alemanno si sarebbe abbattuta anche su questo incarico, era annunciato da tempo, ma Bettini ha voluto ricordare di non essere stato nominato «nell´ambito di una lottizzazione», avendo anzi «contribuito, partendo da zero alla realizzazione dell´evento che in due sole edizioni si è affermato in tutto il mondo». In conclusione del suo lungo addio, Bettini dichiara ancora: «Mi pare che il sindaco abbia ribadito la volontà del Comune di rimanere nella Fondazione, di rispettare gli impegni sottoscritti dai soci e dare un segnale di certezza per l´edizione 2008, ormai in preparazione avanzatissima».

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